Future incerti a Wall Street dopo i dati sull'occupazione

I nuovi salariati non agricoli sono stati 143.000 il mese scorso, meno della metà del numero definitivo di dicembre 2024, pari a 307.000. Il consensus si aspettava 175.000.

Una bandiera a stelle e strisce che danza al vento su un molo affollato, mentre il sole tramonta all'orizzonte

Future a Wall Street in lieve ribasso dopo il rapporto mensile sull’occupazione negli Stati Uniti, un'indicazione importante per la direzione dei tassi di interesse. Nasdaq, S&P500 -0,2%, Dow Jones -0,1%.

I nuovi salariati non agricoli sono stati 143.000 il mese scorso, meno della metà del numero definitivo di dicembre 2024, pari a 307.000. Il consensus si aspettava 175.000. Va detto che l'Ufficio delle Statistiche sul Lavoro ha rivisto di circa 50.000 unità il dato preliminare di dicembre. Si è scritto molto sugli effetti distorsivi delle basse temperature di gennaio e degli incendi a Los Angeles: nel comunicato, gli autori del report scrivono che questi due elementi "non hanno avuto effetti discernibili"
Il tasso di disoccupazione scende al 4%, dal 4,1% del mese precedente: gli economisti si aspettavano 4,1%.    

“Il mercato azionario, bisognoso di uno slancio dopo una stagione di utili discreta ma non entusiasmante, potrebbe salire se il mercato del lavoro mostrasse segnali di raffreddamento”, ha dichiarato Florian Ielpo, responsabile della ricerca macroeconomica presso Lombard Odier Investment Managers. “Tuttavia, se i numeri sull’occupazione saranno troppo forti, potrebbero riaccendere le preoccupazioni sull’inflazione, riportando in primo piano la narrativa sull’aumento dei prezzi.”

Negli States, oggi sono attesi anche il tasso di disoccupazione e la fiducia dei consumatori dell’Università del Michigan.

Nel corso della giornata, parleranno Michelle Bowman e Adriana Kugler (Federal Reserve).

Treasury

I rendimenti dei Treasury a 10 anni poco mossi al 4,43%.

Il Segretario al Tesoro Usa, Scott Bessent, ha ribadito il sostegno a un dollaro forte e ha dichiarato di non avere intenzione di modificare i piani di emissione del debito pubblico.

Durante la campagna elettorale, il presidente Donald Trump aveva invece espresso preoccupazione per la forza del dollaro, poiché rende i prodotti statunitensi più costosi all’estero. Oggi la musica sembra cambiata: “La politica di un dollaro forte è assolutamente intatta con il presidente Trump”, ha dichiarato Bessent a Bloomberg. “Vogliamo un dollaro forte. Quello che non vogliamo è che altri Paesi svalutino le loro valute per manipolare il commercio.”

Titoli sotto la lente a Wall Street

Amazon Il colosso dell'e-commerce ha pubblicato previsioni più deboli del previsto per il trimestre in corso. Amazon prevede vendite nel primo trimestre comprese tra 151 miliardi e 155,5 miliardi di dollari, mentre gli analisti intervistati da LSEG si aspettavano 158,5 miliardi di dollari. Tuttavia, gli utili e i ricavi del quarto trimestre hanno superato le aspettative del consenso.

Bill Holdings La società di software per la fatturazione ha rilasciato previsioni deludenti per i ricavi del terzo trimestre fiscale. Bill Holdings prevede ricavi compresi tra 352,5 milioni e 357,5 milioni di dollari, al di sotto delle aspettative degli analisti (360,4 milioni di dollari, secondo LSEG). 

Expedia I risultati del quarto trimestre hanno superato le aspettative di Wall Street. Expedia ha riportato un utile rettificato di 2,39 dollari per azione su ricavi di 3,18 miliardi di dollari, superando le previsioni degli analisti (2,04 dollari per azione su 3,07 miliardi di dollari, secondo LSEG). La società ha anche ripristinato il dividendo trimestrale a 40 centesimi per azione.

Fortinet La società di cybersecurity ha riportato risultati migliori del previsto per il quarto trimestre, accompagnati da solide previsioni per l'intero anno. La società prevede ricavi annuali tra 6,65 miliardi e 6,85 miliardi di dollari, superiori alla stima degli analisti di 6,63 miliardi di dollari (LSEG).

Tesla -1%. Il produttore di veicoli elettrici ha venduto 63.238 unità a gennaio in Cina, in calo del 11,5% rispetto all'anno precedente, secondo i dati dell'Associazione cinese dei veicoli passeggeri.

 


 Redazione

I giornalisti finanziari e gli analisti di Websim