L’industria degli Stati Uniti riparte, Wall Street rallenta
L’indice manifatturiero S&P Global ha registrato in agosto un grosso balzo, passando dal territorio di contrazione, a 49,8, a quello di espansione, a 53,3, massimo dal maggio del 2022

La borsa degli Stati Uniti scende e i tassi di rendimento delle obbligazioni salgono: i dati del trimestre hanno mancato le aspettative e i dati macro segnalano un’accelerazione dell’attività manifatturiera. Il dollaro si rafforza e si ridimensionano anche le aspettative di un taglio dei tassi in settembre.
Nasdaq -0,4%, S&P500 -0,3%, Dow Jones -0,5%.
Gli investitori guardano all’inizio del simposio della Federal Reserve a Jackson Hole per cercare indicazioni sui futuri movimenti dei tassi di interesse. Il presidente della Fed, Jerome Powell, parlerà venerdì, fornendo ulteriori indicazioni sulla politica monetaria.
Taglio tassi in arrivo
Il presidente della Federal Reserve di Atlanta, Raphael Bostic, ritiene ancora probabile un taglio dei tassi quest’anno, in linea con la sua proiezione di giugno, ma l’andamento del mercato del lavoro è "potenzialmente preoccupante" e merita attenzione.
"È più o meno ancora lì che mi colloco", ha affermato Bostic, riferendosi alle previsioni di giugno, "ma direi che, nel mondo di oggi, ogni stima puntuale o previsione ha un ampio margine di incertezza" e "non sono fissato su nulla".
Il banchiere ha descritto l’attuale livello dei tassi come "marginalmente" restrittivo e ha puntualizzato di aspettarsi che l’anno prossimo i membri della Fed si orientino verso un atteggiamento più neutrale.
Quadro macro
L’indice manifatturiero S&P Global ha registrato in agosto un grosso balzo, passando dal territorio di contrazione, a 49,8, a quello di espansione, a 53,3, massimo dal maggio del 2022: il consensus era 49,7. Tiene le posizioni l’indice PMI S&P Global non manifatturiero, a 55,4: meglio del previsto.
Le richieste iniziali di disoccupazione nella settimana terminata il 16 agosto si sono attestate a 235mila, sopra le previsioni di 225mila.
Europa
L’indice Ftse Mib si avvia a chiudere in rialzo dello 0,3%. Leonardo rimbalza con vigore dopo il calo delle precedenti sedute. A seguire, nella classifica dei movimenti positivi delle blue chip, Saipem +1,9%. In evidenza anche oggi le utility, soprattutto Italgas +1,8%. Mediobanca, nel giorno del no dei soci all’offerta su Banca Generali, chiude in ribasso dell’1,2%.
L’indice Dax di Francoforte è sulla parità a fine seduta.
Gli indici di S&P HCOB diffusi stamattina hanno mostrato che in Francia e Germania emergono segnali di stabilizzazione del quadro economico, dopo mesi di contrazione.
Dazi
L'Ue e gli Stati Uniti hanno concordato la dichiarazione congiunta sui dazi dopo l'accordo politico raggiunto dalla presidente Ursula von der Leyen e il Presidente Donald Trump dei 27 luglio. Lo ha annuncia la Commissione.
Il nuovo regime tariffario stabilisce che i prodotti già soggetti a dazi della nazione più favorita ('Npf') pari o superiori al 15% non subiranno ulteriori aggravi. Per le automobili e i componenti correlati, l'applicazione del tetto del 15% scatterà parallelamente all'avvio da parte di Bruxelles delle riduzioni tariffarie sui prodotti americani, si precisa.
Dal primo settembre, inoltre, diversi gruppi di beni, tra cui il sughero, gli aeromobili e le loro parti, i farmaci generici e i precursori chimici, saranno sottoposti alle sole tariffe Npf, nell'ambito di un regime speciale che l'Ue punta ad estendere ad altre categorie merceologiche.
Il partenariato transatlantico resta la relazione economica più significativa al mondo, segnala la nota dell'esecutivo a Bruxelles: nel 2024 gli scambi di beni e servizi hanno superato i 1.600 miliardi di euro, con oltre 4,2 miliardi che attraversano ogni giorno l'Atlantico, a sostegno di milioni di posti di lavoro su entrambe le sponde.
Variabili macro
Euro debole a 1,161 dollari., da 1,164 di ieri.
Bitcoin: -1,1% a 113.135 dollari.
Rendimento decennale USA: +3 pb a 4,33%. Bund a 2,75%, da 2,71%.
WTI crude: +0,7% a 63,17 dollari al barile.
Oro spot: -0,2% a 3.341 dollari l’oncia.
Titoli sotto i riflettori
Alphabet +1%.
Boeing Co +0,8%, si avvicina alla finalizzazione di un accordo con la Cina per vendere fino a 500 aeromobili, secondo fonti vicine alla questione.
Eli Lilly +1,2%
KKR & Co. è emerso come offerente principale per acquistare la sede globale di Nissan Motor Co., secondo fonti vicine alla questione.
Meta -0,8%, ha temporaneamente sospeso alcune assunzioni mentre procede con "pianificazione e previsione" e struttura i suoi sforzi nell'innovazione. Approfondisci.
Merck +2%
Nvidia +0,8%, la settimana prossima pubblica la trimestrale.
Walmart -4%. L'utile del trimestre non ha raggiunto le aspettative degli analisti, è la prima volta che succede in tre anni. La società della grande distribuzione ha alzato le previsioni sui ricavi e sull'utile, ma questi due elementi positivi sembrano valere meno del mancato raggiungimento delle aspettative del consensus. L'utile per azione rettificato si è attestato a 68 centesimi per il secondo trimestre, sei centesimi in meno rispetto alle previsioni di Wall Street. Nella nota si parla di un aumento dei sinistri assicurativi, delle spese legali e dei costi di ristrutturazione, come fattori non ricorrenti negativi.