Cala il PIL, la stagflazione spaventa Wall Street, Nasdaq -2,6%
I dati mostrano che l'economia USA ha avuto un inizio difficile nel 2025, tra segnali di inflazione persistente e crescenti timori per ulteriori danni causati dalla guerra commerciale di Trump

Brutto calo a Wall Street: Nasdaq -2,6%, S&P 500 -2%.
I primi 100 giorni di Trump non sono così belli come vorrebbe propagandare. I dati hanno mostrato che la più grande economia del mondo ha avuto un inizio difficile nel 2025, tra segnali di inflazione persistente e crescenti timori per ulteriori danni causati dalla guerra commerciale del presidente americano.
Macro
Oggi è una giornata particolarmente densa sul fronte macroeconomico statunitense, con la pubblicazione di indicatori cruciali per valutare la direzione dell’economia e le prossime mosse della Federal Reserve. Il focus principale è su crescita, inflazione e mercato del lavoro.
L’economia statunitense si è contratta all’inizio dell’anno per la prima volta dal 2022, a causa di un’enorme ondata di importazioni pre-dazi e di una spesa dei consumatori più debole. Il PIL annualizzato del primo trimestre è sceso dello 0,3% rispetto al trimestre precedente, oltre le attese dello 0,2% (precedente +2,4%).
Per quanto riguarda il mercato del lavoro, l’indice ADP di aprile ha segnato +62.000 nuovi occupati contro attese a +115.000 nuovi occupati, in netto calo rispetto ai 155.000 del mese precedente, segnalando una possibile moderazione nella creazione di posti di lavoro.
"Niente di tutto ciò dovrebbe sorprendere, ma resta comunque una notizia negativa ed è difficile pensare che i consumatori stiano meglio oggi", ha dichiarato Neil Birrell di Premier Miton Investors. "L’incertezza sull’outlook domina tra consumatori e imprese, e crescono le possibilità che l’economia scivoli in recessione".
"I dati di oggi mostrano più stagflazione, con un’economia in contrazione e prezzi in aumento più del previsto", ha affermato David Russell di TradeStation. "Il commercio ha rappresentato un enorme freno, con le importazioni in aumento prima dei dazi. I numeri suggeriscono sempre più che una recessione potrebbe essere già iniziata".
Sul fronte inflazionistico, i riflettori sono puntati sul PCE core mensile, in uscita a breve, che è la misura di inflazione preferita dalla Fed. L’attesa per il dato trimestrale è del 3,1%, dal 2,6% precedente.
FED e dazi
La Federal Reserve potrebbe tagliare i tassi d’interesse per evitare una recessione. Occhi puntati dunque sul 7 maggio, giorno della riunione della FED.
Nel suo ultimo cambiamento di strategia commerciale, il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, ha firmato un ordine esecutivo per attenuare l’impatto dei dazi sulle auto, evitando che le tariffe sui veicoli prodotti all’estero si cumulassero con altri dazi e riducendo i costi sui componenti importati utilizzati nella produzione automobilistica nazionale.
Macrovariabili
Rendimento Treasury decennali a 4,15%.
Petrolio Wti in calo dell'1,3% a 59,7 dollari.
Oro a 3.327 dollari l'oncia, -0,1%.
Dollaro poco mosso, cambio euro a 1,137.
Titoli sotto la lente a Wall Street
Quattro dei cosiddetti Magnifici Sette - Microsoft, Apple , Meta e Amazon - pubblicheranno i risultati questa settimana. Gli analisti si aspettano che, complessivamente, il gruppo registri una crescita media degli utili del 15% nel 2025, una previsione rimasta pressoché invariata da inizio marzo, nonostante le recenti tensioni commerciali.
Booking Holdings -3%. Le prenotazioni lorde del primo trimestre sono state pari a 46,7 miliardi di dollari, superando di poco la stima consensuale di StreetAccount di 46,53 miliardi.
Caterpillar poco mosso. La società prevede vendite leggermente inferiori quest’anno se i dazi continueranno e l’economia entrerà in recessione.
First Solar -10% dopo una previsione debole per l’intero anno.
General Motors (-2%) e titoli automotive sotto i riflettori dopo la marcia indietro di Trump sui dazi.
Qorvo +9% dopo aver fornito una solida previsione di fatturato per il primo trimestre fiscale. Qorvo prevede ricavi pari a 775 milioni di dollari, rispetto ai 757 milioni previsti dagli analisti intervistati da LSEG.
Snap -12% Ha rifiutato di fornire previsioni di vendita per il periodo in corso, citando "venti contrari" macroeconomici per la propria attività pubblicitaria.
Starbucks -8% dopo che ha registrato un calo di vendite leggermente più marcato del previsto.
Super Micro Computer -16% I risultati preliminari sono stati inferiori alle stime degli analisti.
Visa -1% dopo che Visa ha superato le aspettative per il secondo trimestre fiscale. Ha riportato utili trimestrali di 2,76 dollari per azione (escludendo voci straordinarie) su ricavi per 9,59 miliardi. Gli analisti di LSEG prevedevano 2,68 dollari per azione su 9,55 miliardi di ricavi.