TEMI CALDI

Borse Europa giù, la questione dazi approda alla Corte Suprema

Mercoledì 5 novembre si svolgerà la prima udienza. Trump ha adito la Corte dopo che un giudice federale ha giudicato i dazi illegittimi

La Statua della Libertà che accoglie i visitatori con il suo messaggio di libertà e speranza

Borse europee 

I mercati si avviano a chiudere in calo. Indice EuroStoxx 50 -0,4%. 

L'Healthcare è il miglior settore con un guadagno del +0,8%. In calo il comparto delle Materie Prime, -2%. 

La Cina sarebbe pronta a siglare un accordo di libero scambio con l'Unione Europea. Lo ha dichiarato Il ministro degli Esteri cinese, Wang Yi, durante un incontro con il suo omologo estone a Pechino. Per Wang Yi, Cina ed Europa devono collaborare e non competere.

A Milano

il FtseMib ha chiuso quasi invariato. Ferrari +3.6%, dopo i dati, si qualifica anche come la miglior blue chip europea. Lottomatica +3% dopo la pubblicazione della trimestrale. Enel +1,5%. Snam +1,3%. Scendono Stm -2,8%, Prysmian -2,7%, Stellantis -2,5%, Leonardo -2,3%. 

Macrovariabili 

Euro dollaro in ribasso per il quinto giorno consecutivo a 1,149, sui minimi da tre mesi, a valle del rinnovato rigore della Fed. 

Petrolio -0,4%.

Oro in calo dello 0,9% poco sotto i 4mila dollari. Prezzo altalenante in avvio di mese e settimana, a seguito dell'incertezza sull'evoluzione dei tassi Usa e della prosecuzione del rafforzamento del dollaro.

Bitcoin estende con un altro -2,8% il -3% di lunedì, la quotazione è intorno a 104mila dollari sui minimi da giugno.

Mercato obbligazionario poco mosso, Treasury decennale 4,07%, BTP 3,39%.

Wall Street 

Nasdaq -1,3%. S&P500 -0,8%.

I mercati sono preoccupati circa la possibilità, da parte dei colossi tecnologici, di recuperare i massicci investimenti effettuati nell'ambito dell'intelligenza artificiale. 

La questione dazi alla Corte Suprema 

Mercoledì 5 novembre la Corte Suprema degli Stati Uniti terrà la sua prima udienza sulla questione dei dazi.

Trump ha adito la Corte dopo che un giudice federale ha considerato i dazi illegittimi, in quanto solo il Congresso avrebbe il diritto di introdurli ai sensi dell’International Emergency Economic Powers Act (IEEPA). 

Una sentenza contro Trump potrebbe ribaltare completamente lo scenario esistente e ridefinire i limiti d'azione del presidente Usa. 

Il Segretario al Tesoro Scott Bessent ha dichiarato che in caso di sconfitta l'amministrazione Trump avrebbe altre strade da percorrere: “Ci sono molte altre leggi a cui appellarsi, ma l’IEEPA è di gran lunga la più chiara e conferisce agli Stati Uniti e al Presidente la maggiore capacità negoziale,” ha dichiarato. “Le altre sono più macchinose, ma possono comunque essere efficaci.”

Bessent ha citato la Sezione 232 del Trade Expansion Act del 1962, che giustifica l’imposizione di dazi per motivi di sicurezza nazionale, e la Sezione 301 del Trade Act del 1974, relativa alle pratiche commerciali sleali. Queste normative conferirebbero al presidente la possibilità di introdurre dazi, come ha fatto Trump, solo invocando motivi di “emergenza”.

Titoli sotto la lente a Wall Street 

Magnifiche sette. Alphabet -2%, Amazon -1,7%, Apple -0,5%, Meta -1%, Microsoft -1%, Nvidia -2%, Tesla -2,5%. 

Palantir Technologies -7%. La società ha comunicato una trimestrale sopra le attese e ha migliorato la guidance. Palantir guadagna da inizio anno il +173% e tratta ad un multiplo Prezzo/ricavi che non ha eguali nell'S&P500, per cui, si arriva a un punto dove anche una trimestrale molto buona non basta a far salire ancora di più i prezzi.

Pfizer -1%, nonostante la casa farmaceutica abbia chiuso il terzo trimestre con utili e ricavi superiori alle stime. Pfizer e Novo Nordisk  hanno aumentato le loro offerte per Metsera. La nuova offerta di Novo Nordisk valuta Metsera fino a 86,20 dollari per azione, per un valore complessivo di 10 miliardi di dollari, ed è superiore rispetto a quella, già incrementata, di Pfizer, pari a 70 dollari per azione. Pfizer ha due giorni di tempo per negoziare eventuali modifiche alla propria offerta, ha precisato Metsera.

Sarepta Therapeutics -33%. La sperimentazione su un farmaco contro una malattia muscolare non ha raggiunto gli obiettivi previsti. 

Shopify -3%, nonostante i dati del terzo trimestre abbiano battuto le attese. I ricavi hanno raggiunto 2,84 miliardi, sopra le stime di 2,76 miliardi. 

Spotify +5%, grazie alla guidance superiore alle attese e ai conti solidi. 

Uber -5%. Le previsioni sull'Ebitda rettificato sono risultate inferiori alle stime.


Rosa Aimoni

Redattrice Finanziaria