Un altro ripensamento di Trump sui dazi, Wall Street in calo, Piazza Affari in rialzo
Il presidente Donald Trump, "probabilmente" rinvierà l'imposizione della maggior parte dei dazi per Canada e Messico. Lo ha detto il segretario al Commercio, Edward Lutnick, in un'intervista

Wall Street ha ridotto le perdite ma scende, le borse dell'Europa invece salgono, nonostante la BCE abbia avvisato che il taglio tassi sarà probabilmente messo in pausa.
Nasdaq 100 -0,7%, S&P500 -0,7%. Indice dei Magnifici Sette -1,80%.
FtseMib di Milano +0,9%. Dax di Francoforte +1,5%.
Dazi: Trump forse ci ripensa
Il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, "probabilmente" rinvierà l'imposizione della maggior parte dei dazi per Canada e Messico. Lo ha detto il segretario al Commercio, Howard Lutnick, in un'intervista alla Cnbc. "Penso che probabilmente coprirà tutti i beni e i servizi
conformi all'USMCA", ha detto riferendosi al trattato del 2018. "Se avete vissuto sotto l'accordo di Donald Trump tra Stati Uniti, Messico e Canada, ora avrete una tregua dalle tariffe. E se scegliete di uscirne, lo fate a vostro rischio e pericolo e oggi è il momento della resa dei conti", ha detto Lutnick.
Come da attese, la Banca Centrale Europea ha tagliato i tassi di interesse per la sesta volta in nove mesi, di 25 punti base, portandoli al 2,50%, un livello considerato "decisamente meno restrittivo".
Antonio Cesarano, il chief global strategist di Intermonte commenta così l'evento: "Dalla riunione di oggi è emersa soprattutto l'indicazione di una possibile pausa nel processo di taglio dei tassi nella prossima riunione del 17 aprile. Sulla possibile successiva ripresa del processo di taglio dei tassio la Lagarde si è rifugiata nel consueto data dependent. Al momento l'ipotesi base è che la BCE procederà a portare il tasso sui depositi dall'attuale 2,5% al 2% entro la prossima estate. Le decisioni della BCE al momento passano in secondo piano, essendo nettamente prevalente l'impatto sui bond dei recenti piani di spesa tedeschi con il conseguente forte aumento delle emissioni, necessario per finanziare tali piani.
Dati macroeconomici
Oggi è il momento di alcuni dati chiave negli USA.
Bilancia commerciale di gennaio: deficit in allargamento a -131,4 miliardi, consensus -91,3, precedente -98,4. Negli Stati Uniti, a febbraio, la corsa all'importazione di beni e servizi dall'estero, secondo i dati dell'Ufficio delle analisi economiche statunitense, ha provocato un aumento del deficit, rispetto al mese precedente, del 34% a 131,4 miliardi di dollari. Nel dettaglio, le importazioni sono aumentate del 10% a 401,2 miliardi di dollari, con le esportazioni cresciute solo dell'1,2% a 269,8 miliardi.
Il surplus commerciale del Canada con gli Stati Uniti è salito, a gennaio, a un livello record, ovvero 14,4 miliardi di dollari canadesi, spinto dall'esportazione di auto, componenti auto e petrolio, secondo i dati pubblicati da Statistics Canada, rispetto ai 12,3 miliardi di dicembre. Le esportazioni verso gli Stati Uniti hanno toccato il record di 58,2 miliardi di dollari.
Richieste iniziali di sussidi di disoccupazione settimanali (primo marzo): 221mila, attese 233mila, precedenti 242mila.
Scorte all’ingrosso gennaio: attese e dato precedente 0,7%.
In agenda l'intervento del Segretario del Tesoro USA, Scott Bessent.
Variabili macro
L'euro dollaro sale del +0,4% a 1,083, sui massimi da quattro mesi, condizionato dalla debolezza del mercato del lavoro negli Stati Uniti.
Il rendimento del Treasury statunitense a 10 anni sale al 4,33%, +6 punti base.
In Europa proseguono le vendite, Bund decennale al 2,87%, +8 punti base, sui massimi da ottobre 2023. Btp decennale al 4,0%, +10 punti base, sui massimi da luglio 2024. Tutto nasce dall'ipotesi di un forte incremento della spesa pubblica in Germania/Eurozona. A differenza delle crisi passate, lo spread rimane fermo a 112 punti base.
Bitcoin -0,5% intorno ai 90.000 dollari.
Oro -0,1% a 2.916 dollari. Il prezzo si mantiene a ridosso dei massimi storici malgrado il forte rialzo dei rendimenti di mercato.
Petrolio -0,8%.
Gas Naturale UE (TTF) in calo dell'8% a 38 euro/mwh, sui minimi da ottobre. Da inizio anno il prezzo è sceso del -20% e di 21 euro/mwh da metà gennaio.
Titoli sotto la lente
Amplifon -14% Il titolo crolla sui minimi da cinque anni dopo la pubblicazione dei dati del 2024, ha deluso la redditività.
Brunello Cucinelli -3,5%.
Buzzi +7% Nuovo record.
FinecoBank +8%. Nuovo record. Raccolta netta di febbraio a 1,22 miliardi.
Leonardo +3%. Nuovo record. Mediobanca alza il target price 52 euro. E' attesa oggi la firma di una partnership sui droni con la turca Baykar, riportano alcuni quotidiani.
Poste italiane +2,5%. Nuovo record. JP Morgan alza il giudizio a Overweight e porta il target a 18,50 euro.
Snam -1,5%
Stellantis +2,5% sul rinvio dei dazi.
STM +4,7%
TIM +3,3%. Ha comunicato i risultati definitivi del 2024.
Unicredit +1,5%. Nuovi massimi pluriennali.
Titoli sotto la lente a Wall Street
Alibaba Group +2,5%. Ha presentato la sua piattaforma IA Qwen, un modello che sostiene di offrire prestazioni pari a quelle della startup cinese DeepSeek, ma con una frazione dei dati necessari.
Automotive. Ford -1,5%. General Motors -1,2%. Le azioni del settore automobilistico rischiano di restare sotto stress nonostante il presidente Donald Trump abbia concesso una tregua di un mese dai dazi sulle importazioni da Messico e Canada.
CrowdStrike -8%. Scende ancora a causa di un outlook debole.
JD.com +7% dopo aver riportato ricavi netti del quarto trimestre superiori alle stime degli analisti.
Marvell Technology -16% dopo aver pubblicato previsioni di ricavi inferiori alle stime. Anche il concorrente Broadcom perde il 5%.
Magnifici sette tutti in rosso: Tesla e Nvidia guidano le perdite e scendono del -3%. Il target price del produttore di veicoli elettrici è stato ridotto da Baird, con l’analista che ha citato dati di vendita infra-trimestrali deboli nelle regioni chiave di Tesla. Male anche gli altri ormai ex magnifici: Meta -0,9%, Amazon -1,6%, Microsoft -1,5%, Alphabet -0,94%, Apple -0,6%.
Zscaler +3%. Prevede un aumento della domanda dei suoi servizi di cybersecurity. Ha quindi alzato le previsioni di fatturato per il 2025.