TEMI CALDI

Stati Uniti e Cina congelano i dazi, borse scatenate al rialzo

Pechino e Washington sospenderanno per 90 giorni una parte dei loro dazi doganali punitivi. E' quanto si legge in un comunicato congiunto. La sospensione entrerà in vigore "entro il 14 maggio".

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Le borse dell'Europa salgono dopo le positive evoluzioni sull'Ucraina e nel negoziato sui dazi tra la Cina e gli Stati Uniti: EuroStoxx 50 +1,7%. FtseMib di Milano +2%.

Tregua sui dazi reciproci 

Gli Stati Uniti e la Cina sospenderanno per 90 giorni una parte dei loro dazi doganali punitivi. E' quanto si legge in un comunicato congiunto Usa-Cina da Ginevra. Secondo la dichiarazione, la sospensione entrerà in vigore "entro il 14 maggio". La Cina revisionerà "i dazi addizionali" sulle importazioni di beni Usa, ha riferito il ministero del Commercio, in merito alla nota congiunta dopo i negoziati di Ginevra.

Il petrolio accelera, WTI a 63,2 dollari il barile, +3,7%.

Si deprezza l'euro su dollaro, a 1,115.

Oro in calo del 2,5% a 3.242 dollari.

Titoli sotto la lente 

Banca Mediolanum. +1%. HSBC alza il target price.

Banco BPM +3%.

Brunello Cucinelli +4%

Eni +2%.

Leonardo. -4%. Iveco +5%. L'offerta non vincolante che Leonardo ha presentato insieme alla tedesca Rheinmetall per la divisione militare di Iveco vale poco meno di 1,5 miliardi di euro. Lo ha riferito Il Fatto Quotidiano di domenica, citando fonti autorevoli vicino al dossier. Secondo il quotidiano, anche il gruppo franco-tedesco KNDS avrebbe presentato un'offerta, superiore a 1,5 miliardi di euro, a ci sarebbe interesse anche da parte di alcuni fondi.

Prysmian +4%.

Recordati. -1%. Donald Trump firmerà un ordine esecutivo che porterà a una riduzione dei prezzi dei farmaci da prescrizione e dei prodotti farmaceutici negli Stati Uniti del 30-80%.

Stellantis +5%, sta per concludere la ricerca del nuovo AD e l'italiano Antonio Filosa è il principale candidato, scrive Bloomberg news

Unicredit +3%, chiude il trimestre con risultati superiori alle attese grazie all'aumento delle commissioni, ai solidi risultati dell'attività di trading ed al Costo del Rischio ancora molto basso. A livello patrimoniale, l'indicatore CET1 ratio è sopra la aspettative.
"Siamo posizionati per una serie di possibilità inorganiche nei nostri mercati ma perseguiremo soltanto quelle in grado di migliorare il nostro forte e resiliente caso d'investimento standalone". Lo ha dichiarato l'ad di Unicredit, Andrea Orcel, commentando i risultati.
Unicredit alza la guidance per il 2025 (con possibile upside): l'utile netto è stimato superiore a 9,3 miliardi con un RoTE maggiore del 17%. E' inoltre prevista una distribuzione di dividendi superiore a quelle a valere sul 2024 grazie alla più elevata crescita dell'utile netto, spiega una nota. I ricavi netti per il 2025 sono attesi a circa 23,5 miliardi, migliori rispetto a quanto anticipato inizialmente grazie a un primo trimestre più solido e a un costo del rischio più contenuto. Unicredit conferma le ambizioni per un utile netto pari a circa 10 miliardi nel 2027.


Marino Masotti

Caporedattore