Piazza Affari ai massimi dal novembre 2007
Dax di Francoforte a un soffio dal record. Tra i settori europei, spiccano Banche, sui massimi dal 2008, e Aerospazio & Difesa, sui massimi storici

Le borse europee si rafforzano al rialzo, mentre cresce l'ottimismo su un accordo "equilibrato" sui dazi. Indice Euro Stoxx 50 +0,8%. Ftse Mib di Milano +1,2%, su nuovi massimi dal novembre 2007. Dax di Francoforte +0,8%, a una briciola dal record storico.
Tra i settori, spiccano al rialzo le Banche +1,2%, sui massimi dal 2008. SocGen +2,7%, Commerzbank +2,5%, Deutsche Bank +2%.
Seguono Energetici e Aerospazio & Difesa, quest'ultimo sui massimi storici.
Essilor +6% a Parigi. E' il miglior titolo dell'indice Stoxx 600. Meta Platforms ha acquisito una partecipazione del 3% in EssilorLuxottica del valore di circa 3,5 miliardi di dollari, secondo Bloomberg, che cita fonti a conoscenza della questione, rafforzando la sua spinta strategica verso gli occhiali potenziati con intelligenza artificiale.
WPP -16% a Londra. Ha tagliato l'outlook per il 2025, i suoi clienti stanno riducendo la spesa per la pubblicità.
Dazi UE: stretta finale nel negoziato
L'accordo sembra a un passo. "Entro due giorni", promette Donald Trump. A quel che risulta, non si torna a marzo, prima dell'annuncio del Liberation Day: il compromesso porterà a dazi del 10%. L'Europa avrebbe voluto zero, ma dovrebbe bastare per arrivare a una prima intesa di principio che, ancora da perfezionare, non scioglie il nodo dei settori strategici su cui Bruxelles vorrebbe strappare esenzioni. "L'Ue ora ci sta trattando molto bene", ha osservato durante una riunione di governo, riferendo dei contatti diretti con Ursula von der Leyen. Ma il patto alle porte non cancellerebbe le tariffe già in vigore su acciaio, alluminio e automotive. Un quadro che, aggravato dall'ulteriore incertezza portata dalla nuova spirale di misure reciproche, ha riacceso le tensioni nei Ventisette, spingendo Berlino ad alzare la voce: l'intesa, ha avvertito il ministro delle Finanze Lars Klingbeil al Bundestag, "dovrà essere equa". In caso contrario, "le contromisure sono pronte".
Macrovariabili
Euro dollaro 1,171, sui minimi da due settimane e mezzo. Il dollaro si è ripreso nei confronti delle principali controparti valutarie.
Oro -0,3% a 3.289 dollari, mentre salgono il dollaro e i rendimenti dei titoli del tesoro americano.
Brent +0,5%.
Bitcoin poco mosso a 108mila dollari.
Titoli sotto la lente
Azimut +4,8%. Deutsche Bank alza il giudizio a Buy, target 35 euro.
Banco BPM +2%. Secondo alcuni quotidiani, la decisione della Commissione Europea sull'utilizzo del golden power da parte del governo italiano nell'Ops lanciata da Unicredit su Banco Bpm, arriverà, con ogni probabilità, quando il periodo di adesione all'Offerta sarà terminato, dopo il prossimo 23 luglio.
Brunello Cucinelli invariato da -2% iniziale. Risultati preliminari in uscita stasera dopo la chiusura dei mercati, conference call alle 18.00.
Iveco +3%.
Leonardo -0,5%. Ha acquisito il 100% dell'azienda svedese di cyber security Axiomatics Ab, riferisce una fonte confermando quanto scritto da MF. Si tratta della terza operazione di partnership e Merger & Acquisition nella cyber security in pochi mesi, a conferma che il settore è uno dei pilastri del piano strategico di Leonardo, e anche che i Paesi del Nord Europa offrono buone occasioni di shopping, si legge nell'articolo.
Poste italiane JP Morgan alza il target price a 21 euro.
Prysmian +3,5%. L'annuncio del presidente Trump di una tassa del 50% sulle importazioni di rame ha provocato un aumento del 13% nei futures COMEX. Un aumento del prezzo del rame non ha un impatto diretto sull'attività industriale, ma potrebbe influire sui margini se le condizioni di mercato finale (costruzioni residenziali) dovessero deteriorarsi.
Stellantis +0,2%.
StM -0,2%.
Unicredit +3,3% Tocca i massimi dal 2011. JPMorgan alza il target price a 70 euro. La banca ha convertito in azioni circa il 10% della posizione sintetica in Commerzbank portando la propria quota e i relativi diritti di voto a circa il 20%. UniCredit intende convertire in azioni anche la restante posizione sintetica di circa il 9% a tempo debito, raggiungendo circa il 29% dei diritti di voto in Commerzbank. Commerzbank ha risposto che "ancora una volta" UniCredit non ha concordato la propria decisione e che la mossa non ha impatto sulla direzione e le ambizioni di Commerz.