La clava di Trump sulla Borsa di Milano, in calo Prysmian e Ferrari, sale Pirelli
Così Donald Trump ieri sull'Europa: "Siamo onesti: è stata formata per fregarci e hanno fatto un buon lavoro in questo, ma ora ci sono io alla presidenza". Il presidente minaccia altri dazi

La nuova stangata sui dazi di Trump zavorra le borse dell'Europa, tutte in ribasso.
Indice EuroStoxx 50 -0,9%. Ftse Mib di Milano -1,4%. Dax di Francoforte -1,1%.
Le azioni di Nvidia, quotate a Francoforte, salgono marginalmente, dopo che la società ha presentato un outlook trimestrale che ha suggerito che la domanda da parte delle aziende tecnologiche più importanti rimane robusta, ma non ha placato i timori di un eccesso di spesa nel settore.
"Abbiamo deciso: imporremo dazi al 25% sulle auto e altre cose", ha annunciato il presidente americano durante il primo consiglio dei ministri della sua nuova amministrazione in cui è andato in scena lo show di Elon Musk incentrato sui tagli alla spesa pubblica. I dettagli della stangata all'Europa non sono ancora chiari. "Saranno annunciati a breve", ha precisato Trump, avvertendo anche Canada e Messico che sui dazi "non intende fermarsi". Per i due Paesi vicini degli Stati Uniti scatteranno il 2 aprile.
L'Ue, ha spiegato The Donald, "è un caso diverso. Siamo onesti: è stata formata per fregarci e hanno fatto un buon lavoro in questo, ma ora ci sono io alla presidenza". Pur ribadendo il suo "amore" per i Paesi europei, Trump ha denunciato un deficit commerciale eccessivo pari a 300 miliardi di dollari e osservato come una loro ritorsione potrebbe non avere successo. "Possono provarci ma noi - ha minacciato - possiamo non comprare più e se accade questo vinciamo".
Titoli sotto la lente
Eni -1%, chiude il quarto trimestre con un utile netto adjusted in calo del 46% a 892 milioni di euro, sotto il consensus di 960 milioni compilato dalla società. L'utile operativo proforma adjusted si è attestato a 2,7 miliardi di euro. Il flusso di cassa adjusted di 2,9 miliardi è stato sostenuto dai continui progressi nell’attuazione della strategia, dal contributo dei nuovi progetti e dalla disciplina finanziaria, si legge in una nota. Nel quarto trimestre la produzione di idrocarburi è pari a 1,72 milioni boe/giorno.
Ferrari -7%, Exor ha avviato la vendita di una partecipazione del 4% in Ferrari mediante Accelerated bookbuild offering a investitori istituzionali, da cui punta a incassare 3 miliardi di euro. Ferrari parteciperà all'Abb lanciata dalla holding della famiglia Agnelli acquistando fino al 10% di azioni offerte per massimo 300 milioni.
Leonardo +1,5%. Il Fondo pubblico d'investimento dell'Arabia Saudita (Pif) sarebbe in trattative iniziali per investire nella divisione aerostrutture dell'azienda italiana di aerospazio e difesa Leonardo Spa. Sebbene l'accordo sia incerto, una possibilità è che Leonardo possa sviluppare un impianto di produzione per l'aviazione civile nel regno, ha riferito mercoledì Bloomberg News, citando persone che hanno familiarità con la questione.
Nexi -2%. Il governo italiano è riluttante a una fusione tra Nexi e Worldline, temendo l'opposizione francese ai tagli occupazionali, che colpirebbero soprattutto il gruppo francese - 18.000 dipendenti contro i 10.500 di Nexi. Inoltre, considera il quadro normativo troppo complesso. Come scrive Milano Finanza giovedì, Roma, attraverso CDP, ha aumentato la quota in Nexi al 18,3% e valuta la possibilità di renderla privata e delistarla. Nexi e Worldline, leader europei nei pagamenti, vedono una fusione come modo per competere con giganti USA come PayPal e Visa.
Pirelli +3%, chiude il 2024 con ricavi per a 6,7 miliardi, in aumento dell’1,9%, un utile operativo di 1,06 miliardi, salito del +5,9%, e un flusso di cassa ante dividendi positivo per 534 milioni, superando i target previsti per l’anno. L’utile netto è cresciuto dell’1% a 501 milioni di euro. I risultati sono stati sostenuti dalle vendite del segmento «High Value», che rappresenta il 76% dei ricavi totali. Complessivamente la crescita dei volumi Car nel 2024 è stata del +2%, il doppio del mercato. Per il 2025, «malgrado la forte volatilità del contesto», si legge in una nota, Pirelli conferma gli obiettivi del piano sottolineando che in caso di introduzione di dazi «sta definendo un piano di mitigazione con l’obiettivo di garantire i target di piano». Il vicepresidente esecutivo, Marco Tronchetti Provera, ha annunciato inoltre che Pirelli «sta valutando significativi investimenti negli Stati Uniti per aumentare la capacità produttiva; possiamo fare leva sulla nostra leadership nella tecnologia, innovazione e nei pneumatici connessi, nei prodotti eco-safety nonché sul nostro brand iconico".
Prysmian -7%, ha riportato per il 2024 un utile netto pari a 729 milioni di euro, in crescita del 37,8% rispetto ai 529 milioni del 2023. L'adjusted Ebitda nel periodo è aumentato del 18,4% raggiungendo quota 1,927 miliardi (da 1,628 miliardi l'anno prima), con un aumento del margine all'11,3% (da 10,6%). I ricavi di gruppo sono stati pari a 17,02 miliardi, con una crescita organica dello 0,5% tenendo conto dell'acquisizione di Encore Wire. Il consensus degli analisti era per un ebitda adjusted pari a 1,93 miliardi e per ricavi a 16,77 miliardi. Il risultato è stato ottenuto da Transmission (+18,3% di crescita organica) e da Power Grid (+3,1% di crescita organica), che hanno compensato la contrazione di Electrification (-2,8% di crescita organica, principalmente dovuto a Specialties) e di Digital Solutions (-12,6% di crescita organica). Nel quarto trimestre si è registrato un incremento della crescita organica, in aumento del 6,9%. Questo risultato è stato grazie a Transmission (+33,7% di crescita organica) insieme a Power Grid (+7,4% di crescita organica), e Digital Solutions (+6,6% di crescita organica)".
Stellantis -2%. Deutsche Bank taglia il target price a 12 euro.
TIM Sta valutando il rinvio dell'assemblea annuale degli azionisti, attualmente prevista per il 10 aprile, hanno riferito a Reuters due fonti vicine alla situazione.
Fuori dal paniere principale
MFE - Media For Europe -3%, ha chiuso il 2024 con un utile netto di 251 milioni di euro, in crescita del 15% rispetto al 2023 e di oltre il 60% rispetto alle stime di inizio 2024. Il risultato operativo adjusted raggiunge i 370 milioni e la generazione di cassa si rafforza con un free cash flow in aumento del 23%. Secondo quanto si legge in una nota della società di broadcasting controllata dalla Fininvest della famiglia Berlusconi, i ricavi netti consolidati preliminari si sono attestati a 2.949 milioni, in aumento del 5% rispetto ai 2.810 milioni del 2023. "Anche il 2025 è iniziato in crescita, con la raccolta pubblicitaria di gennaio in aumento dell'1% rispetto allo scorso anno. Il mercato rimane complicato, ma noi continuiamo ad assumere giovani", ha così commentato l'AD, Pier Silvio Berlusconi. Nel comunicato si sottolinea che "sebbene la visibilità sull'andamento del mercato pubblicitario per il 2025 rimanga limitata, ci sono buone aspettative per il 2025 grazie al contesto favorevole di un anno dispari, privo di grandi eventi sportivi". "La continua solidità nella generazione di cassa operativa ha contribuito a raggiungere un traguardo significativo: il livello di indebitamento finanziario netto consolidato più basso degli ultimi 10 anni", conclude.