I dazi spaventano le borse dell'Europa, a Wall Street scendono i tech

Ftse Mib di Milano -1,6%. Ferrari si avvia a chiudere in ribasso del 7,9%. Peggior blue chip a Milano è Prysmian, -11%. Pirelli +4,7% e Leonardo +3,3%. In positivo Saipem e Tenaris

Il profilo iconico dello skyline di New York, con il famoso Empire State Building che svetta tra le nuvole

Nvidia spacca in due la borsa degli Stati Uniti, da una parte c'è il rialzo dello 0,5% del Dow Jones e dall'altra c'è il -0,5% del Nasdaq: l'indice dei tech è zavorrato dal -4% del titolo della società leader dell'intelligenza artificiale.

Le borse dell'Europa scendono dopo le ultime minacce di dazi di Donald Trump. Ftse Mib di Milano -1,6%. Dax di Francoforte -1,6%.

L'Unione europea adotterà' misure "proporzionate alla sfida" che rappresenterebbero i dazi statunitensi sui prodotti europei. Lo ha dichiarato il premier spagnolo Pedro Sanchez, in risposta all'annuncio di Trump di voler imporre dazi al 25% sui prodotti Ue.

Le ultime sull'economia degli Stati Uniti

Pil annualizzato del quarto trimestre confermato sui livelli di crescita della lettura preliminare: +2,3% trimestre su trimestre. La crescita è stata guidata dal +4,2% dei consumi. L'indice dei consumi personali, la metrica dell'inflazione presa a riferimento dalla Federal Reserve, registra un incremento 2,7% della componente core, più di quanto era stato inizialmente indicato dal Bureau of Economic Analysis.

Gli ordini di beni durevoli segnano in gennaio un incremento del 3,1%, dal -1,8% del mese precedente: il consensus era +2%.

Le nuove richieste settimanali di sussidio di disoccupazione salgono a 242.000, il livello più alto da ottobre e poco più di ventimila sopra il livello della settimana precedente, il consensus era 221.000. L'incremento dovrebbe essere il risultato dei licenziamenti nel settore pubblico avviati dalla Casa Bianca. Di recente, ci sono stati ai posti di lavoro annunciati anche da alcune grandi aziende, come Meta Platforms e Starbucks. 

A febbraio, l'attività manifatturiera nella parte centro-meridionale degli Stati Uniti è rimasta in contrazione. Secondo quanto riportato dalla Federal Reserve di Kansas City, che valuta l'attività manifatturiera nel decimo distretto della Banca centrale (include parte del Missouri, Kansas, Colorado, Nebraska, Oklahoma, Wyoming e parte del New Mexico), l'indice composito è rimasto stabile a -5 punti, contro
attese per un dato a -4.

Le ultime dalla Casa Bianca

 I dazi del 20% sui prodotti importati da Messico e Canada saranno in vigore "dal 4 marzo", come da programma, perché "le droghe stanno ancora entrando nel nostro Paese" dai due Stati confinanti "a un livello molto alto e inaccettabile". Quello stesso giorno, gli Stati Uniti imporranno "un ulteriore 10% di dazi" sui prodotti cinesi. I dazi reciproci scatteranno, come da programma, "il 2 aprile". Lo ha scritto su Truth Social il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump.

Macrovariabili

Oro in calo del -1,3% a 2.887 dollari l'oncia, dopo aver raggiunto il record di 2.956 dollari lo scorso lunedì. 

Petrolio WTI +2% a 70 dollari al barile. Trump ha revocato la licenza concessa alla società petrolifera Chevron per operare in Venezuela.

Gas Naturale Ue (TTF) in rialzo del +9% al nodo di Amsterdam. La Commissione europea intende mantenere le indicazioni sul riempimento dei serbatoi di gas, ovvero, entro il primo del mese di novembre devono essere sopra il 90%, lo riporta Bloomberg. Gli operatori del settore avevano chiesto una revisione della data o della soglia minima, invece Bruxelles si limiterà a dire ai governi che sarà più tollerante nei confronti degli obiettivi intermedi.

Rendimento del Treasury al 4,28%, +5 punti base. 

Btp decennale al 3,56%. 

Bund tedesco al 2,44%. 

Bitcoin +1% a 85.100 dollari, dopo quattro sedute di pesante sell off. Ethereum +1%.

Euro dollaro in discesa a 1,0420. L'inflazione della zona euro sta tornando verso l'obiettivo (2%), ma rimangono ancora dei timori legati all'inflazione che giustificano un approccio cauto nel segnalare ulteriore allentamento monetario. È la conclusione a cui è giunta il mese scorso la Bce, come mostrano i verbali della riunione del 29-30 gennaio.

Titoli sotto la lente a Piazza Affari

Eni -1,3% Chiude il quarto trimestre con un utile netto adjusted in calo del 46% a 892 milioni di euro, sotto il consensus.

Ferrari -7,9%, Exor ha completato la vendita di una partecipazione del 4% in Ferrari mediante Accelerated bookbuild offering a investitori istituzionali, da cui puntava a incassare 3 miliardi di euro. Prezzo finale intorno a 450 euro per azione.

Leonardo  +3%. Segna il nuovo record storico. Il Fondo pubblico d'investimento dell'Arabia Saudita (Pif) sarebbe in trattative iniziali per investire nella divisione aerostrutture dell'azienda italiana di aerospazio e difesa Leonardo Spa. 

Nexi  -1%. Il governo italiano è riluttante a una fusione tra Nexi e Worldline, temendo l'opposizione francese ai tagli occupazionali, che colpirebbero soprattutto il gruppo francese - 18.000 dipendenti contro i 10.500 di Nexi. 

Pirelli +5% Miglior blue chip. Chiude il 2024 con ricavi per a 6,7 miliardi, in aumento dell’1,9%, un utile operativo di 1,06 miliardi, salito del +5,9%, e un flusso di cassa ante dividendi positivo per 534 milioni, superando i target previsti per l’anno.

Prysmian -11% Ha riportato per il 2024 un utile netto pari a 729 milioni di euro, in crescita del 37,8% rispetto ai 529 milioni del 2023. 

Stellantis -5% Pesano i dazi. Deutsche Bank taglia il target price a 12 euro.

TIM  Sta valutando il rinvio dell'assemblea annuale degli azionisti, attualmente prevista per il 10 aprile, hanno riferito a Reuters due fonti vicine alla situazione.

 

Titoli sotto la lente 

eBay -8%. Ha rilasciato una guidance debole. Per il primo trimestre, la società attende ricavi fra 2,52-2,56 miliardi, sotto le attese di 2,59 miliardi. 

Moderna -4%. Le autorità sanitarie statunitensi stanno rivalutando un contratto dal 590 milioni di dollari per il suo vaccino contro l'influenza aviaria.

Nvidia, -4%. La società ha battuto le aspettative di utili e ricavi. Utile netto di 22,1 miliardi di dollari nei tre mesi novembre-gennaio, con un aumento dell’80%. Il fatturato è pari a 39,3 miliardi di dollari, in aumento del 12% rispetto al trimestre precedente e del 78% rispetto all’anno precedente. L'anno fiscale 2025 si chiude con un fatturato di 130,5 miliardi, +114% su base annua. 

Paramount Global -2%. Il quarto trimestre si è concluso con una perdita per azione pari a 0,11 dollari. I ricavi sono stati pari a 7,98 miliardi, sotto il consensus di 8,10 miliardi. 

Salesforce.com -3%. I risultati sono contrastati. L'utile per azione rettificato, pari a 2,78 dollari, ha battuto le stime di 2,61 dollari. I ricavi, pari a 9,99 miliardi, le hanno invece disattese (10,04 miliardi). 

Snowflake +13%. La società attiva nel cloud ha chiuso il quarto trimestre con un utile per azione rettificato pari a 0,30 dollari e ricavi pari a 987 milioni di dollari. Gli analisti si aspettavano utile per azioni pari a 0,17 dollari, con ricavi pari a 956 milioni. 


 Redazione

I giornalisti finanziari e gli analisti di Websim