Le Borse europee scommettono su un accordo per i dazi
Piazza Affari è l'unica in ribasso, zavorrata da Stm e Moncler. Attesa per le decisioni della BCE

Le borse europee salgono, anticipando novità positive in arrivo dalla trattativa sui dazi a Washington. La seduta è condizionata anche dalle trimestrali in uscita.
Indice EuroStoxx50 +0,7%. Dax di Francoforte +1%. Il Ftse Mib di Milano -0,2% è l'unico in rosso, frenato dalla brusca discesa di Stm e Moncler.
Tra i settori, si mettono in evidenza al rialzo Tlc, Banche e Industriali. Sotto pressione il Lusso.
Titoli migliori: BE Semiconductor +7%, Deutsche Bank +6%, BT Group +6%,
BNP Paribas +2%. La banca francese ha registrato un calo degli utili inferiore alle aspettative nel secondo trimestre, dopo che un aumento dei ricavi da trading a reddito fisso e i guadagni della sua divisione assicurativa hanno attutito l'impatto di una tassa statunitense una tantum.
L'utile netto nel periodo aprile-giugno è sceso del 4% rispetto all'anno precedente a 3,26 miliardi di euro, leggermente al di sopra delle previsioni degli analisti.
Vodafone +3% Ha chiuso il primo trimestre dell'esercizio 2026 con ricavi per 9,4 miliardi di euro, in crescita del 3,9% sullo stesso periodo del 2024, influenzati dal consolidamento di Three UK, compensato dalle fluttuazioni dei tassi di cambio. L'utile operativo è diminuito del 34,3% a 1 miliardo di euro, per effetto dei proventi straordinari. Il gruppo britannico avvierà a partire da oggi la seconda tranche da 0,5 miliardi di euro di un programma di buyback da 2 miliardi.
I future di Wall Street anticipano un avvio in lieve rialzo.
Meeting Bce
Si chiude oggi l'ultimo meeting prima della pausa estiva. Il mercato non si aspetta un taglio dei tassi, mentre prezza un altro taglio del costo del denaro da 25 punti base da qui a fine anno.
L'attenzione sarà concentrata sui commenti del presidente Christine Lagarde, in particolare sul forte apprezzamento dell'euro, che da inizio anno ha guadagnato il 12% sul dollaro complicando la vita degli esportatori.
Il 15% sui dazi è la nuova normalità
Il Financial Times, che cita tre persone vicine ai negoziati, scrive che gli europei e gli americani sono in procinto di concludere un accordo commerciale con dazi del 15% sulle importazioni europee, simile all'accordo che Donald Trump ha concluso il giorno prima con il Giappone.
Il 15% è ritenuto sostanzialmente accettabile dall'Unione Europa perché produrrebbe un automatico abbassamento delle attuali tariffe su alcuni settori chiave, come quello dell'automotive, oggi gravato da una tariffa al 27,5%. L'Ue, in cambio, potrebbe accettare il riconoscimento di alcuni standard tecnici americani nel comparto.
Germania
Il sentiment dei consumatori tedeschi è impostato verso un secondo calo consecutivo in vista di agosto, con le famiglie che risparmiano sempre di più a causa della persistente incertezza economica. L'indice di fiducia dei consumatori è sceso inaspettatamente a -21,5 punti da -20,3 punti a luglio, secondo un sondaggio dell'istituto di ricerca di mercato Gfk e dell'Istituto di Norimberga per le decisioni di mercato. Gli analisti intervistati da Reuters avevano previsto -19,2.
Le aspettative economiche sono crollate dopo cinque aumenti consecutivi, scendendo di 10 punti a 10,1, smorzando ulteriormente le speranze di una ripresa significativa dell'economia più grande d'Europa quest'anno. Le aspettative di reddito, tuttavia, hanno continuato a recuperare per il quinto mese consecutivo, salendo di 2,4 punti a 15,2, segnando un massimo di 12 mesi per l'indicatore.
Macrovariabili
Petrolio +1% L'accordo sui dazi migliora le prospettive di crescita dell'economia globale.
Oro -0,6%, secondo ribasso consecutivo. Si attenua la domanda di beni rifugio.
BTP decennale 3,48%. Prima della decisione della BCE lo spread scende a 82 punti base, livello più basso dal 2010.
Treasury decennale 4,39%, poco mosso.
Cambio euro dollaro in lieve ribasso a 1,175. Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump visiterà la sede della FED oggi, ha fatto sapere la Casa Bianca, una mossa a sorpresa che accresce la tensione tra l'amministrazione repubblicana e la banca centrale.
Bitcoin +1% oltre i 118mila dollari.