Le Borse europee prendono forza grazie a Lusso, Difesa e Tech
I future di Wall Street salgono dello 0,8%, grazie alla schiarita al Congresso di Washington sul tema dei finanziamenti al governo federale

Le borse dell'Europa si rafforzano, dopo un avvio contrastato, grazie alla spinta di Lusso, Difesa, Tech e Materie di Base. In lieve arretramento Automotive e Utilities.
Indice EuroStoxx50 +0,7%. Dax di Francoforte +0,6%, FtseMib di Milano +0,5%.
Ftse 100 di Londra +0,4%. L'economia della Gran Bretagna ha registrato un inaspettato calo a gennaio. Il prodotto interno lordo è calato dello 0,1% su base mensile a gennaio, dopo l'incremento dello 0,4% nel mese precedente, riferisce l'Office for National Statistics. Gli economisti si aspettavano un'espansione dello 0,1% m/m. Su base annua, il Pil britannico è aumentato dell'1%, contro la crescita dell'1,5 rivista del mese precedente e l'incremento previsto dell'1,2%. Il leader dei democratici al Senato, Chuck Schumer ha annunciato che voterà a favore del provvedimento dei repubblicani per evitare lo shutdwon. L'annuncio lascia intravedere che i repubblicani avranno in Senato i voti per approvare la legge.
Italia. La produzione dell'industria italiana a gennaio ha messo a segno un marcato rimbalzo, superiore alle attese. Secondo i dati diffusi questa mattina da Istat, nel mese osservato l'indice destagionalizzato della produzione ha segnato un rialzo del 3,2% su base mensile da -2,7% (rivisto da -3,1%) di dicembre. Le attese erano per un incremento congiunturale dell'1,2%.
I future di Wall Street salgono dello 0,8%, grazie alla schiarita al Congresso di Washington sul tema dei finanziamenti al governo federale.
Titoli Europa
Bmw -3,7% L'utile netto della casa automobilistica è crollato di oltre un terzo nel 2024 a 7,68 miliardi di euro. Renault -1,4%, Volkswagen -1% e Stellantis -0,2%.
Daimler Truck +4% Il produttore di camion ha previsto che il suo utile operativo rettificato del 2025 aumenterà del 5%-15% e ha lanciato un programma di riduzione dei costi in Europa dopo che la regione ha avuto prestazioni inferiori alle aspettative l'anno scorso.
Kering -14% Il suo marchio di lusso italiano Gucci ha nominato lo stilista georgiano Demna come direttore artistico.
L'Oreal +4% E' la miglior blue chip dell'indice Eurostoxx 50.
Universal Music Group -10% Pershing Square di Bill Ackman ha tagliato la sua quota nella società.
Ucraina e Difesa
E’ alta in queste ore l’attenzione sull’Ucraina: Vladimir Putin dice che la tregua in Ucraina ha senso solo se porta a una pace duratura e se si risolvono i nodi all’origine del conflitto. Trump raccoglie lo spunto parlando di parole promettenti ma incomplete. In Italia, tensioni tra FDI e Lega sulle spese per la difesa, e si parla di un confronto acceso tra la premier Giorgia Meloni e il ministro delle Finanze, Giancarlo Giorgetti.
Macrovariabili
Petrolio +1%. Altre sanzioni degli Stati Uniti sul petrolio iraniano.
L'Oro tocca il nuovo record a 2.996 dollari l'oncia.
Mercato obbligazionario poco mosso. Treasury decennale al 4,29%.
BTP decennale 3,98%. Spread a 113 punti base. A dicembre il controvalore dei titoli di Stato detenuto dagli investitori esteri è salito al nuovo massimo dall'introduzione dell'euro a testimonianza del solido appeal del debito pubblico italiano da parte degli investitori stranieri: 31,0% rispetto a 30,5% del mese precedente.
Euro dollaro a 1,086, +0,2%.
Bitcoin +3% a 83.000 dollari.
Titoli Piazza Affari
Brunello Cucinelli +1,5% Ha chiuso il 2024 con un risultato operativo in crescita del 12,9% e, alla luce dell'andamento positivo delle vendite del primo trimestre, conferma la stime di un aumento del fatturato intorno al 10% per il 2025 e il 2026.
Enel -0,6% Ha chiuso il 2024 con risultato operativo e utile netto in rialzo. Dividendo fissato a 0,47 euro, yield 6,50%.
Leonardo +4% Arriva l'atteso Libro bianco sul futuro della difesa europea, l'annunciato documento della Commissione europea con le strategie per la sicurezza dei Paesi del blocco.
Moncler +3%.
Saipem +2,5%.
TIM +3,7%, Barclays ha alzato il target a 0,40 euro. Dagospia scrive che la famiglia Bolloré è spaccata sull'offerta di acquisto della quota detenuta da Vivendi nella società, una parte si accontenterebbe di ricevere un premio del 5% sul prezzo di borsa, altri vogliono di più.