TEMI CALDI

E' ricaduto il governo in Francia, borse ed euro in ribasso

Le dimissioni di Sebastien Lecornu, nominato un mese fa, sono state presentate stamattina al presidente Emmanuel Macron, il quale aveva presentato poche ore prima la lista dei ministri del governo

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La borsa di Parigi peggiora dopo le inaspettate dimissioni del premier Sebastien Lecornu. Indice Cac40 -1,7%.

Peggiorano anche le altre piazze azionarie dell'Europa. Indice Euro Stoxx 50 -0,7%. Ftse Mib di Milano -0,7%.

Il titolo governativo della Francia si indebolisce, il decennale è a 3,58%, +7 punti base, lo spread con il BTP si allarga a 3 punti base, quello con il Bund sale a 87 punti base, sui massimi da dicembre 2024.

Ci sono contraccolpi anche sull'euro, cross su dollaro a 1,165.

Le dimissioni sono state presentate stamattina al presidente Emmanuel Macron, il quale aveva presentato solo poche ore prima la lista dei ministri. Il governo Lecornu sarebbe stato all'incirca la fotocopia del precedente, per cui, in queste ore, c'erano state dure prese di posizione della politica, anche delle aree che avrebbero dovuto sostenerlo. 

Titoli sotto la lente a Piazza Affari

Banco BPM. -0,8%. Barclays alza il target price a 14,5 euro.

Banca Monte Paschi -2%. Al termine dell'offerta per l'acquisizione di Mediobanca, dall'aggiornamento Consob sulle partecipazioni rilevanti emerge che il Mef ha il 4,863% della banca senese, Delfin il 17,533%, Francesco Gaetano Caltagirone il 10,262% e Banco Bpm il 3,74%. Archiviato il cantiere della governance in Mediobanca, si avvia la riorganizzazione del business tra Piazzetta Cuccia e MPS, scrive il Corriere della Sera domenica, che aggiunge che dopo un primo incontro a Siena la settimana scorsa tra i manager delle due banche, mercoledì è previsto un nuovo appuntamento a Piazzetta Cuccia. Il piano di riorganizzazione mira a integrare le attività "industrializzate" di Mediobanca, come il credito al consumo di Compass e la gestione patrimoniale di Premier, con quelle di MPS, puntando anche all'espansione all'estero. Inoltre, aggiunge il Corriere, l'idea è di raddoppiare il valore della gestione dei patrimoni del private banking di Mediobanca, che oggi gestisce circa 31 miliardi di euro.

Eni. +1%. Petrolio in rialzo dell'1,5% dopo la decisione dell'Opec+ di aumentare in modo moderato la produzione. La controllata nordafricana della società energetica ha ripreso le attività di trivellazione esplorativa in un'area offshore a nord-ovest della Libia, dopo una pausa di cinque anni, secondo quanto riferito domenica dalla società petrolifera statale libica National Oil Corporation (NOC).

Generali. Con la conquista di Mediobanca, gli azionisti forti di Monte dei Paschi, Mef, Delfin e Francesco Gaetano Caltagirone, punterebbero a rinnovare il board di Generali ma, secondo Corriere Economia, il presidente Andrea Sironi e l'AD Philippe Donnet non hanno intenzione di dimettersi.

Leonardo. -1%. Il gruppo punta al settore elicotteri. "Il mercato lo vediamo in crescita, sia civile che militare. E' una situazione favorevole che stiamo cercando di sfruttare al meglio", ha detto l'ad della divisione elicotteri Gian Piero Cutillo, secondo quanto riferito da Milano Finanza.

Saipem +0,5%. JP Morgan al 30 settembre detiene il 5% di cui lo 0,4% con diritto di voto, secondo l'aggiornamento sulle partecipazioni rilevanti di Consob. La quota comprende circa 1,5% in obbligazioni convertibili al 2029 e il 3,1% circa in derivati.

Stellantis. +1%. Mediobanca alza il giudizio a Neutral, target price a 9,70 euro. La casa automobilistica ha in programma di investire circa 10 miliardi di dollari negli Stati Uniti, secondo quanto riportato sabato da Bloomberg News, citando fonti vicine alla situazione. "Nell'ambito dei preparativi per l'aggiornamento della strategia aziendale e il Capital Markets Day del prossimo anno, l'amministratore delegato sta conducendo una valutazione approfondita di tutti gli investimenti futuri. Questo processo è ancora in corso", ha dichiarato un portavoce di Stellantis in una nota a Reuters. Il portavoce non ha fornito ulteriori dettagli.

Tim +0,3% Barclays alza il target price da 0,50 a 0,55 euro.

Fuori da paniere principale

Anima. Alessandro Melzi d'Eril ha rassegnato le sue dimissioni quale amministratore delegato e direttore generale per cogliere nuove opportunità professionali, dice una nota di Anima. Il riferimento è al prossimo incarico come AD di Mediobanca, dopo l'acquisizione da parte di Monte dei Paschi. L'attuale co-direttore generale e chief business officer Pierluigi Giverso sarebbe la scelta "più naturale" come nuovo AD di Anima, secondo l'edizione di sabato del Corriere della Sera. La società di gestione riunisce oggi il consiglio di amministrazione.

De' Longhi -4%. Il titolo è penalizzato dall'allarme utili arrivato da una società francese comparabile, a Parigi, SEB non fa prezzo.

Erg: il presidente Edoardo Garrone conferma le previsioni per il 2025 (EBITDA 540-600 milioni di euro) e gli obiettivi per il 2026. 

Fincantieri +1%. L'amministratore delegato Pierroberto Folgiero ribadisce sulla stampa che il settore sottomarino rimane un pilastro strategico fondamentale (sottomarini tradizionali + tecnologie senza equipaggio e a doppio uso). Il segmento dovrebbe raggiungere circa 820 milioni di euro di ricavi e un margine EBITDA del 19% circa entro il 2027.


Marino Masotti

Caporedattore