Borse europee in ribasso. Sui dazi la Cina replica ancora a Trump
La Cina ha aumentato i dazi sulle merci statunitensi dall'84% al 125%, lo ha comunicato la Commissione per le Tariffe Doganali del Consiglio di Stato, Pechino fa sapere che non andrà oltre

Le borse europee si indeboliscono. Sono sempre le novità in arrivo dallo scontro sui dazi a muovere i mercati. Indice EuroStoxx50 -1,1%. FtseMib di Milano -1,6%. Dax di Francoforte -1,5%.
Scendono le azioni delle società dell'industria e dell'energia, in rialzo i titoli delle utility.
Stellantis è la peggior blue chip europea, con un calo del -4%.
Dazi incrociati
La Cina ha aumentato i dazi sulle merci statunitensi dall'84% al 125%, lo ha comunicato oggi la Commissione per le Tariffe Doganali del Consiglio di Stato. Pechino fa sapere inoltre che non andrà oltre. La decisione è arrivata dopo che la Casa Bianca ha chiarito nella notte che i dazi imposti alla Cina dal Presidente Trump durante il suo secondo mandato ammontano al 145%, non al 125%, come precedentemente indicato.
"Dato che non c'è più alcuna possibilità di accettazione del mercato per le merci statunitensi esportate in Cina agli attuali livelli tariffari, se la parte statunitense continuerà successivamente a imporre tariffe sulle merci cinesi esportate negli Stati Uniti, la parte cinese non vi presterà attenzione", si legge nel comunicato diffuso dal Ministero delle Finanze.
Macrovariabili
L'euro si apprezza su dollaro, +1,2% a 1,133, sui massimi da tre anni. Ieri il dollaro ha perso il -2,3%.
L'oro tocca il nuovo record storico oltre i 3.200 dollari, nelle ultime due sedute ha registrato un guadagno del +6%.
Petrolio poco mosso.
Bitcoin +2,5% a 81.800 dollari.
Treasury decennale a 4,40% di rendimento. Btp decennale a 3,85%, spread 128.
Titoli sotto la lente a Piazza Affari
Banca Popolare di Sondrio. -2%. Scope Ratings ha confermato il rating 'BBB' e migliorato l'outlook a positivo.
Campari. +2,7%. Barclays alza il target da 7,2 a 7,5 euro.
Intesa. -1%. Kepler ha promosso a Buy il giudizio.
Leonardo. -1%. il documento di Finanza Pubblica che il MEF ha inviato al Parlamento ipotizza che sulla base dei criteri NATO per il calcolo delle spese militari, l'Italia sia già al 2,0% di spesa per la difesa sul PIL. La Nato dovrebbe aumentare l'obiettivo al 3-3,5% a luglio.
Snam. +0,5%. Citi taglia il giudizio a Sell. Si profila un cambio al vertice di Snam dopo che ieri è stato raggiunto un accordo fra i partiti di maggioranza sulle nomine. Secondo quanto riportano i quotidiani, l'attuale AD Stefano Venier non verrà riconfermato, al suo posto dovrebbe andare Agostino Scornajenchi, attuale AD di Cdp Venture Capital.
Stellantis -4%. Hsbc taglia il target da 13 a 9 euro. Stima che le consegne consolidate di veicoli nel primo trimestre ammontino a 1,2 milioni di unità a livello globale, in contrazione del 9% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente.

