Borse europee contrastate, salgono i colossi delle materie prime

Anglo American +7%, Glencore +6%. Spread BTP/Bund sotto i 90 punti, sul livello più basso dal 2010

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Le borse europee si muovono intorno alla parità. L'indice EuroStoxx 50 scende del -0,2%. 

In testa, troviamo il comparto delle Materie prime +3,5%, seguito dai Servizi Finanziari +1,2%. Scende l'Automotive -1%. 

Fra i titoli spiccano i colossi minerari inglesi Anglo American +7% e Glencore, +6%

Gli indici dei singoli Paesi non si muovono in maniera uniforme. 

Il Ftse Mib perde il -0,1%. Nel listino principale salgono Leonardo e Nexi +3%. Stm e Iveco +2%. In calo Buzzi -3%, Moncler, Unipol e BMPS -2%. 

Dax di Francoforte +0,5%.

Cac 40 di Parigi invariato. 

Macrovariabili

Euro dollaro in rialzo a 1,171, +0,5%, sui massimi da settembre 2021, mentre i trader hanno aumentato le scommesse su un taglio più rapido dei tassi d’interesse negli Stati Uniti.

Petrolio WTI +1,6% a 65,95 dollari. 

Oro in calo del -0,4%, a 3.317 dollari.

Rendimento Treasury decennale al 4,26%, -3 punti base. 

Bund decennale al 2,55%.

Btp decennale a 3,45%, -2 punti base. Spread sotto i 90 punti, sul livello più basso dal 2010. 

Wall Street 

Il Nasdaq e l'S&P500 guadagnano il +0,6%. Nuovo record per il Nasdaq 100.

Donald Trump potrebbe sostituire il presidente della Federal Reserve, Jerome Powell, già a settembre. La notizia ha rafforzato le aspettative di una Fed più accomodante. 

Le scorte all'ingrosso, mese su mese, di maggio, sono diminuite del -0,3%, dal +0,1% del periodo precedente (dato revisionato), attese +0,2%.  

Il Pil annualizzato scende del -0,5% dal -0,2 % del periodo precedente, stime -0,2%.

Titoli sotto la lente

Apple - 1%.JPMorgan ha abbassato il target price da 240 a 230 dollari.

Jefferies -1% Risultati trimestrali inferiori alle attese, penalizzati da un rallentamento nelle operazioni tra marzo e maggio.

Micron Technology - Ha riportato i suoi utili del terzo trimestre 2025, superando le aspettative degli analisti.

Microsoft - Morgan Stanley ha alzato il target price a 530 dollari (da 482), grazie alla crescita di Azure.

Nvidia +1,3% Nuovo record storico, continua la corsa al rialzo, sostenuta dalla domanda di chip per l’intelligenza artificiale.


Rosa Aimoni

Redattrice Finanziaria