Vola il Nikkei di Tokyo dopo l'accordo sui dazi, salgono anche le borse della Cina

Il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump ha annunciato stanotte di aver raggiunto un accordo commerciale con il governo di Tokyo: tariffe del 15% sulle merci giapponesi in arrivo nel Paese

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L’accordo commerciale raggiunto tra gli Stati Uniti e Giappone porta su la borsa di Tokyo e buona parte dell’azionario dell’Asia.

L’indice di riferimento MSCI ASIA PACIFIC è in rialzo dell’1,7%.

Dazi soft al Giappone, solo il 15% 

Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha annunciato di aver raggiunto un accordo commerciale con il Giappone, che include tariffe del 15% sulle merci giapponesi in arrivo nel Paese. "Abbiamo appena concluso un importante accordo commerciale con il Giappone”, ha scritto Donald Trump sulla sua piattaforma Truth Social, riferendosi a “550 miliardi di dollari" di investimenti giapponesi negli Stati Uniti e alla creazione di "centinaia di migliaia di posti di lavoro". "Il Giappone paghera’ tariffe del 15% agli Stati Uniti", ha detto.  A giorni sarebbero entrati in vigore dazi del 25%.

L’indice Nikkei guadagna il 3,3%. Toyota è la capofila dei rialzi del settore automotive, +13,5%, la variazione positiva giornaliera più ampia da circa un anno. Nissan +9% e Honda Motor +9%. Mazda e Mitsubishi +12%.

Lo yen si indebolisce su dollaro dopo tre sedute consecutive di apprezzamento. Il cross è a 147. Sale il tasso di rendimento del bond governativo a dieci anni, a 1,58%, da 1,50% di ieri, dopo il l’esito quasi negativo di un collocamento di titoli a lunghissima scadenza.

La stampa giapponese scrive stamattina che il premier Shigeru Ishiba si dimetterà il mese prossimo, dopo aver detto a inizio settimana che resterà al suo posto dopo la sconfitta elettorale.

Cina: va avanti la trattativa con gli Stati Uniti

Salgono le borse. Indice Hang Seng di Hong Kong +1,1%. CSI 300 dei listini di Shanghai e Shenzhen +0,7%.

Il Segretario al Tesoro degli Stati Uniti Scott Bessent ha dichiarato che incontrerà le sue controparti cinesi in Svezia la prossima settimana, per il loro terzo round di colloqui commerciali volti a prolungare la tregua tariffaria e ad ampliare le discussioni.

"L'accordo scade il 12 agosto", ha dichiarato Bessent su Fox Business, parlando della fine prevista dell'attuale tregua commerciale tra le due maggiori economie mondiali. "Lunedì e martedì sarò a Stoccolma con le mie controparti cinesi, e a quel punto lavoreremo su per trovare una probabile proroga". Nel corso dell’intervista, il Segretario ha anche detto che i negoziati con la Cina possono ora affrontare una serie più ampia di argomenti, potenzialmente includendo i continui acquisti di petrolio "sanzionato" da Russia e Iran da parte di Pechino.

C'è l'intesa anche con le Filippine

La borsa di Manila sale dopo l’annuncio della chiusura del negoziato sui dazi con gli Stati Uniti: indice PSEI +0,6%.

Il Presidente Donald Trump ha dichiarato che le tariffe sull’export filippino saranno del 19%. Inizialmente, in aprile, l’aliquota era stata fissato al 17%, ma poi il provvedimento era stato messo in stand by. A inizio mese, Trump aveva minacciato di salire al 20%. L’intesa è arrivata dopo l’incontro alla Casa Bianca tra i due presidenti. "Le Filippine hanno intenzione di aprire il mercato con gli Stati Uniti e di azzerare le tariffe doganali. Le Filippine pagheranno un dazio del 19%.

Inoltre, lavoreremo insieme a livello militare", ha scritto  martedì Trump sul social media Marcos ha poi dichiarato ai giornalisti che le tariffe zero sui beni statunitensi saranno imposte solo su alcuni prodotti come le automobili, come ha riferito il media filippino ABS-CBN News. Marcos ha definito l'ultimo accordo tariffario un "significativo risultato" per Manila e ha anche affermato che le Filippine aumenteranno le importazioni di prodotti a base di soia e grano, nonché di medicinali dagli Stati Uniti.

Le borse dell’India e della Corea del Sud sono poco mosse. 

Thailandia: è quasi fatta

In rialzo del 2% l’indice THAI di Bangkok. La Thailandia è vicina a un accordo con gli Stati Uniti per ridurre un dazio minacciato del 36% sulle sue esportazioni prima della scadenza del 1° agosto, secondo il ministro delle Finanze Pichai Chunhavajira: i colloqui commerciali si concluderanno probabilmente entro pochi giorni. La nazione del sud-est asiatico presenterà ulteriori chiarimenti e dettagli finali della sua proposta ai funzionari commerciali statunitensi nei prossimi giorni, ha detto Pichai martedì. Un accordo dovrebbe essere annunciato prima che il nuovo tasso daziario entri in vigore, poiché la Thailandia ha già fornito a Washington "quasi tutto" ciò che era stato richiesto. "Abbiamo completato oltre il 90% della negoziazione. Oggi o domani dovremmo essere veramente all'ultimo tratto. C'è solo un po' rimasto," ha detto Pichai, che guida il team thailandese di negoziatori commerciali. "Alcune richieste di spiegazioni e richieste sono arrivate dalla loro parte, e devo rivedere quelle per assicurarmi che tutto sia davvero completo.”


Marino Masotti

Caporedattore