Un altro record dell'oro, scendono le borse in Asia Pacifico
Inflazione in Giappone: i prezzi al consumo, esclusi gli alimenti freschi, sono aumentati del +2,4% questo mese, a causa soprattutto dei rincari nel settore degli alimenti trasformati

In Asia Pacifico le borse sono in ribasso, all’indomani della chiusura in calo di Wall Street, salgono debolmente i listini azionari dell’Australia e di Singapore, sulla parità Mumbai.
L’oro continua a salire e tocca un nuovo record a 3.074 dollari l’oncia. A comprare, secondo il chief global strategist di Intermonte, Antonio Cesarano, sono le banche centrali, in particolare quelle dei paesi emergenti, più corte in termini di riserve aurifere di quelle dei paesi sviluppati.
Non ci sono novità particolari sui dazi e oggi l’attenzione del mercato potrebbe spostarsi sul Price Consumer Expenditure, l’indicatore dell’inflazione negli Stati Uniti preso a riferimento dalla Federal Reserve.
L’indice Nikkei della borsa giapponese perde l'1,8%, è -2% il bilancio settimanale. Lo yen si indebolisce leggermente a 150,9 su dollaro, da 150,2 di ieri.
Sale il costo della vita a Tokyo
I prezzi al consumo, esclusi gli alimenti freschi, sono aumentati del 2,4% nel mese di marzo rispetto a un anno prima, a causa soprattutto dei rincari nel settore degli alimenti trasformati, ha comunicato il Ministero degli Affari Interni. Il dato è superiore alla previsione del consensus (2,2%), oltre ad essere più alta di tutte le stime degli economisti intervistati da Bloomberg. Anche l'inflazione complessiva è salita, al 2,9% dal 2,8% di febbraio.
L’andamento dell'indicatore anticipatore dell'inflazione a livello nazionale, sarà analizzato in modo accurato dal governatore della Banca del Giappone, Kazuo Ueda, impegnato a definire la velocità del rialzo dei tassi. Mentre la maggior parte degli economisti si aspetta che la banca centrale attenda fino a giugno o luglio per procedere con la prossima stretta monetaria, aumenta il numero degli investitori e degli analisti che se se la aspettano al termine della riunione di inizio maggio.
"L'inflazione per i prodotti alimentari, esclusi quelli freschi, è forte, così come l'aumento dei prezzi dei beni durevoli e dei servizi per la casa", ha dichiarato Nobuyasu Atago, capo economista di Rakuten Securities ed ex funzionario della Banca del Giappone.
Borse cinesi. Indice Hang Seng di Hong Kong -0,6%, la settimana si sta per chiudere con un ribasso dell’1,4%. CSI 300 dei listini di Shanghai e Shenzhen -0,4% a 3.920 punti, più o meno sui livelli di venerdì scorso. Il Taiex di Taipei, un indice sovraesposto all’high tech e ai chip, è in calo dell’1,4% a 21.600, sui minimi da settembre.
Pechino lusinga le aziende straniere
Il presidente cinese Xi Jinping ha incontrato nel corso della notte un gruppo di leader economici globali. Il meeting è avvenuto in un luogo di rilevanza simbolica notevole, la Grande Sala del Popolo, ha riferito l'agenzia di stampa ufficiale Xinhua.
Tra i partecipanti c’erano Rajesh Subramaniam di FedEx Corp, Bill Winters di Standard Chartered PLC, Paul Hudson di Sanofi, Pascal Soriot di AstraZeneca e Miguel Angel López Borrego di ThyssenKrupp.
Oltre ai capitani d’industria, c’erano anche alti funzionari cinesi, a conferma dell’importanza dell’evento: il ministro degli Esteri Wang Yi, il ministro del Commercio Wang Wentao e il ministro delle Finanze Lan Fo'an.
Dopo l'incontro, Xi ha dichiarato ai giornalisti che il governo cinese “prenderà in considerazione” quel che è arrivato dalle sette imprese. ”Tutti voi siete invitati a mantenere aperte le linee di comunicazione con noi", ha detto Xi, elogiativo nei confronti delle aziende. "Le imprese straniere sono importanti partecipanti alla modernizzazione della Cina".

