Tutte su le borse dell'Asia, guidano il rialzo Hong Kong e Seul

La Banca del Giappone non ha fretta di alzare i tassi di interesse e non avrebbe problemi ad aspettare qualche mese, nel caso le indicazioni macroeconomiche dovessero peggiorare, o cambiare

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Quasi tutte le borse dell’Asia Pacifico salgono dopo il record del Nasdaq , l’indice dei tech ha guadagnato l’1,8% ed è arrivato per la prima volta nella storia sopra la soglia psicologica dei ventimila punti.

A guidare il movimento è la borsa di Hong Kong: Hang Seng +1,7%, Hang Seng China Enterprises +2,1%. L’indice CSI 300 dei listini di Shanghai e Shenzhen guadagna lo 0,7%.

Salgono le società delle vendite al dettaglio e dei consumi come  China Resources Beer +8%, Mengniu Dairy +8,4% e Haidilao +5,3%.

Secondo indiscrezioni, a breve, Pechino, Changzhou e Shanghai inizieranno a emettere voucher per la ristorazione, i viaggi e lo sport: i buoni spesa contribuiranno a rafforzare la fiducia e lo sviluppo delle industrie correlate, secondo quanto riportato da un professore dell'Università di Wuhan citato dall'Economic Information Daily.

Intanto sta per terminare l’importante riunione di uno degli organi di governo della Cina: “la conclusione del Conferenza Economica Centrale sul Lavoro dovrebbe portare maggiore chiarezza sul percorso politico e dovrebbe rispecchiare il tono della riunione del Politburo”, afferma Marvin Chen, analista di Bloomberg Intelligence.

La borsa di Tokyo sale, lo yen si svaluta: il cross si porta a 152,2, da 151,5 di ieri. L’indice Nikkei 225 guadagna l’1,3%.  

La Banca del Giappone non ha fretta di alzare i tassi di interesse e non avrebbe problemi ad aspettare qualche mese, nel caso le indicazioni macroeconomiche dovessero peggiorare o cambiare in modo brusco, lo scrive stamattina Bloomberg. Nel board della banca ci sono posizioni diverse sulle prossime mosse di politica monetaria, alcuni sarebbero a favore di un rialzo a breve, già nella prossima riunione-

La borsa di Seul è al terzo giorno di rialzo, indice Kospi +1%.

Il leader del partito di governo, Han Dong hoon è tornato sulle posizioni di partenza e ora sostiene l'impeachment presidenziale in Parlamento per il fallito tentativo di imporre la legge marziale, chiedendo al contempo la convocazione di un comitato etico per discutere se chiedere a Yoon Sui -yeol di lasciare il partito. In una conferenza stampa all'Assemblea nazionale, Han ha aggiunto che "i doveri del presidente devono essere rapidamente sospesi attraverso il processo di impeachment.

Il nostro partito lo deve sostenere come una sua linea". La ragione del cambio di rotta poggia sul fatto che è diventato "più chiaro" che Yoon non è in grado di svolgere i suoi doveri di presidente, aggiungendo che il messaggio di Yoon alla nazione di stanotte è maturato a sorpresa. Il presidente ha difeso la dichiarazione di legge marziale del 3 dicembre come un atto di governo e ha respinto le accuse di insurrezione. Le opposizioni guidate dal partito Democratico sono pronte a presentare in giornata una nuova mozione di impeachment in Parlamento dopo il fallimento di quella del 7 dicembre a causa del boicottaggio di 105 dei 108 deputati del People Power Party.

La borsa di Sidney chiude in lieve ribasso e il dollaro australiano si rafforza a 1,58 nel giorno della pubblicazione di un dato sul lavoro che rimanda a data da definirsi il taglio dei tassi. La disoccupazione è inaspettatamente scesa al 3,9%, da 4,1%. Il decennale australiano si indebolisce a 4,26%, -9 punti base.


Marino Masotti

Caporedattore