Tutte giù le borse dell'Asia Pacifico dopo il calo di Wall Street

Hang Seng di Hong Kong -3%. CSI 300 dei listini di Shanghai e Shenzhen -1,80%. Cresce l’attesa per le due riunioni a porte chiuse della leadership cinese della prossima settimana

Parete a mattoni su cui è proiettata l'immagine di Trump mentre fa un comizio.

Da Sidney a Tokyo, passando per Shanghai e Seul, tutte le borse dell’Asia Pacifico scendono all’indomani della nuova caduta dei tech di Wall Street: nonostante i dati del trimestre molto sopra le attese, Nvidia ha perso l’8,5% e il Nasdaq il 2,8%. L’S&P500 ha chiuso in ribasso dell’1,6%.

Gli ultimi avvertimenti di Donald Trump sui dazi penalizzano in modo diverso l’azionario asiatico, il maggior calo è quello dell’indice Kospi di Seul, -3,40%. 

La Corea cerca di evitare i dazi

Il presidente ad interim della Corea del Sud, Choi Sang-mok, ha parlato stanotte in videoconferenza con il segretario al Tesoro statunitense Scott Bessent di scambi commerciali e del contributo che il paese fornisce all'economia statunitense. Il colloquio arriva alla vigilia dell’avvio a Washington del processo di revisione dei rapporti commerciali Stati Uniti - Corea del Sud. Ahn Duk-geun, Ministro del Commercio, dell'Industria e dell'Energia, è volato in America per incontrare il Segretario al Commercio Howard Lutnick.

Inflazione a Tokyo

La borsa del Giappone perde poco meno del 3%. Lo yen si è leggermente indebolito su dollaro, rispetto a ieri, a 149,6. Si rafforza il bond decennale governativo a 1,36%.

L'inflazione nella megalopoli Tokyo è rallentata più del previsto, principalmente per effetto dei sussidi governativi destinati a compensare i costi dell’energia.

Il dato non dovrebbe dissuadere la banca centrale dal prendere in considerazione ulteriori aumenti del suo tasso di interesse di riferimento. 

I prezzi al consumo, esclusi gli alimenti freschi, sono aumentati del +2,2% a febbraio rispetto a un anno prima, secondo quanto comunicato venerdì dal Ministero degli Affari Interni. Attesa +2,3%. L’inflazione generale è aumentata dell'1,9%, segno che l'inflazione di fondo si sta mantenendo stabile.

Gli economisti intervistati da Bloomberg si aspettano che la Banca del Giappone attenda l'estate prima di aumentare nuovamente i tassi. Taro Kimura, economista di Bloomberg si aspetta invece il prossimo rialzo a fine aprile. "L'andamento dell'inflazione, al di là dei prezzi dei generi alimentari, non è cambiato molto. Non credo che il ritmo di aumento dei prezzi stia rallentando", ha dichiarato Taro Saito, responsabile della ricerca economica dell’ Istituto di ricerca NLI.

Decisioni importanti a Pechino

Scendono le borse della Cina. Hang Seng di Hong Kong -3%. CSI 300 dei listini di Shanghai e Shenzhen -1,80%.

Cresce l’attesa per le riunioni a porte chiuse della leadership cinese della prossima settimana.

Le cosiddette "Due Sessioni" dell'Assemblea nazionale del popolo (Npc) e della Conferenza consultiva politica del popolo cinese forniranno un’indicazione delle priorità strategiche della Cina, in un contesto di crescenti incertezze nei rapporti con il suo principale partner commerciale e rivale geopolitico.

Mercoledì, l'apertura dell'Assemblea nazionale del popolo vedrà il premier Li Qiang annunciare gli obiettivi di crescita economica per il 2025, che secondo gli analisti si aggireranno intorno al +5%, lo stesso target del 2024.

Anche la spesa militare sarà sotto i riflettori, con Pechino che potrebbe incrementare il bilancio della difesa in risposta alle tensioni con Washington e al rafforzamento delle alleanze militari statunitensi nell’Indo-Pacifico.

L'agenda delle "Due Sessioni" sarà dominata dal ritorno di Trump alla Casa Bianca e dalle sue politiche commerciali aggressive. Il presidente statunitense ha già imposto un dazio aggiuntivo del 10% sulle importazioni cinesi e ha minacciato ieri nuove misure che potrebbero colpire centinaia di miliardi di dollari di scambi commerciali. 


Marino Masotti

Caporedattore