Si risveglia l'economia della Cina, accelerano le borse di Shanghai e Hong Kong

L'indice dei responsabili degli acquisti dei servizi di Caixin China è salito a 52 in ottobre da 50,3 del mese precedente, è l’incremento più ampio dal marzo dello scorso anno

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Cina up

Le borse della Cina hanno accelerato dopo un avvio in calo, verso la fine della seduta l’indice CSI 300 dei listini di Shanghai e Shenzhen guadagna quasi il 2% a 4023 punti, intorno ai massimi delle ultime quattro settimane. L’indice Hang Seng di Hong Kong sale dell’1,2%: il contributo più importante al movimento arriva da Alibaba +2%. La variazione di prezzo più ampia è di Sunny Optical +10%: la cliente Apple starebbe lavorando ad una sua linea di occhiali da vista smart.

Emerge dai dati diffusi stanotte, che nel mese scorso l'attività dei servizi in Cina ha registrato il ritmo di espansione più forte da luglio, segno che la domanda dei consumatori potrebbe essere in ripresa dopo che Pechino si è mossa per sostenere la crescita con una serie di misure di stimolo. L'indice dei responsabili degli acquisti dei servizi di Caixin China è salito a 52 in ottobre da 50,3 del mese precedente, è l’incremento più ampio dal marzo dello scorso anno. La previsione mediana degli economisti era 50,5. "L'offerta e la domanda hanno continuato a crescere grazie al miglioramento del mercato", ha dichiarato Wang Zhe, economista senior di Caixin Insight. "Le imprese sono fiduciose quando guardano alle condizioni macroeconomiche a breve termine".
Il rapporto di Caixin e S&P ha anche mostrato che la fiducia delle imprese è salita ai massimi da maggio, citando prove aneddotiche che indicano che le aziende sono più fiduciose riguardo al clima economico. L'espansione delle nuove imprese è aumentata per la prima volta in quattro mesi. Stanotte il premier cinese Li Qiang ha espresso fiducia nel raggiungimento dell'obiettivo di crescita fissato dal governo per il 2024. Qualche ore prima, i legislatori cinesi avevano iniziato a esaminare una proposta per trasferire alcuni debiti fuori bilancio delle amministrazioni locali nei loro conti ufficiali, aprendo la strada al primo aumento del limite di indebitamento da metà anno dal 2015.

Sale la borsa di Tokyo e si indebolisce lo yen a 152,5. Indice Nikkei +1,3%.

La Banca del Giappone non dovrebbe alzare nuovamente i tassi di interesse prima di marzo del prossimo anno, ha detto stanotte Yuichiro Tamaki, un potenziale alleato del partito del premier Shigeru Ishiba. Nell’intervista rilasciata a Bloomberg, Tamaki dice che la banca centrale dovrebbe esaminare attentamente i risultati dell'accordo sui salari del prossimo anno, prima di muoversi di nuovo sulla politica monetaria."Fino a quando non raggiungeremo una crescita dei salari nominali del 2% superiore all'inflazione, dovremmo continuare con l'allentamento monetario e la spesa fiscale proattiva", ha detto il membro del parlamento giapponese. 

"Siamo ancora in una fase molto importante, stiamo cercando di uscire da 30 anni di deflazione, quindi vogliamo che questa sia la nostra priorità assoluta”. 

Ha chiuso in ribasso dello 0,4% il mercato azionario di Sidney: stanotte la banca centrale dell’Australia ha lasciato fermi i tassi di interesse di riferimento: nessuna indicazione sulle prossime mosse.


Marino Masotti

Caporedattore