Nuovi massimi della borsa di Seul in Asia, in calo l'Hang Seng di Hong Kong
I prestiti alle famiglie delle banche coreane sono aumentati per il quinto mese consecutivo grazie alla forte domanda di mutui ipotecari, secondo i dati della banca centrale di mercoledì

Le ultime esternazioni di Donald Trump in materia di politica commerciale degli Stati Uniti hanno lasciato il segno solo qua e là sui mercati. Gli effetti più forti si sono visti sul prezzo del rame, ieri in rialzo del 13% dopo la minaccia di imposizione di un super dazio del 50%. Complessivamente però, per le materie prime è stato un giorno come un altro.
Wall Street ha chiuso sulla parità e in Asia Pacifico, le variazioni, in positivo o in negativo, sono di poco conto.
Debuttanti a Hong Kong
L’indice Hang Seng perde lo 0,7%. Lens Technology, un produttore cinese di cover touch-screen per l'iPhone della Apple sale al suo debutto nelle contrattazioni dopo un'offerta da 4,8 miliardi di dollari di Hong Kong (607 milioni di dollari. Il titolo guadagna il 4% rispetto al valore del collocamento, pari a 18,18 dollari. Tra i compratori, ci sono Xiaomi, UBS Asset Management e Oaktree Capital Management.
Guidata dalla seconda donna più ricca della Cina, Lens Technology è l'ultima società a puntare su listino di Hong Kong, molte ce ne sono già state in questi mese e altre ne arriveranno: Bloomberg scrive che il valore delle IPO raddoppierà nel 2025 rispetto al 2024, a oltre 22 miliardi di dollari. Anche Wuhan Dazhong Dental Medical, Beijing Xunzhong Communication Technology, Beijing Geekplus Technology e Fortior Technology Shenzhen debuttano oggi.
Cina tra inflazione e deflazione
CSI 300 dei listini di Shanghai e Shenzhen +0,2%. I prezzi al consumo sono aumentati leggermente a giugno, secondo i dati pubblicati dall'Ufficio Nazionale di Statistica cinese. Si interrompe così un calo durato 4 mesi.
Si dovrebbe trattare di un un segnale positivo per Pechino che sta lottando contro un persistente calo della spesa delle famiglie.
L'indice dei prezzi al consumo, un indicatore chiave dell'inflazione, il mese scorso risulta aumentato dello 0,1% su base annua. Su base mensile si registra invece un calo dello 0,1% (da -0,2% di maggio), a rimarcare le persistenti pressioni deflattive. Invece, per quanto riguarda i prezzi alla produzione, l'Ufficio nazionale di statistica segnala il 33/mo mese di fila di contrazione: -3,6% (-3,3% di maggio e -3,2% atteso), il passo peggiore da luglio del 2023 in scia ai rischi esterni e ai dazi Usa.
Taiwan: inizia l'Han Kuang
Borsa di Taipei in calo dello 0,5%. Le forze armate di Taiwan hanno iniziato le loro manovre militari annuali, note come Han Kuang, che mirano a testare la capacità di risposta delle truppe di fronte a un eventuale tentativo di invasione da parte della Cina. Lo riporta l'agenzia di stampa taiwanese CNA.
Queste esercitazioni, che prevedono simulazioni con fuoco reale, dureranno 10 giorni e 9 notti e vedranno la partecipazione di circa 22.000 riservisti, in quello che costituisce un periodo di durata e uno schieramento senza precedenti per questo tipo di manovre.
Secondo la CNA, le prove si concentreranno sulla risposta a "possibili azioni ostili del nemico", come l'uso di imbarcazioni civili o della guardia costiera per molestare Taiwan, e sulla prevenzione di un'escalation verso un "conflitto aperto"
Borsa della Corea sui massimi
Indice Kospi di Seul +0,6%, nuovo massimo degli ultimi quattro anni. I prestiti alle famiglie delle banche coreane sono aumentati per il quinto mese consecutivo grazie alla forte domanda di mutui ipotecari, secondo i dati della banca centrale di mercoledì.
Alla fine di giugno, il debito delle famiglie nei confronti delle banche depositarie ammontava a 1.161,5 trilioni di won (844,9 miliardi di dollari), con un aumento di 6,2 trilioni di won rispetto al mese precedente.
L'espansione è proseguita da febbraio, grazie all'aumento delle transazioni immobiliari che ha stimolato la domanda di prestiti garantiti dalla casa.
Giappone
Indice Nikkei di Tokyo in rialzo dello 0,2%. Continua a indebolirsi lo yen, a 147,1 su dollaro, da 146,2 di ieri. Se ne avvantaggiano i titoli delle società più esposte all’export, come quelle dell’automotive.
In calo dello 0,7% l’indice S&P/ASX 200 di Sidney in calo dello 0,3%. Si assesta il dollaro australiano dopo il forte apprezzamento di ieri: la Reserve Bank of Australia ha lasciato fermi i tassi di interesse, il mercato si aspettava a maggioranza un taglio.
