La Cina vuole più consumi, borse di Shanghai e Hong Kong in rialzo
Il premier Li Qiang si è detto fiducioso che la Cina possa trasformare i consumi in un motore per la crescita, ma senza strappi e senza negare la base manifatturiera della sua economia

Le borse dell’Asia Pacifico sono in lieve rialzo all’indomani dei quasi record del Nasdaq 100 e dell’S&P500 a Wall Street. La tregua tra Iran e Israele sembra tenere e il petrolio risale dopo tre sedute di forti ribassi.
Il dollaro è poco mosso e le obbligazioni governative tengono le posizioni: nel corso dell’audizione al Congresso, il governatore Jerome Powell ha ribadito che l’inflazione potrebbe essere un fuoco sotto la cenere, servono ancora verifiche prima di procedere con un eventuale taglio dei tassi.
Indice MSCI Asia Pacific +0,2%, dal +2% di ieri.
Falchi in Giappone: yen più forte
Sulla parità la borsa di Tokyo. Si apprezza lo yen a 145 su dollaro, da 145,5 di ieri.
La Banca del Giappone dovrebbe prendere in considerazione ulteriori rialzi dei tassi di interesse senza indugio, ha dichiarato un membro del consiglio di politica monetaria, poiché l'inflazione potrebbe raggiungere il suo obiettivo prima del previsto. L’appello alla ripartenza della stretta è arrivata da Naoki Tamura, entrato nel consiglio di amministrazione della BOJ quasi tre anni fa. In un discorso tenuto mercoledì ai dirigenti d'azienda nella prefettura di Fukushima, ha dichiarato di aspettarsi che la banca centrale "aggiusti il grado di accomodamento monetario in modo tempestivo e appropriato, in linea con i miglioramenti dell'attività economica e dei prezzi, senza fretta o ritardi”.
Borse cinesi in rialzo. Hang Seng di Hong Kong +0,7%, CSI 300 dei listini di Shanghai e Shenzhen +0,3%. Taiex di Taiwan +0,8%.
Cina: avanti con i consumi e i sussidi
Il premier Li Qiang si è detto fiducioso che la Cina possa trasformare i consumi in un motore per la crescita, ma senza strappi, la seconda economia del pianeta vuole essere anche una forza stabilizzante in un panorama commerciale globale in rapido mutamento. L’obiettivo strategico è diventare "una mega centrale di consumo in cima alle sue solide fondamenta come potenza manifatturiera", ha detto Li in un discorso alla riunione del World Economic Forum a Tianjin "Questo aprirà vasti mercati alle imprese di tutti i Paesi".
Li ha aggiunto che mentre il mondo sta assistendo a una serie di frizioni commerciali globali, la Cina è posizionata in modo da "attraversare i cicli, avanzare costantemente e continuare a iniettare maggiore stabilità e certezza nell'economia mondiale".
I media statali hanno scritto che la Cina assegnerà i restanti 138 miliardi di yuan (circa 19,2 miliardi di dollari) di fondi previsti alle province per garantire l'accesso dei consumatori ai sussidi per tutto l'anno.
La Corea del Sud non è emersa del tutto
Sulla parità la borsa di Seul: indice Kospi -0,2%.
Il tentativo della Corea del Sud di ottenere lo status di mercato sviluppato ha subito in queste ore una battuta d’arresto: MSCI ha mantenuto il Paese nella categoria emergenti. Nella revisione, la società degli indici scrive che la riforma dei cambi è stata limitata e la disponibilità di strumenti d’investimento resta bassa. "I miglioramenti normativi e tecnici sono stati accompagnati dalla recente rimozione del divieto di rafforzare la supervisione sulle pratiche di trading sleali, tra cui le vendite illegali allo scoperto ", secondo la dichiarazione del 24 giugno.
Nel report ci sono anche dei riferimenti al tentativo di golpe di qualche mese, si parla infatti di “rischio di bruschi cambiamenti normativi”. Il governo ha promesso di eliminare il cosiddetto "sconto Corea" - un fenomeno che ha visto le società locali spesso valutate al di sotto delle rivali globali, anche in presenza di livelli comparabili di utili.

