L'economia della Cina accelera, salgono le borse di Shanghai e Hong Kong

Il Pil è salito del 5,4% nel 4° trimestre, +1,6% su base trimestrale. L’allungo arriva dopo il 4,6% del terzo trimestre, il 4,7% del secondo e il 5,3% del primo. Il  2024 registra una crescita  del 5%

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L’azionario dell’Asia è contrastato nel giorno della pubblicazione in Cina di dati macroeconomici complessivamente superiori alle aspettative.

L’indice MSCI Asia Pacific, il riferimento per l’area, interrompe una serie di tre giorni di guadagni all’indomani della chiusura debole di Wall Street: indice S&P500 -0,2%.

L’indice CSI 300 dei listini di Shanghai e Shenzhen è in rialzo dello 0,4%, +2,4% la settimana. Indice Hang Seng di Hong Kong +0,2%, +2,7% la settimana. TAIEX di Taipei +0,2%. 

Salgono i titoli dei produttori di chip dopo l’avvio delle indagini delle autorità cinesi sulle aziende statunitensi che vendono semiconduttori di qualità tecnologica medio bassa, in Cina: l’inchiesta del Ministero del Commercio punta a verificare l’esistenza di sostegni e sussidi da parte di Washington.

Cresce più del previsto l’economia in Cina

Il Pil è salito del 5,4% anno su anno nel quarto trimestre, +1,6% su base trimestrale. L’allungo degli ultimi tre mesi dell’anno arriva dopo il 4,6% del terzo trimestre, il 4,7% del secondo e il 5,3% del primo.

Il Pil 2024 registra una crescita  del 5% sui livelli più bassi ultimi decenni ma in linea con le indicazioni del governo

Il piano massiccio di misure a sostegno delle crescita varato da Pechino a partire da fine settembre, insieme all'export ancora sostenuto, hanno permesso di centrare quel 5% di crescita Pil che era la soglia minima per evitare l'ulteriore peggioramento della fiducia di imprese e consumatori.

Il risultato del 2024 ha confermato la stima del presidente Xi Jinping espressa nel suo discorso di Capodanno, in cui ha rimarcato che l'economia è cresciuta "di circa il 5%" lo scorso anno, sulla base delle nuove strategie volute dal leader perché il Pil dipenda meno dalle vendite immobiliari e maggiormente dalla produzione di alta fascia.

La produzione industriale è crescita del 5,8% nel 2024 (+4,6% nel 2023), con l'accelerata a +6,2% a dicembre, mentre le vendite al dettaglio si sono attestate a un asfittico +3,5% (+7,2% nel 2023), con un +3,7% nell'ultimo mese dell'anno. La crescita ha avuto luogo di fronte a un "ambiente complicato e severo con crescenti pressioni esterne e difficoltà interne", ha rilevato l'Ufficio nazionale di statistica, nel mezzo di "difficoltà e sfide" prevedibili anche in futuro.

Gli analisti adesso stimano che la crescita della Cina debba frenare ancora nel 2025, tra il 4,4% e il 4,6%, e persino scendere sotto il 4% nel 2026, ma l'Ufficio ha anticipato che "con un pacchetto di politiche incrementali implementate in modo tempestivo, la fiducia sociale è stata rafforzata e l’economia si è ripresa in termini notevoli”.

Borsa di Tokyo

L’indice Nikkei perde lo 0,3%, -2,7% il bilancio settimanale. Lo yen si rafforza su dollaro a 155,4 da 156 di ieri.

Lo yen, la valuta giapponese, dovrebbe registrare il più grande guadagno settimanale dalla fine di novembre, mentre i mercati aumentano le scommesse sul rialzo dei tassi della Banca del Giappone la prossima settimana. I trader di swap prevedono una probabilità del 99% di una decisione di stretta monetaria, rispetto al 58% del 10 gennaio. “Manteniamo la nostra opinione che la BOJ attende marzo per riprendere la normalizzazione dei tassi, poiché la tendenza salariale sarà più chiara entro quel momento", scrive Elias Haddad, senior markets strategist di Brown Brothers Harriman Investor.

L’indice KOSPI di Seul è in calo dello 0,3%, la settimana si sta per chiudere con un lieve rialzo.

In calo la borsa dell’India: BSE Sensex di Mumbai -0,8%.


Marino Masotti

Caporedattore