In Asia salgono le borse di Taipei, Hong Kong e Tokyo

Indice Taiex Taiwan in rialzo dell'1%, nella scia del Nasdaq. Le azioni di Hong Kong delle società cinesi quotate anche a Shanghai sono scambiate con lo sconto più basso degli ultimi 5 anni

Vista aerea di Taipei con montagne sullo sfondo: Inquadratura dall’alto della città di Taipei, con grattacieli moderni che si es

All’indomani del record del Nasdaq, in Asia, il testimone del rialzo è afferrato dalla borsa di Taipei: il Taiex guadagna l’1%. Taiwan Semiconductor Manufacturing sale dell’1% nel listino di Taiwan: la stampa giapponese riporta che la società della produzione di chip per conto terzi ha avviato i lavori per il secondo impianto produttivo in Giappone, nella prefettura di Kamamoto.

Hong Kong rincorre Shanghai 

L’indice Hang Seng di Hong Kong guadagna lo 0,2%, sui massimi da marzo, dopo aver segnato nel corso della notte un rialzo di circa l’1%. Indice Hang Seng Tech +1,8% grazie alla spinta di Alibaba +2%, di Baidu e altri nomi del tech cinese.

CSI 300 dei listini di Shanghai e Shenzhen -0,3%.

Titoli bancari cinesi deboli dopo che China Life Insurance ha comunicato di voler vendere 50,8 milioni di azioni della Bank of Hangzhou.

Le azioni di Hong Kong delle società cinesi quotate anche a Shanghai sono scambiate con lo sconto più basso degli ultimi cinque anni: a far chiudere la forbice è stato l'indebolimento del dollaro statunitense e l'interesse degli investitori esteri.

Le azioni H di 160 aziende, tra cui Industrial and Commercial Bank of China e BYD, sono scambiate al 22% al di sotto delle loro azioni A quotate a Shanghai, secondo un indicatore dell'Hang Seng che rileva la disparità tra i due mercati. Si tratta del divario più basso dal giugno 2020, dato che lo sconto è stato in media del 29 per cento nell'ultimo anno.

La riduzione della discrepanza riflette il fatto che le azioni H hanno goduto di maggiori guadagni dall'inizio dell'anno, con il mercato azionario di Hong Kong che ha beneficiato degli sforzi di diversificazione degli investitori globali in un contesto di indebolimento del dollaro USA.

"Siamo ancora positivi sui titoli di Hong Kong, che sono al di sotto della media storica di in termini di valutazione e sono destinati a beneficiare di un ribilanciamento delle allocazioni di capitale globale ", ha dichiarato Bao Chengchao, analista di Guolian Minsheng Securities.

La borsa di Tokyo è è in rialzo, indice Nikkei +0,4%. Lo yen arretra sempre di più sul dollaro, la valuta giapponese è a 149,1. Resta sui massimi degli ultimi sedici anni il tasso di rendimento del bond governativo, a 1,58%.

Corea: il governo vuole il Kospi a 5000 punti 

In calo dello 0,7% l’indice Kospi di Seul 3.191 punti. 

La Corea del Sud sta cercando di reindirizzare la ricchezza delle famiglie coreana, concentrata oggi nel settore immobiliare, verso le azioni, secondo quanto dichiarato da un legislatore a capo di un comitato incaricato di dare impulso a questo genere di investimento. 

"Rilanciare il mercato azionario è uno degli obiettivi politici chiave del presidente", ha dichiarato Oh Gi Hyoung, presidente della commissione speciale Kospi 5000, in un'intervista rilasciata a Bloomberg News. "Spero di vedere il capitale spostarsi dal mercato immobiliare verso le azioni". Sebbene l'ottimismo per le riforme della governance aziendale abbia già reso l'indice Kospi uno dei benchmark più performanti del mondo quest'anno, l'opinione della nuova amministrazione è che il rally potrebbe proseguire se il capitale delle famiglie può essere allocato in modo più efficace. 

La lunga propensione dei sudcoreani per la proprietà ha alimentato un aumento dei prezzi delle case e ha trasformato il settore immobiliare in una calamita per gli speculatori. Un'indagine della Banca di Corea del 2024 ha mostrato che solo un quarto del patrimonio delle famiglie era costituito da investimenti finanziari, mentre il 75% era vincolato ad attività reali - soprattutto immobili - un livello di concentrazione eccezionale per gli standard globali. 

India-Stati Uniti

Indice BSE Sensex di Mumbai -0,2%.

Secondo quanto riportato dall'Hindustan Times, gli Stati Uniti hanno fatto pressione sull'India affinché riduca le tariffe medie applicate alle importazioni agricole americane al 5%, dall’attuale 39%.

La richiesta di dazi reciproci di uguale entità sarà uno dei punti chiave dell'ordine del giorno dei quattro giorni di discussioni sui dazi che inizieranno a Washington la prossima settimana.
Gli Stati Uniti chiedono un'aliquota tariffaria media applicata più equa, così da poter promuovere una relazione commerciale bilaterale reciprocamente vantaggiosa e duratura. Tuttavia, aderire a questa richiesta degli Stati Uniti presenta delle sfide per Nuova Delhi, poiché i coltivatori indiani, molti dei quali operano a livello di sussistenza, potrebbero non essere in grado di sostenere la concorrenza diretta con le più grandi aziende agricole commerciali americane.


Marino Masotti

Caporedattore