In Asia, il tech coreano è in rialzo prima dei conti di Nvidia

Samsung Electronics e SK Hynix, le due maggiori società coreane in termini di capitalizzazione danno un contributo decisivo al rally dell'indice Kospi, +1,7%, sui massimi da settembre

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A piccoli passi e senza far rumore, la distensione avanza nel mondo, le borse continuano a salire e il super indice dell’azionario mondiale, l’MSCI World, si ritrova appena l’1% dai massimi della storia.

Ieri Wall Street ha chiuso in forte rialzo, anche per il venir meno dei timori sulla propensione alla spesa degli americani. Indice Nasdaq +2,5%.

Oggi l’indice MSCI Asia Pacifico guadagna lo 0,6%. 

Tech coreano

Si mette in luce la borsa della Corea del Sud: indice Kospi +1,3%, sui massimi da settembre. 

Salgono le azioni dei produttori di semiconduttori sudcoreani, nella scia del +3,5% dell’indice Philadelphia Semiconductor Index e in anticipo alle comunicazioni del trimestre di Nvidia.

Samsung Electronics e SK Hynix, le due maggiori società coreane in termini di capitalizzazione, danno un contributo decisivo al rally: le azioni della prima salgono di oltre il +4%, le seconde del +2,7%. SK Hynix è un fornitore chiave di chip di memoria di Nvidia. 

Borse cinesi contrastate. CSI 300 dei listini di Shanghai e Shenzhen +0,1%. Hang Seng di Hong Kong -0,5%. Taiex di Taipei +0,2%.

Tech cinese 

Le società del settore sono depresse dalla trimestrale di PDD Holdings, la controllante di alcune importanti piattaforme di e-commerce: il titolo quotato al Nasdaq ha perso il -14%. L’utile è crollato del -47% a causa della frenata della crescita delle vendite, entrambe le metriche del conto economico non sono arrivate al consenso del mercato. La società proprietaria delle piattaforme Pinduoduo e Temu ha avvertito che gli sconti e le promozioni danneggeranno le prospettive di guadagno nel breve termine.

Alibaba Group perde l’1,7%. JD.com -1,3%. Meituan -1,4%.

Non segue il trend del settore il produttore di chip SMIC, il titolo è in calo del 2% è crollato del 2,4% a 40,85 dollari di Hong Kong.

Giappone: la borsa sale, giù i bond

La borsa di Tokyo sale, indice Nikkei +0,4%. Lo yen è poco mosso, a 144,4. Ieri la valuta del Giappone si è indebolita.

Tornano le vendite sulle obbligazioni nipponiche dopo la brusca discesa dei tassi di rendimento innescata ieri dalle indiscrezioni sulla possibilità di una rimodulazione, o cancellazione, delle emissioni governative.

Il decennale tratta a 1,52%, +7 punti base. Il trentennale arriva a 2,91%, +8 punti base.

L'asta dei titoli di Stato a 40 anni ha registrato stanotte una domanda fiacca, la più debole da luglio: il risultato opaco rischia di alimentare ulteriore volatilità nei mercati globali del debito. Il rapporto medio tra offerta e copertura, una misura della domanda per le obbligazioni, è stato di 2,21, ha comunicato il ministero delle Finanze. In collocamento c’erano 500 miliardi di yen (3,5 miliardi di dollari) di titoli con scadenza marzo 2065.

Sale la borsa di Singapore, indice Straits Times +0,5%. In lieve calo l'azionario dell'India e dell'Australia.


Marino Masotti

Caporedattore