Il Trump dei dazi è tornato, Borse dell'Asia in ribasso

Gli Stati Uniti imporranno il 50% di dazi sull'acciaio importato, raddoppiando le tariffe attuali: lo ha annunciato venerdì Donald Trump parlando nella fabbrica principale della Us Steel a Pittsburgh

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Le borse dell’Asia Pacifico scendono dopo le nuove sfuriate di Donald Trump sulla politica commerciale. Sale il petrolio e scende l’oro.

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Dazi doppi su acciaio e alluminio  

Gli Usa imporranno il 50% di dazi sull'acciaio importato, raddoppiando le tariffe attuali: lo ha annunciato Donald Trump parlando nella fabbrica principale della Us Steel a Pittsburgh. 
"È per me un grande onore aumentare i dazi su acciaio e alluminio dal 25% al 50%, a partire da mercoledì 4 giugno. Le nostre industrie siderurgiche e dell'alluminio stanno riprendendosi come mai prima. Questa sarà un'altra grande notizia per i nostri meravigliosi lavoratori dell'acciaio e dell'alluminio. Rendiamo l'America di nuovo grande!": lo scrive su Truth Donald Trump dopo l’annuncio alla Us Steel, aggiungendo che il raddoppio di dazi riguarderà anche l'alluminio e scatterà dal 4 giugno. 

Borse della Cina in ribasso. Hang Seng di Hong Kong -1,8%. Taiex di Taipei -1,7%.

Cina e Stati Uniti tornano a non capirsi 

Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha espresso fiducia che una conversazione con il presidente cinese Xi Jinping possa far ripartire il negoziato con la Cina sui dazi, arenatosi negli ultimi giorni secondo Washington, perché Pechino non si decide a rilasciare le licenze di esportazione promesse.

"Hanno violato una parte importante dell'accordo che abbiamo fatto," ha detto Trump ai giornalisti venerdì nello Studio Ovale. "Ma sono sicuro che parlerò con il presidente Xi e spero che risolveremo la questione."

Non è chiaro se Xi accetterà di parlare con il suo omologo: i due si sono sentiti una sola volta da inizio anno, mai dall’insediamento alla Casa Bianca.

Il rappresentante commerciale statunitense Jamieson Greer ha accusato venerdì Pechino di non aver rispettato alcuni elementi dell'accordo commerciale mediato all'inizio di questo mese a Ginevra, lamentandosi altresì del fatto che la Cina non avesse accelerato le esportazioni dei minerali necessari all'elettronica all'avanguardia.

Liu Pengyu, un portavoce dell'ambasciata cinese a Washington, ha dichiarato che Stati Uniti e Cina hanno "mantenuto comunicazioni sulle rispettive preoccupazioni nei settori economici e commerciali" dall'incontro di Ginevra. Ma il portavoce ha anche menzionato le recenti azioni che l'amministrazione ha intrapreso contro Pechino, sottolineando il divario sempre più profondo tra le due nazioni.

Trema il mattone di Hong Kong 

La New World Development, società di sviluppo immobiliare di Hong Kong da tempo in difficoltà finanziarie, ha deciso a sorpresa di rinviare i pagamenti degli interessi su alcune obbligazioni perpetue: il corrispettivo posticipato è pari a 77 milioni di dollari.

La società controllata dalla famiglia del miliardario Henry Cheng è gravata da un passivo di 210,9 miliardi di dollari di HK, pari a 26,9 miliardi di dollari USA.  L'obbligazione perpetua del 6,15% di New World, il cui pagamento della cedola è previsto per il 16 giugno, è scesa di 12,1 centesimi a 49,9 centesimi su dollaro, secondo i dati di Trace.

"La società continua a gestire il proprio indebitamento finanziario complessivo tenendo conto dell'attuale volatilità del mercato e continua a rispettare i propri obblighi finanziari ", ha dichiarato un portavoce di New World.

Indice Nikkei di Tokyo -1,3%. In apprezzamento lo Yen su dollaro, a 143,5, da 143,9 di venerdì.

Giappone e Stati Uniti più vicini sui dazi 

Al termine del quarto round di negoziato, il capo della delegazione Ryosei Akazawa ha dichiarato ai media giapponesi che c’è stato un avvicinamento.

Tokyo ha chiesto che le misure tariffarie siano “immediatamente riviste”, affermando che se le discussioni “andassero in questa direzione, allora potremmo essere d'accordo, altrimenti sarebbe difficile raggiungere un accordo”. Da parte sua, il segretario al Tesoro, Scott Bessent ha sottolineato “l'importanza di affrontare le misure tariffarie e non tariffarie, di aumentare gli investimenti e di lavorare insieme”, ha dichiarato il Dipartimento del Tesoro Usa in un comunicato del fine settimana.

L'amministrazione Trump ha bersagliato il Giappone dall'inizio di aprile, insieme ad altri Paesi, con dazi doganali statunitensi del 10% e con sovrattasse del 25% su automobili e acciaio. 

Akazawa dovrebbe tornare nei prossimi giorni negli Stati Uniti per un quinto giro di colloqui. Il primo ministro Shigeru Ishiba dovrebbe vedersi con Donald Trump a margine del G7 in Canada.

Rivista al rialzo la stima del PIL indiano

La borsa di Mumbai è in calo dello 0,5%.

L’Ufficio Nazionale di Statistica (NSO) ha anticipato una crescita del prodotto interno lordo (PIL) indiano al +6,5% per l’anno fiscale 2024-25, con il quarto trimestre che crescerà del +7,4% anno su anno. In precedenza, l’NSO aveva indicato +6,4% e +6,5%.

Secondo Dharmakirti Joshi, capo economista di S&P Global per l’India, “le sorprese positive nelle revisioni del PIL viste negli ultimi tre esercizi fiscali potrebbero finire qui, almeno per ora.

L'economia sembra riallinearsi al trend di crescita di lungo periodo. La crescita media a dieci anni prima della pandemia di Covid-19 era del 6,6%. Per il 2023-24, le prime stime anticipate avevano fissato la crescita al 7,3 percento, le stime provvisorie l'hanno rivista all'8,2 percento e poi al 9,2 percento”.

Nel suo intervento su India Express, l’economista afferma che il PIL nominale indiano è cresciuto del 9,8% nell'anno fiscale 2025. “In altre parole, le dimensioni dell’economia assoluta hanno raggiunto i 3,91 trilioni di dollari dai 3,6 trilioni di dollari nell'anno fiscale 2024. I consumi privati sono cresciuti di ben il 7,2% grazie alla domanda rurale, mentre quella urbana è rimasta contenuta. Detto questo, la crescita dei consumi è rallentata al 6% nel quarto trimestre. Anche la spesa per i consumi del governo è stata contenuta, con una crescita del 2,3 per cento nel quarto trimestre”.


Marino Masotti

Caporedattore