Il ribasso di Wall Street deprime le borse dell'Asia, in rialzo il petrolio

Intanto Donald Trump apre ad un summit con Vladimir Putin dopo il suo insediamento. "Lui vuole incontrarsi e stiamo organizzando", ha detto il presidente eletto incontrando i governatori repubblicani

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La città pulsa di energia, con ciminiere e serbatoi all’orizzonte.

La settimana inizia con il petrolio in rialzo e il Brent sui massimi degli ultimi quattro mesi, le borse dell‘Asia Pacifico scendono su prezzi che non si vedevano da settembre.

Il greggio del Mare del Nord guadagna oltre l’1% a 81 dollari il barile, dopo il +3,7% di venerdì. 

Petrolio

Gli Stati Uniti hanno imposto venerdì altre sanzioni all'industria petrolifera russa, il provvedimento prende di mira i grandi esportatori, le compagnie di assicurazione, oltre 150 petroliere. La Casa Bianca allarga il campo e punta a mettere sotto pressione i raffinatori di India e Cina, acquirenti di primaria importanza di greggio russo dopo l'invasione dell'Ucraina da parte di Mosca nel 2022. Rimane incerto l'impatto che le restrizioni avranno sui flussi effettivi di greggio per i produttori, gli spedizionieri e gli utenti. Citigroup calcola che potrebbe essere colpito fino al 30% della cosiddetta flotta ombra di petroliere russe, con una minaccia pari a 800.000 barili al giorno, anche se la perdita effettiva potrebbe essere inferiore alla metà di questa cifra.

Intanto Donald Trump apre ad un summit con Vladimir Putin dopo il suo insediamento. "Lui vuole incontrarsi e stiamo organizzando", ha detto il presidente eletto incontrando i governatori repubblicani a Mar-a-Lago, senza però fornire alcune dettaglio su tempi e modi. Il Cremlino ha confermato la disponibilità del leader russo a contatti con Trump, spiegando che "non ci sono condizioni preliminari" per l'avvio di un dialogo.

Cina

Le borse della Cina scendono nonostante i buoni dati della bilancia commerciale cinese. Indice CSI 300 dei listini di Shanghai Shenzhen -0,5%. Hang Seng di Hong Kong -1,2%. TAIEX di Taipei -2%.

La Cina "è sulla buona strada" per centrare il target di crescita del Pil nel 2024 di 'circa il 5%', grazie alla "serie di politiche incrementali introdotte da settembre che hanno notevolmente rafforzato la ripresa". A dispetto dei vari rischi maturati negli ultimi anni, “l'economia cinese ha dimostrato forte resilienza, contribuendo per circa il 30% alla crescita globale", ha osservato il governatore della Banca centrale cinese (Pboc) Pan Gongsheng, intervenendo all'Asian Financial Forum di Hong Kong. Venerdì, Pechino diffonderà gli attesi dati sul Pil del quarto trimestre e dell'intero 2024.
Dai dati pubblicati nelle ultime ore emerge che il surplus commerciale cinese è aumentato l'anno scorso a livelli record, poiché le aziende si sono affrettate a spedire merci per compensare la domanda debole in patria e in vista del ritorno del presidente eletto Donald Trump alla Casa Bianca. L'eccedenza è stata di 992 miliardi di dollari nel 2024, ha fatto sapere stanotte l'amministrazione doganale. Ciò rappresenta un aumento del 21% rispetto all'anno precedente ed è stato trainato da record di esportazioni e deboli importazioni. Il valore delle spedizioni è aumentato quasi ogni mese dell'anno scorso, superando i massimi del 2022 durante la pandemia. La forte domanda dall'estero ha contribuito a fornire crescita a un'economia domestica che ha faticato a causa di una crisi abitativa in corso e di un debole consumo, sebbene tale sostegno ora si trovi di fronte a sfide esterne. Le esportazioni sono aumentate di quasi l'11% a 336 miliardi di dollari a dicembre, il secondo mese più alto di sempre e dietro solo al dicembre 2021, quando le aziende cinesi hanno registrato un'impennata della domanda dovuta alla pandemia. Le spedizioni in uscita per l'intero anno scorso sono state pari a 3,6 trilioni di dollari. Le importazioni sono aumentate dell'1% il mese scorso e dell'1,1% per l'intero anno.

Il mercato finanziario del Giappone è chiuso per festività, questo si traduce anche in un’operatività molto modesta sui Treasury Note degli Stati Uniti.
Sono in calo le borse dell’India e della Corea del Sud: indice BSE Sensex di Mumbai -0,5%, KOSPI di Seul -1%.


Marino Masotti

Caporedattore