I tech spingono le borse asiatiche al rialzo

I colossi dei semiconduttori Samsung e Hynix hanno siglato accordi per fornire i data center di OpenAI

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I titoli tecnologici sono saliti giovedì, spingendo al rialzo gli indici azionari asiatici.

L’oro è rimasto vicino a un livello record e il dollaro ha sofferto, complice un debole rapporto sul mercato del lavoro statunitense che ha rafforzato le scommesse sui tagli dei tassi d’interesse da parte della Federal Reserve.

Indici asiatici

Le azioni del settore dei chip hanno guidato i guadagni del Nikkei giapponese, in crescita del +1%, dopo quattro sedute di calo.

Fra i titoli, Tokyo Electron ha guadagnato il +8%. Scende il settore automobilistico: Toyota e Honda -2%. 

La Borsa di Taiwan, fortemente orientata alla tecnologia, è balzata dell’1,5%, mentre il KOSPI della Corea del Sud è schizzato del 2,8% dopo che i colossi dei semiconduttori Samsung e Hynix hanno siglato accordi per fornire i data center di OpenAI.

L’Hang Seng di Hong Kong ha aggiunto il +1,7%.

Wall Street

I listini asiatici hanno proseguito il trend americano.

Mercoledì, l’indice S&P 500 ha chiuso in rialzo dello 0,3% dopo una sessione altalenante, il Nasdaq Composite ha invertito la tendenza chiudendo in rialzo dello 0,4%, mentre il Dow Jones Industrial Average è rimasto invariato. I moderati guadagni a Wall Street hanno sostenuto anche l’indice globale MSCI All-World, che ha guadagnato lo 0,4%.

Negli States, i dati sulle buste paga private hanno mostrato che l’occupazione è diminuita di 32.000 unità il mese scorso, contrariamente alle aspettative di un aumento di 50.000 posti, alimentando timori su un possibile indebolimento del mercato del lavoro statunitense. Normalmente dati occupazionali deboli aumenterebbero le scommesse su tagli dei tassi, che potrebbero sostenere i mercati azionari, ma lo shutdown governativo di questa settimana ha reso le prospettive meno chiare.

Il report occupazionale più completo e seguito del Dipartimento del Lavoro statunitense relativo a settembre non verrà pubblicato venerdì, proprio a causa dello shutdown. Questo ostacola la capacità della Federal Reserve di valutare la salute dell’economia statunitense mentre decide eventuali tagli dei tassi.

Anche senza i dati ufficiali sul lavoro, i trader, secondo Reuters, continuano a prezzare quasi come certa una riduzione dei tassi Fed di un quarto di punto in ciascuna delle due riunioni di politica monetaria ancora in calendario quest’anno.

 


 Redazione

I giornalisti finanziari e gli analisti di Websim