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Dazi sull'auto: si parte. Borse dell'Asia contrastate: in calo Tokyo, sale Hong Kong

La Casa Bianca ha accennato a un potenziale sgravio per Pechino, con Trump pronto a offrire alla Cina una riduzione tariffaria per assicurarsi la vendita della piattaforma di video brevi TikTok

Immagine di Trump in primo piano con aria di sfida e sfondo con la bandiera quotidiana

E’ diversificata, la risposta delle borse dell’Asia Pacifico all’ordine esecutivo dei dazi sulle auto importate dagli Stati Uniti: ci sono ribassi, anche di qualche rilievo ma non mancano i rialzi. Il mercato obbligazionario si indebolisce leggermente e salgono sia l’oro che il petrolio. Si indebolisce leggermente il dollaro dopo qualche seduta di apprezzamento.

Dazi sulle auto

Il presidente Donald Trump ha firmato il provvedimento per l'applicazione di una tariffa del 25% sulle importazioni di automobili, ampliando una guerra commerciale progettata per portare più posti di lavoro nel settore manifatturiero negli Stati Uniti e ponendo le basi per una spinta ancora più ampia sui prelievi la prossima settimana.
"Quello che faremo è una tariffa del 25% su tutte le auto che non sono prodotte negli Stati Uniti", ha detto Trump alla Casa Bianca mercoledì. "Faremo pagare i Paesi per aver fatto affari nel nostro Paese e aver preso i nostri posti di lavoro, aver preso la nostra ricchezza, aver preso un sacco di cose che hanno preso nel corso degli anni”.  Le nuove tariffe saranno riscosse a partire dalle 12:01 ora di Washington del 3 aprile. 
La Casa Bianca ha dichiarato che i dazi si applicheranno non solo alle auto completamente assemblate, ma anche a parti fondamentali dell'automobile, tra cui motori, trasmissioni, parti del gruppo propulsore e componenti elettrici. Le tariffe sulle parti entreranno in vigore non oltre il 3 maggio. L'elenco potrebbe anche espandersi nel tempo per includere ulteriori parti. Trump ha definito le tariffe "permanenti" e ha dichiarato di non essere interessato a negoziare alcuna eccezione.
La Casa Bianca, in una nota informativa, ha dichiarato che agli importatori i cui veicoli rientrano nell'USMCA, l'accordo commerciale negoziato nel primo mandato di Trump con Canada e Messico, verrà “data l'opportunità di certificare il loro contenuto statunitense e verranno implementati sistemi tali che la tariffa del 25% si applicherà solo al valore del loro contenuto non statunitense".
Le tariffe si aggiungeranno ai prelievi già in vigore, ha dichiarato Will Scharf, segretario dello staff della Casa Bianca. Secondo le previsioni dell'amministrazione, le tariffe comporterebbero per gli Stati Uniti 100 miliardi di dollari di nuove entrate annuali.
Un funzionario della Casa Bianca, che ha discusso le tariffe a condizione di anonimato, ha detto che l'amministrazione svilupperà un piano per affrontare le parti che attraversano il confine più volte.La mossa di mercoledì precede un annuncio ancora più ampio delle cosiddette tariffe reciproche, previsto per il 2 aprile. Trump, ha segnalato che alcuni partner commerciali potrebbero ricevere possibili esenzioni o riduzioni dei dazi, inoltre, il piano tariffario reciproco su tutte le nazioni è “indulgente".

La borsa di Tokyo è in calo, indice Nikkei -3%, la zavorra principale sono le azioni delle società dell’automotive: Toyota -2,5%. Lo yen si rafforza leggermente e il tasso di rendimento del bond governativo è poco mosso a 1,57%, sui massimi dal 2009.

Giappone: risponderemo ai dazi

Il primo ministro giapponese Shigeru Ishiba ha dichiarato che il suo governo stava prendendo in considerazione "misure appropriate" in risposta alle tariffe di importazione statunitensi sulle auto."Dobbiamo pensare a misure appropriate in seguito a questo annuncio. Naturalmente, prenderemo in considerazione tutte le opzioni", ha detto Ishiba al parlamento. Il premier ha ricordato che il Giappone ha fatto investimenti significativi ed ha creato molti posti di lavoro negli Stati Uniti. "La comprensione del presidente degli Stati Uniti su questo si sta notevolmente rafforzando. Tuttavia, stanno accadendo varie cose, quindi stiamo prendendo in considerazione tutti i tipi di contromisure, e queste esistono come nostre opzioni”. I dazi colpiscono in mondo pesante l'industria automobilistica giapponese, un pilastro fondamentale dell'economia, con circa il 10 percento dei posti di lavoro collegati al settore.I veicoli hanno rappresentato circa un terzo dei 21,3 trilioni di yen (142 miliardi di $) di esportazioni giapponesi dirette negli Stati Uniti nel 2024.

Hong Kong e Shanghai 

Le borse della Cina sono contrastate. E’ in calo l’indice Taiex di Taipei, -1,%. In rialzo l’Hang Seng di Hong Kong: +0,7%. Sale anche il CSI 300 dei listini di Shanghai e Shenzhen. 

Alcuni dei titoli dei produttori cinesi di veicoli elettrici scendono, altri salgono, anche perché l’esposizione agli Stati Uniti è limitata. Li Auto + 2,4%, BYD +2,3%. Xiaomi -2,8% e Nio -3,6%.
CK Hutchison Holdings guadagna l'1,2% dopo che il South China Post ha riportato che il governo di Hong Kong e la società stanno discutendo di "una ragionevole via d'uscita" per sigillare la controversa vendita delle sue attività portuali, tra cui due porti di Panama, a un consorzio guidato dalla società di investimenti statunitense BlackRock.
Kenny Ng, stratega di Everbright Securities ha affermato che "il mercato ha avuto un tempo relativamente lungo per digerire la questione delle tariffe", mentre la loro attuazione è incerta.
La Casa Bianca ha anche accennato a un potenziale sgravio per Pechino, con Trump pronto a offrire alla Cina una piccola riduzione tariffaria per assicurarsi la vendita della piattaforma di video brevi TikTok. Secondo la legge statunitense, la società madre cinese di TikTok, ByteDance, doveva cedere dall'app entro il 19 gennaio, pena il rischio di un divieto. Tuttavia, Trump ha concesso un periodo di grazia di 75 giorni che scadrà il 5 aprile. 

La borsa di Seul è in calo, indice Kospi -1,2%. In rialzo dello 0,3% il BSE Sensex di Mumbai, in positivo l’indice Straits Times di Singapore.


Marino Masotti

Caporedattore