Borse di Tokyo, Sahnaghai e Seul in rialzo, record di oro e argento
Il Nikkei, l’indice di riferimento della borsa di Tokyo guadagna l’1,8%. SoftBank, un importante investitore nel settore dell’high tech e dell’intelligenza artificiale, è in rialzo del 5,1%

Le borse dell’Asia Pacifico stanno replicando i movimenti di venerdì a Wall Street, sale l’azionario e toccano nuovi record i due metalli preziosi di riferimento, oro e argento. In rialzo anche rame, platino, palladio e petrolio.
L’indice MSCI Asia Pacific guadagna l’1,1%.
Nikkei
L’indice di riferimento della borsa di Tokyo guadagna l’1,8%.
SoftBank, un importante investitore nel settore dell’high tech e dell’intelligenza artificiale, +5,1%. Secondo Reuters, l'azienda sta accelerando per finalizzare un impegno di finanziamento di 22,5 miliardi di dollari per OpenAI entro la fine dell'anno.
Nel Nikkei, ci sono stati 133 titoli in rialzo contro 89 in calo. I maggiori guadagni sono stati registrati da Resonac Holdings, in aumento del 7,8%, seguita da Mitsui Kinzoku, fornitore chiave per il settore IA, che ha guadagnato il 7,7%. Tokyo Electron +7%. Maki Sawada, stratega azionario di Nomura Securities, ha commentato che i recenti guadagni nel mercato statunitense, legati a notizie favorevoli sui semiconduttori e sull'IA, si riflettono anche nel mercato giapponese.
Yen
La valuta del Giappone si rafforza a 157,7 su dollaro, dopo la forte svalutazione di venerdì, il giorno dopo le comunicazioni di politica monetaria della banca centrale. Il rialzo dei tassi spinge in alto i tassi di rendimento delle obbligazioni: il decennale è a 2,07%, livello che non si vedeva dal 1.999. Il biennale, a 1,08%, raggiunge i rendimenti del 1.997.
I movimenti dello yen hanno spinto il responsabile della politica monetaria giapponese a lanciare un avvertimento. "Stiamo assistendo a movimenti improvvisi e unidirezionali, soprattutto dopo la riunione di politica monetaria della scorsa settimana, quindi sono profondamente preoccupato", ha dichiarato Atsushi Mimura ai giornalisti questa notte. “Vorremmo adottare misure adeguate contro movimenti eccessivi".
Cina
Indice Hang Seng di Hong Kong +0,1%. CSI 300 dei listini di Shanghai Shenzhen +0,9%.
La Banca popolare della Cina (Pboc) ha annunciato che manterrà invariato al 3% il proprio tasso di interesse di riferimento, per l'ottavo mese consecutivo, in linea con le attese prevalenti degli analisti, che non prevedevano alcuna modifica. Nell'aggiornamento mensile pubblicato sul sito ufficiale, l'istituto ha precisato che il Loan prime rate (Lpr) a un anno resterà all'attuale livello almeno per un altro mese.
Introdotto nel 2019, il Lpr funge da riferimento per la determinazione dei tassi sui nuovi prestiti - in genere destinati alle imprese - e sui finanziamenti a tasso variabile ancora in essere. Il calcolo del tasso si basa sulle segnalazioni di un gruppo di banche, tra cui anche istituti di minori dimensioni, generalmente caratterizzati da costi di finanziamento più elevati e da una maggiore esposizione a crediti deteriorati. L'obiettivo è ridurre i costi dell'indebitamento e sostenere la cosiddetta "economia reale".
La Banca centrale ha inoltre confermato che il Lpr a cinque anni o piu’, parametro di riferimento per i mutui ipotecari, resterà al 3,5%, anche in questo caso in linea con le previsioni degli esperti. L'ultimo taglio dei tassi in Cina risale allo scorso mese di maggio, quando il Pboc ridusse di dieci punti base il Lpr a un anno dal 3,1% al 3% e quello a cinque anni o piu’ dal 3,6% al 3,5%.
Corea del Sud
Indice Kospi di Seul +2%. Il won guadagna leggermente terreno rispetto al dollaro, sulla scia di uno yen più forte e aiutato dai flussi di fondi esteri verso i titoli azionari locali. Intanto, emerge dai dati diffusi nel fine settimana che le esportazioni sudcoreane, fortemente orientate al settore IT, hanno continuato a crescere nella prima parte del mese in corso.
Cambio USD/KRW a 1.476,80
Gli investitori globali hanno acquistato questa seduta 211 milioni di dollari netti di azioni Kospi.
Il won è sostenuto dalla propensione al rischio in un contesto di ripresa dei titoli azionari statunitensi e di afflussi netti dall'estero, mentre si muove in tandem con lo yen", secondo Minhyeok Lee, economista presso la Kookmin Bank
