Borse di Hong Kong, Seul e Tokyo in rialzo, scende lo yen

CSI 300 dei listini di Shanghai e Shenzhen -0,1%. In Cina, sia i consumi che la produzione industriale, hanno registrato una ripresa superiore alle previsioni. Resta problematico l’immobiliare

cina_websim_5

La settimana inizia in Asia Pacifico con un forte flusso di dati macroeconomici in arrivo dalla Cina. Gli indicatori della propensione al rischio in positivo: si indebolisce lo yen su dollaro e sale, seppur di poco, il bitcoin. Petrolio WTI in rialzo dell’1%, a 67,8 dollari il barile, dopo gli attacchi missilistici degli Stati Uniti contro le milizie Houti nello Yemen. 

Bond giapponesi di nuovo interessanti

L’indice Nikkei di Tokyo guadagna l’1,2% e il bond giapponese di riferimento, sulla scadenza a dieci anni, è poco mosso a 1,50%. 
I fondi della Pacific Investment Management Co. (PIMCO), da parecchio tempo sottopeso sui titoli di Stato giapponesi, stanno cambiando strategia e si stanno portando gradualmente verso una posizione neutrale, a riferirlo a Bloomberg è Sachin Gupta, veterano degli investimenti da 27 anni che contribuisce alla supervisione delle scelte sulle masse in gestione, pari a circa 43 miliardi di dollari. Allo strategist piacciono soprattutto le obbligazioni a 30 anni, i cui rendimenti sono saliti di recente sui massimi dal 2006, sulle attese di un proseguimento del rialzo dei tassi da parte della Banca del Giappone, a fronte di un allentamento monetario negli Stati Uniti, in Australia e nelle principali economie del mondo. “I tassi sono saliti, ma fondamentalmente si sono mossi in linea con le nostre aspettative di qualche tempo fa”, ha dichiarato Gupta. E per questo ha senso prendere profitto e rivalutare”. 
L'inflazione del Giappone è oggi tra le più alte, tra quelle dei Paesi del G7 e le obbligazioni sono reduci da mesi di calo, a questo punto, qualcuno comincia a pensare che sia arrivato il momento di comprare.

Cina: sale Hong Kong, debole Shanghai 

L’indice Hang Seng della borsa di Hong Kong sale: +1%. CSI 300 dei listini di Shanghai e Shenzhen intorno alla parità. E’ chiuso il mercato finanziario di Taipei.

In Cina, sia i consumi che la produzione industriale, hanno registrato una ripresa superiore alle previsioni. Resta problematico il settore dell’immobiliare. Le vendite al dettaglio sono aumentate del 4% a gennaio-febbraio rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente, ha dichiarato lunedì l'Ufficio nazionale di statistica, rispetto al 3,7% di dicembre. La produzione industriale è aumentata del 5,9%, più della stima mediana di un sondaggio Bloomberg tra gli analisti. La crescita degli investimenti fissi ha accelerato più del previsto al 4,1%. 
“L'economia nazionale ha mantenuto un nuovo e positivo sviluppo”, ha dichiarato l'ufficio statistico. Ma ha avvertito che “l'ambiente esterno è sempre più complesso e severo, la domanda interna effettiva è debole, alcune imprese sono in difficoltà nella produzione e nell'operatività, e le basi per una ripresa economica e una crescita sostenute non sono abbastanza solide”.

Economia cinese 

I dati sulla vendita al dettaglio si collocano in un “range confortevole”, ha dichiarato Helen Qiao, capo economista per l'area cinese di Bank of America Global Research, a Bloomberg Television “questo probabilmente implica che ulteriori stimoli politici siano ancora giustificati”. Allo stesso allo stesso tempo, il dato non è troppo debole da far aumentare le preoccupazioni di breve”.
Il rilancio della spesa dei consumatori è fondamentale per contrastare il prevedibile rallentamento delle esportazioni verso gli Stati Uniti, circa un terzo del totale. Da inizio anno, la Cina sta caricando in anticipo le spedizioni all'estero e sta sostenendo la produzione industriale, secondo Jacqueline Rong, capo economista per la Cina di BNP Paribas SA. Le esportazioni hanno raggiunto il record di 540 miliardi di dollari nei primi nei primi due mesi del 2025.
“In prospettiva, l'impatto delle tariffe sulle esportazioni diventerà prima o poi evidente, e i rischi di ribasso sulle esportazioni si sicuramente si manifesteranno”, ha affermato Rong. 

 


Marino Masotti

Caporedattore