Borse della Cina in rialzo, la seduta e la settimana

L’apprezzamento del mercato azionario di Shanghai e Shenzhen contrasta con lo scetticismo espresso da molti dei luminari dell’economia e della finanza riuniti questa settimana a Washington 

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All’indomani della chiusura contrastata di Wall Street, le borse della Cina si avviano a chiudere in rialzo la seduta e la settimana, indice CSI 300 dei listini di Shanghai e Shenzhen +0,8% la prima e +0,9% la seconda. In assenza di cambi repentini del trend della giornata, arriverà la seconda settimana consecutiva di rialzo,
la quinta nelle ultime sei. 

Grazie al furore su Tesla , in rialzo del 22%, il Nasdaq ha guadagnato lo 0,8%. Dow Jones -0,3%.

L’apprezzamento del mercato azionario di Shanghai e Shenzhen contrasta con lo scetticismo espresso da molti dei luminari dell’economia e della finanza riuniti questa settimana a Washington per le assemblee del Fondo Monetario e della Banca Mondiale. Bloomberg ha fornito un elenco di tutti quelli che nelle ultime ore hanno espresso dubbi sulla qualità delle misure di stimolo annunciate da Pechino da settembre in avanti.

A completare il quadro dell’ambito cinese, ci sono i guadagni delle borse di Hong Kong e di Taiwan: Hang Seng +0,7% (-0,3%) il bilancio settimanale, TAIEX di Taipei +0,3%, -0,8% la settimana.

Stanotte la banca centrale cinese ha mantenuto invariato il tasso di interesse a un anno al 2%, la conferma del costo del denaro, arriva dopo il taglio di dimensioni record del mese scorso, - trenta punti base. La Banca del Popolo della Cina ha anche prelevato 89 miliardi di yuan (12,5 miliardi di dollari). ”Il dato è ampiamente in linea con le aspettative del mercato, sia per quanto riguarda il tasso invariato che per quanto riguarda il piccolo prelievo netto", ha dichiarato Xiaojia Zhi, capo economista per la Cina presso Credit Agricole SA. Il rendimento dei titoli decennali è rimasto invariato al 2,16%. Secondo Zhi, nel prossimo mese la banca centrale potrebbe adottare ulteriori misure di allentamento della politica monetaria, come un taglio delle riserve obbligatorie delle banche. L'entità della riduzione potrebbe essere di 50 punti base. Il governatore Pan Gongsheng ha ribadito la scorsa settimana che la banca centrale potrebbe tagliare il tasso di riserva  di 25-50 punti base entro la fine dell'anno, a seconda delle condizioni di liquidità del mercato. Le opinioni sulla finestra potenziale per il prossimo taglio dei tassi di interesse sono più discordanti. Alcuni ritengono che la PBOC potrebbe aspettare fino all'inizio del prossimo anno per tagliare nuovamente i tassi, per evitare di esercitare troppa pressione sullo yuan. Altri hanno segnalato la possibilità di una mossa nel resto dell'anno per contrastare i venti contrari, come il deterioramento del sentimento di mercato in caso di vittoria di Donald Trump alle elezioni presidenziali statunitensi.

La borsa del Giappone si avvia a chiudere in ribasso, indice Nikkei -1%, -3,2% la settimana. Gli investitori nazionali e stranieri stanno aspettando a comprare azioni fino a quando non saranno finite le elezioni di domenica, smorzando l'effetto positivo dello yen in calo, ha detto Takatoshi Itoshima, stratega di Pictet Asset Management Japan. "Lo yen debole ha sostenuto il mercato, ma una volta che questo supporto è venuto meno, ciò che rimane è la politica", ha detto Itoshima. C’è il timore che la coalizione al governo non riesca a mantenere la maggioranza nella camera bassa del parlamento, un risultato che potrebbe aumentare le incertezze sui futuri aumenti dei tassi di interesse. 

Secondo i sondaggi di Asahi e Kyodo News, il Partito liberaldemocratico al governo potrebbe non ottenere un numero sufficiente di seggi anche in collaborazione con l'alleato di lunga data Komeito alle elezioni di domenica.


Marino Masotti

Caporedattore