Borse della Cina e della Corea in ribasso, quasi piatto il Nikkei di Tokyo

L'indice Hang Seng di Hong Kong, oggi -1,2%, ha registrato un'impennata del 18% da quando Donald Trump ha assunto la presidenza, diventando uno dei migliori performer azionari del mondo

borsa cinese websim oib

All’indomani del rimbalzo dei tech a Wall Street, le borse asiatiche sono miste: il sentimento del mercato è peggiorato per il riaffiorare a Washington del tema del blocco ai finanziamenti federali (shutdown).

La borsa di Tokyo è quasi invariata, lo yen si rafforza leggermente rispetto a ieri su dollaro, a 147,9. Poco mosso il tasso di rendimento del decennale nipponico a 1,52%.

La guerra del riso tra Giappone e Stati Uniti

Al presidente Donald Trump non piacciono i dazi elevati del Giappone sul riso, per cui, la Casa Bianca prenderà provvedimenti. "Guardate il Giappone, che ha daziato il riso del 700%", ha detto ieri sera la portavoce per la stampa degli Stati Uniti, Karoline Leavitt durante un briefing. Leavitt ha mostrato un grafico dove si vedono elencate in percentuale le tariffe doganali imposte da vari parsi, tra cui, il Giappone, l'India e l’UE. "Il Presidente Trump crede nella reciprocità", ha dichiarato l'addetto stampa "Tutto ciò che chiede, alla fine, sono pratiche commerciali eque ed equilibrate”. Il Ministro del Commercio giapponese Yoji Muto ha concluso i suoi colloqui con il Segretario al Commercio Howard Lutnick all'inizio della settimana, in un tentativo, sembra fallito di ottenere una tregua.

Giapponesi via dal Nikkei 

La scorsa settimana gli investitori giapponesi hanno messo a segno il secondo più grande acquisto netto di titoli azionari esteri mai registrato nella storia, secondo i dati preliminari del Ministero delle Finanze pubblicati stanotte. Il controvalore degli acquisti è stato 1,26 trilioni di yen nella settimana conclusasi il 7 marzo, il massimo dall'agosto 2024, quando gli acquisti raggiunsero il massimo storico.

Nell’obbligazionario, i fondi giapponesi hanno scaricato un netto di 355,9 miliardi di yen di bond esteri.

Gli investitori stranieri hanno acquistato un netto di 686,4 miliardi di yen di obbligazioni giapponesi e venduto 220,5 miliardi di yen di azioni locali.

Cina: investitori in arrivo 

Le borse cinesi scendono. Indice Hang Seng -1,2%. CSI 300 dei listini di Shanghai e Shenzhen -0,5%. Taiex di Taipei -1%.

Secondo il responsabile per l'Asia di Amundi, gli investitori globali stanno trovando in Cina e a Hong Kong opportunità migliori rispetto agli Stati Uniti. "Vediamo che gli investitori provenienti da ogni parte del mondo iniziano a rendersi conto delle buone valutazioni che abbiamo su questi mercati", ha dichiarato il responsabile dell’area per la società della gestione del risparmio francese, Eddy Wong.

L'indice Hang Seng di Hong Kong ha registrato un'impennata del +18% da quando Donald Trump ha assunto la presidenza, diventando uno dei migliori performer azionari del mondo.

L'indice S&P500 è sceso di circa il -6% nello stesso periodo, posizionandosi al di sotto della maggior parte degli indicatori globali.

Gli investitori stanno cogliendo al volo i progressi della Cina nel campo dell'intelligenza artificiale, mentre le guerre commerciali di Trump stanno minando la fiducia nell'economia statunitense.

Parlando a margine di un evento FT Live a Singapore giovedì, Wong ha detto che alcuni investitori "prudenti" stanno ancora pensando se investire in Cina. "Non credo che si tratti ancora di una tendenza consolidata, ma l'appetito e l’interesse stanno lentamente tornando", ha detto Wong. "È abbastanza chiaro ciò che la Cina vuole fare, mentre negli Stati Uniti sta aumentando l’incertezza".

Quest'anno Amundi ha visto afflussi in tutta l’Asia nonostante alcuni venti contrari in Cina con un'economia in rallentamento. La joint venture tra Amundi, Bank of China Wealth Management e Agricultural Bank of China ha masse in gestione pari a 2,24 trilioni di euro.

Scende la borsa di Seul, indice Kospi -0,1%. In lieve rialzo l’indice BSE Sensex di Mumbai.


Marino Masotti

Caporedattore