Borse dell'India e del Giappone in rialzo, sui dazi, Trump ci ripensa
L’entrata in vigore degli incrementi tariffari sulle merci in arrivo dall'Europa negli USA, è rimandata al 9 luglio, la decisione dopo la telefonata di ieri con la presidente della Commissione Europea

Dazi più in là
La maggior parte delle borse dell’Asia Pacifico sono in rialzo dopo il parziale dietrofront del presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, sui minacciati dazi del 50% alle merci in arrivo dall’Unione Europea.
L’aumento delle tariffe resta, ma dopo la conversazione di ieri con la presidente della Commissione Europea, Ursula von Der Leyen, le cose sono cambiate, per cui, l’entrata in vigore dei provvedimenti punitivi è rimandata al 9 luglio.
Giappone
L’indice Nikkei della borsa di Tokyo guadagna lo 0,7%.
Nippon Steel sale del 2% dopo il via libera alla fusione con U.S. Steel. Donald Trump si è espresso venerdì sul tema in un post sul social network Truth: l’accordo, congelato da Washington da tempo, “creerà almeno 70.000 posti di lavoro e aggiungerà 14 miliardi di dollari all'economia statunitense”. A gennaio, l'ex presidente degli Stati Uniti Joe Biden aveva bloccato l'acquisto di U.S. Steel da parte di Nippon Steel per 14,9 miliardi di dollari, adducendo problemi di sicurezza nazionale.
Lo yen è più forte rispetto a venerdì, a 142,6 su dollaro, da 143,4.
Sono in ribasso le borse della Cina. Indice Hang Seng di Hong Kong -1%, Shanghai Composite -0,3%. Sale il Kospi di Seul: +1,1%. Indice Straits Times di Singapore -0,7%.
India
Indice BSE Sensex di Mumbai +0,8%. CNBC ha scritto venerdì che India e Stati Uniti potrebbero arrivare entro luglio a firmare un accordo ad ampio raggio sui commerci. L’indiscrezione è arrivata dopo l’incontro tra il Ministro del Commercio Piyush Goyal e una delegazione di alt funzionari di Washington, tra cui il Segretario al Commercio Howard Lutnick. Qualche anticipazione, sui temi preliminari, potrebbe essere rivelata già questa settimana. CNBC riporta che gli Stati Uniti potrebbero esentare l’India dai dazi reciproci del 26% annunciato a inizio aprile.

