TEMI CALDI

Borse dell'Asia Pacifico mute prima dello show sui dazi

Indice Hang Seng di Hong Kong invariato, Shanghai +0,2%. Bloomberg segnala stamattina che alcune banche d’affari  si aspettano nelle prossime settimane il varo di un grosso stimolo monetario in Cina

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All’indomani del risveglio dei tech a Wall Street, le borse dell’Asia Pacifico sono in stato di attesa: nessuno, tra i principali indici azionari dell’area, segna variazioni superiori o inferiori al mezzo punto percentuale.

Si muovono poco le materie prime e le obbligazioni, nelle ore che precedono la presentazione del nuovo corso degli Stati Uniti in tema di rapporti commerciali con i paesi partner. 

Le borse dell'Europa dovrebbero aprire in lieve ribasso.

Indice Nikkei di Tokyo invariato. Cross dollaro yen sui livelli della precedente seduta. Fermo il tasso di rendimento del bond decennale al 1,49%.

Il Giappone stringe 

I fiori di ciliegio sono in piena fioritura in tutto il Paese e ci sono pic nic improvvisati ovunque, ma i prezzi dei prodotti alimentari tradizionali che si consumano mentre si ammira lo spettacolo stanno rovinando questo momento magico dell'anno per i redditi più esposti al carovita.

Sulle scelte di politica monetaria che attendono la banca centrale nei prossimi mesi prende sempre più posizione anche la politica.

Un nuovo rialzo dei tassi di interesse a maggio potrebbe essere una mossa affrettata, visto che potrebbe volerci tempo per capire l’impatto dei dazi di Trump e dato che sono in corso importanti trattative salariali.

A prendere posizione contro una nuova stretta è Kazuya Shimba, il segretario politico di un piccolo ma potente partito di opposizione, il Partito Democratico per il Popolo.

“Il giudizio deve basarsi su una comprensione approfondita dell'impatto delle politiche tariffarie statunitensi, oltre che su come si stanno comportando le economie regionali e se le imprese più piccole stanno aumentando i salari”, ha dichiarato a Bloomberg.

La maggior parte degli economisti vede il prossimo aumento dei costi di finanziamento dei prestiti a giugno o luglio, anche se dopo le recenti indicazioni sull’andamento del carovita molti hanno cominciato a prendere in considerazione anche un rialzo il mese prossimo.

Il DPP, anche a seguito di alcune affermazioni di Shimba, è diventato il partito di opposizione più popolare in alcuni sondaggi in vista delle elezioni della Camera alta di quest'estate.

Il Partito liberaldemocratico, quasi ininterrottamente al potere dalla fine della Seconda Guerra Mondiale, ha subito un'umiliante sconfitta alle elezioni generali dello scorso anno, costringendo il Primo Ministro Shigeru Ishiba a formare un governo di minoranza che si affida ai partiti più piccoli dell'opposizione, come il DPP, per approvare leggi fondamentali.

La Cina allenta 

Le borse della Cina fluttuano sulla parità. Hang Seng di Hong Kong +0,1%.

Bloomberg segnala stamattina che alcune banche d’affari, tra cui JP Morgan, si aspettano nelle prossime settimane il varo di un grosso stimolo monetario, una tempistica probabilmente condizionata dalla duplice minaccia di aumento dei dazi USA e dalla stagionale carenza di liquidità.

C’è pressoché unanimità, tra gli economisti nel ritenere che la Banca Popolare Cinese taglierà il coefficiente di riserva obbligatoria delle banche nel secondo trimestre, un intervento che si ripercuote su centinaia di miliardi di yuan per i prestiti e investimenti.

“Se i dazi annunciati il 2 aprile saranno piuttosto consistenti, sarà necessario per la politica monetaria stabilizzare il sentimento del mercato e compensare le preoccupazioni per l'economia”, ha dichiarato Qin Yong, economista capo del dipartimento di tesoreria della Sumitomo Mitsui Banking Corporation (China) Limited. “Aprile potrebbe essere una buona buona finestra per un taglio”.

JP Morgan e Macquarie prevedono una riduzione di 50 punti base, un intervento importante che potrebbe anticipare un cambio di atteggiamento della banca centrale. Negli ultimi mesi, le autorità monetaria hanno privilegiato la difesa della valuta.

Ad aprile, almeno 1,8 trilioni di yuan (248 miliardi di dollari) di prestiti pronti contro termine e prestiti agevolati a medio termine, devono essere rimborsati, un elemento che sottrae liquidità al sistema.

Bloomberg Economics  commenta in questo modo. “Ci aspettiamo che la PBOC allenti ulteriormente la pressione - il rapporto del governo sulla situazione del Paese uscito il mese scorso mostra che cìè bisogno di tagliare i tassi di interesse e il coefficiente di riserva delle banche al momento “opportuno”.


Marino Masotti

Caporedattore