Borse dell'Asia Pacifico in rialzo, spingono i tech

Borsa di Tokyo +1,2% a fine seduta, -2,7% il bilancio settimanale. Si mettono in luce le società del tech, Softbank guadagna il 6%. La Banca del Giappone ha alzato i tassi d'interesse allo 0,75%

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Il rimbalzo di Wall Street ispira le borse dell’Asia Pacifico, tutte su al termine di una settimana segnata dai ribassi.

L’indice MSCI Asia Pacific guadagna lo 0,7% grazie soprattutto alla spinta del tech: ieri il Nasdaq ha chiuso in rialzo dell’1,3%.

Le obbligazioni si sono rafforzate dopo il brusco raffreddamento dell’inflazione negli Stati Uniti. Il dollaro è al terzo giorno di apprezzamento nei confronti della maggior parte delle altre valute di riferimento: euro a 1,171.

Tra i metalli preziosi, il platino si avvicina ai massimi dal 2008. L’oro tratta a 4.320 dollari l’oncia, +0,5% è il bilancio settimanale provvisorio.

Petrolio poco mosso, WTI a 56 dollari il barile, in calo del 2% circa rispetto a una settimana fa.

Borsa di Tokyo +1,2%, -2,7% il bilancio settimanale. Si mettono in luce le società del tech, Softbank guadagna il 6%.

Nikkei 


Richard Kaye, Portfolio Manager del fondo Comgest Growth Japan di Comgest segnala alcuni titoli del Nikkei da prendere in considerazione per il 2026.

Si tratta di aziende giapponesi in grado di far espandere il business anche in assenza di sussidi o protezioni.

Una di queste è Ajinomoto, storico produttore di alimenti confezionati e surgelati attivo da qualche tempo nel promettente settore degli imballaggi speciali per l’elettronica e i semiconduttori. Il titolo si è moltiplicato per quattro negli ultimi cinque anni e il mese scorso ha perso circa un quarto del suo valore in quanto sono emersi dei problemi con i fornitori. Kaye ritiene che questi difficoltà “siano in via di risoluzione e che gli analisti continuino a sottovalutare il potenziale di crescita pluriennale di questo settore chiave per Ajinomoto, dato l'aumento sia del volume che della sofisticazione dei semiconduttori”.

Nello stesso ambito, c’è Disco, azienda di Tokyo produttrice di apparecchiature per il taglio dei wafer forniti e sempre più forte nelle ultime tecnologie in via rapida espansione come Chip-on-Wafer-on-Substrate (CoWoS).

Infine “Suzuki, nonostante la reazione inizialmente cauta del mercato, sembra destinata a beneficiare del lancio di nuovi modelli nel mercato indiano ancora in crescita e della sua comprovata forza in termini di marchio (almeno per la classe media), rete di concessionari, supply chain e motori a gas naturale compresso”.

Tassi in Giappone

La banca centrale aumenta tassi di interesse allo 0,75%. La decisione è coerente con la strategia avviata nel marzo 2024 dalla BoJ, con l'uscita dai tassi negativi e il graduale abbandono della politica decennale ultra-espansiva, e segue le indicazioni odierne di una crescita stabile dell'inflazione al 3%, superiore all'obiettivo del 2% fissato dall'istituto per 44 mesi consecutivi.

La mossa, tuttavia, rischia di frenare ulteriormente un’economia giapponese già in difficoltà, a seguito della contrazione più marcata del previsto nel periodo tra luglio e settembre, dello 0,6% su base trimestrale e del 2,3% a livello tendenziale, peggiorando le stime iniziali.

La cautela espressa dal governatore Ueda - che nel comunicato ha confermato come le 'condizioni finanziarie accomodanti' continueranno comunque a sostenere con decisione l'attività economica, contribuisce alla ulteriore svalutazione dello yen al cambio sul dollaro, a quota 156,10. Un effetto che secondo gli analisti potrebbe continuare nel medio periodo se la Federal Reserve manterrà i tassi elevati più a lungo del previsto, mentre i rischi di nuove tensioni geopolitiche - come quelle attuali tra Cina e Giappone - o di un rallentamento globale, potrebbero riaprire la strada a nuove pressioni al ribasso.

Preoccupazioni anche sul mercato obbligazionario con il progressivo rialzo dei rendimenti dei titoli di stato decennali, attualmente ai massimi degli ultimi 18 anni, al 2%. Una dinamica destinata ad aumentare i costi di indebitamento per il governo di Tokyo, che di recente ha varato il piano di stimolo più ingente dai tempi della pandemia di Covid-19, del valore di quasi 100 miliardi di euro, nel tentativo di rilanciare l'economia. Secondo una stima del quotidiano Nikkei gli oneri per interessi potrebbero raddoppiare qualora i rendimenti di riferimento salissero al 2,5% dall'attuale livello, passando dai 7.900 miliardi di yen (43 miliardi di euro) nell'anno fiscale 2024, ai 16.100 miliardi di yen nel 2028. 

Cina. Hang Seng di Hong Kong +0,7%, -1,2% la settimana. CSI 300 dei listini di Shanghai Shenzhen +0,5%, -0,2% la performance della settimana. Taiex di Taiwan +0,7%. 

TikTok

La società cinese dei social ha firmato l'accordo per vendere la sua attività negli Stati Uniti.

Oracle, Silver Lake e MGX, società con sede ad Abu Dhabi, deterranno complessivamente il 45% dell'entità statunitense. Quasi un terzo della società sarà detenuto da affiliati degli attuali investitori di ByteDance, mentre quasi il 20% resterà a ByteDance.

La Casa Bianca e il governo cinese avevano raggiunto a settembre un accordo di principio per vendere le operazioni statunitensi di TikTok a una joint venture controllata da un gruppo di investitori americani guidato da Andreessen Horowitz, Silver Lake e Oracle. Trump aveva emesso per la prima volta un ordine esecutivo nel 2020 chiedendo a ByteDance di vendere le operazioni statunitensi.

Corea del Sud 

Indice Kospi della borsa di Seul +1%, -3% la settimana. Il won sudcoreano scivola e mette in allarme le autorità monetarie.

La Banca di Corea ha convocato per oggi una riunione straordinaria sul tema, secondo quanto riportato dal Seoul Economic Daily.

Il cambio USD/KRW sale dello 0,3% a 1.477,95. "Sembra che le autorità stiano fornendo dollari direttamente al mercato", afferma EJ Ethan Seo, responsabile dei mercati globali coreani presso BNP Paribas SA a Seul. "Una fornitura sostenuta di dollari guidata dalla politica potrebbe contribuire a stabilizzare il mercato con un certo ritardo”.

Mumbai

Indice BSE Sensex +0,7% e terzo recupero consecutivo della Rupia, che si allontana dai minimi storici.

ICICI Prudential Asset Management sale del 23% nel giro del debutto sul listino della borsa dell’India. La società delle gestioni patrimoniali ha raccolto 106 miliardi di rupie (1,2 miliardi di dollari) nel corso dell’offerta pubblica iniziale, il prezzo del collocamento, 2,16 rupie, la valutava 14 miliardi di dollari.

Il debutto si colloca tra le performance più forti delle IPO indiane da oltre 500 milioni di dollari quest'anno, seconda solo a LG Electronics India Ltd. e Meesho Ltd. Il successo dell’operazione potrebbe contribuire ad alleviare i timori di una perdita di slancio del mercato delle IPO indiane. Quasi la metà delle 352 società quotate nel 2025 sono ora scambiate al di sotto dei loro prezzi di emissione.


Marino Masotti

Caporedattore