Borse dell'Asia Pacifico in rialzo, solo Mumbai scende
Oggi entrano in vigore i dazi annunciati da Trump, inizialmente in aprile, successivamente, dopo varie proroghe, conferme e successivi ripensamenti, dati per esecutivi a partire dal 7 agosto

Tutte su, con poche eccezioni, le borse dell’Asia Pacifico nel finale di seduta, dopo che il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump ha accompagnato la minaccia di dazi al 100% sulle importazioni di chip, con la possibilità di ottenere esenzioni, anche totali, per chi riporta a casa la produzione.
Ieri sera Wall Street ha chiuso in rialzo grazie alla spinta dei tech, il Nasdaq ha guadagnato l’1,2%, l’S&P500 lo 0,7%. A mercato chiuso, le azioni dei grandi nomi dell’industria dei chip hanno continuato a salire.
Apple ha chiuso in rialzo del 5%. Il Ceo Tim Cook è andato alla Casa Bianca ad annunciare un investimento da 100 miliardi di dollari negli Stati Uniti.
Oggi entrano in vigore i dazi annunciati da Trump, inizialmente in aprile, successivamente, dopo varie proroghe, mitigazioni, conferme e successivi ripensamenti, dati per esecutivi a partire dal 7 agosto.
L’indice MSCI Asia Pacific guadagna lo 0,5%.
Sony guida il rialzo del Nikkei
La borsa di Tokyo guadagna lo 0,7%. Prosegue la fase di moderazione dello yen, poco mosso su dollaro da inizio settimana, oggi il cross è a 147,5.
Una rivalutazione più ottimistica sull'impatto derivante dall'aumento dei dazi statunitensi e il buon andamento della divisione dei videogiochi consentono a Sony di migliorare le previsioni sui profitti per l'anno fiscale in corso. Il titolo è in rialzo del 4,5%, sui massimi da maggio. Nel periodo che si concluderà a marzo 2026 l'utile netto si assesterà a 970 miliardi di yen (5,64 miliardi di euro), prevede la società giapponese, rispetto alla precedente previsione di
930 miliardi di yen, mentre il risultato operativo è atteso a 1.330 miliardi di yen dai 1.280 miliardi di yen, lasciando invece invariate le previsioni sul fatturato a 11.700 miliardi
di yen. Il conglomerato nipponico di tecnologia e intrattenimento ha ridotto la stima dell'impatto dell'aumento dei dazi imposti dall'amministrazione Trump a circa 70 miliardi di yen, in calo
rispetto ai 100 miliardi di yen immaginati.
Per il trimestre conclusosi a giugno l'utile netto del gruppo Sony è aumentato del 23,3% rispetto all'anno precedente, raggiungendo i 259 miliardi di yen, mentre le vendite sono aumentate del 2,2% a 2.620 miliardi di yen.
Debito giapponese
L'importante asta dei titoli di Stato giapponesi a 30 anni ha registrato un rapporto di domanda e offerta in linea con la media degli ultimi 12 mesi, un risultato che attenua almeno una parte delle preoccupazioni sul debito a lunghissimo termine.
Il rapporto tra domanda e offerta è stato di 3,43, rispetto al 3,58 dell' asta precedente e alla media degli ultimi 12 mesi di 3,38. Il tasso di rendimento sulla scadenza a 30 anni, oggi invariato, è leggermente diminuito nei giorni scorsi, rispetto al massimo storico raggiunto il mese scorso, ma rimane comunque superiore al 3%. La Banca del Giappone sta gradualmente riducendo i suoi massicci acquisti di titoli, lasciando qualche vuoto nella domanda.
Cina
L’indice Hang Seng di Hong Kong è in rialzo dello 0,7%. Salgono le società dei chip e Alibaba, +2,4%. Sulla parità il CSI 300 dei listini di Shanghai e Shenzhen.
Indice Taiex di Taipei +2% grazie alla spinta di Taiwan Semiconductor Manufacturing, la società ha ottenuto l'esenzione dai dazi al 100%. Il titolo guadagna il 5%.
Il valore in yuan degli scambi commerciali tra la Cina e il resto del mondo e' cresciuto del 6,7% su base annua a luglio. Sono i dati ufficiali pubblicati oggi dall'Ufficio nazionale di statistica (NBS) del paese asiatico.
Nello specifico, le esportazioni sono aumentate dell'8% rispetto allo stesso mese dell'anno precedente, mentre le importazioni hanno fatto lo stesso del 4,8%. Nel settimo mese del 2025, gli scambi con gli altri Paesi hanno totalizzato 3,91 trilioni di yuan (544,595 miliardi di dollari, 467,045 miliardi di euro).
Corea del Sud
Indice Kospi di Seul +0,5%. Il ministro del Commercio, Yeo Han-koo ha affermato che i chip prodotti da Samsung Electronics e SK Hynix non saranno soggetti alle tariffe doganali statunitensi del 100%, secondo quanto riportato da SBS. Nell'ambito dell'accordo commerciale con gli Stati Uniti, la Corea del Sud si assicura il trattamento di nazione più favorita per i chip e i prodotti farmaceutici, ha dichiarato Yeo giovedì durante un programma radiofonico della SBS. Se gli Stati Uniti fissassero i dazi per i chip al 15%, questi verrebbero applicati ai chip sudcoreani, ha affermato Yeo. In risposta alla domanda "quindi i semiconduttori di Samsung e SK Hynix non saranno soggetti a dazi del 100%?", Yeo ha risposto: “Sì, corretto”.
India: Trump raddoppia, dazi al 50%
In lieve calo la borsa di Mumbai, indice BSE Sensex -0,2%.
Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha raddoppiato i dazi sui prodotti indiani portandoli al 50% come sanzione per i suoi acquisti di petrolio russo, inasprendo il conflitto con un partner asiatico chiave e scatenando l'indignazione a Nuova Delhi.
Trump ha firmato un ordine esecutivo che impone un dazio del 25% sulle importazioni indiane, che si aggiungerà al prelievo del 25% annunciato la scorsa settimana, ha dichiarato mercoledì la Casa Bianca. Il dazio più elevato entrerà in vigore entro 21 giorni, secondo l'ordine, concedendo un po' di tempo per le trattative.
Il governo del primo ministro Narendra Modi ha reagito dopo l'annuncio, affermando che gli acquisti sono necessari per la sicurezza energetica della nazione e criticando Trump per aver preso di mira l'India quando anche altri paesi acquistano petrolio russo. Anche il leader dell'opposizione nazionale, Rahul Gandhi, ha criticato Trump definendolo un “bullo”.

