Borse dell'Asia Pacifico in rialzo, record dell'azionario nel mondo

Borse della Cina positive. Indice Hang Seng di Hong Kong +1,4%, -0,8% il bilancio settimanale. Indice CSI 300 dei listini di Shanghai e Shenzhen +0,4% (-0,5% la settimana).

borsa cinese websim oib

I tech degli Stati Uniti hanno smesso di tirare ma tutto il resto o quasi sale. L’indice MSCI World tocca i massimi della storia e porta il guadagno da inizio anno al 21%: siamo sulla via del miglior anno dal 2021.
L’indice MSCI Asia Pacific è in rialzo dello 0,9%, sui massimi dell’ultimo mese.

Ieri a Wall Street il Nasdaq ha chiuso in ribasso dello 0,2% ma il Dow Jones e l’S&P500 sono saliti, stabilendo nuovi record.
Il dato di ieri sui nuovi disoccupati ha contribuito a spingere all’ingiù il dollaro, l’euro è salito sui massimi da inizio ottobre a 1,173.

Obbligazionario poco mosso, con il BTP a 3,52%. Oro a 4.268 dollari l'oncia. Rame sui nuovi massimi della storia. In rialzo il petrolio dopo le nuove mosse dell’amministrazione Trump nei confronti del Venezuela.

L’indice Nikkei di Tokyo guadagna lo 0,7%, +0,2% la settimana. 

Softbank

Il conglomerato del tech sta valutando potenziali acquisizioni, tra cui quella dell'operatore di data center Switch Inc., segno che il fondatore della società, il multimiliardario Masayoshi Son punta a cavalcare il boom alimentato dall'intelligenza artificiale nell'infrastruttura digitale, scrive Bloomberg.
Il negoziato è iniziato ed è ben avviato. In più, SoftBank è anche in trattative avanzate per la potenziale acquisizione di uno dei principali finanziatori di Switch, la società di investimento quotata a New York DigitalBridge. L'acquisizione di un operatore specializzato nella progettazione e nella gestione di data center ad alta efficienza energetica, aiuterebbe il miliardario giapponese a controllare un punto chiave per lo sviluppo dell'intelligenza artificiale.
I proprietari di Switch hanno chiesto una valutazione di circa 50 miliardi di dollari, compreso il debito.

Borse della Cina. Indice Hang Seng di Hong Kong +1,4%, -0,8% il bilancio settimanale. CSI 300 dei listini di Shanghai e Shenzhen +0,4% (-0,5% la settimana). 

Solo aiutini all’economia cinese nel 2026

Le autorità di Pechino hanno segnalato che manterranno il sostegno economico ma si asterranno dall'intensificare gli stimoli il prossimo anno, sottolineando un passaggio dalla difesa contro i dazi statunitensi alla garanzia della crescita a lungo termine.
La leadership utilizzerà "in modo flessibile ed efficiente" i tagli dei tassi di interesse e dei requisiti di riserva per garantire una liquidità sufficiente e mantenere un livello "necessario" di deficit di bilancio e di spesa pubblica nel 2026, secondo un comunicato ufficiale pubblicato giovedì al termine della Conferenza centrale sul lavoro economico. 
Il linguaggio utilizzato durante la riunione suggerisce la volontà di mantenere misurati gli stimoli dopo che la Cina è uscita dalla guerra commerciale con gli Stati Uniti praticamente indenne, grazie al boom delle esportazioni verso il resto del mondo. Ciò dimostra che i responsabili politici sono soddisfatti delle attuali politiche, che consentono loro di attenersi a una strategia di crescita guidata dal settore manifatturiero, pur adottando misure per stimolare i consumi.
"Un anno fa la politica economica era in modalità di emergenza a causa delle incertezze esterne. Quest'anno le politiche si concentrano maggiormente sul lungo termine", ha affermato Ding Shuang, capo economista per la Grande Cina e l'Asia settentrionale di Standard Chartered. 

Intelligenza artificiale alla cinese

La Cina torna al centro della corsa all’intelligenza artificiale con un approccio distinto da quello occidentale. «Pechino non sta inseguendo lo stesso sogno dell’IA dell’Occidente», osserva David Chao, global market strategist per l’Asia Pacific di Invesco. Mentre gli Stati Uniti continuano a puntare su modelli generalisti e investimenti ad alta intensità di capitale, la Cina privilegia efficienza, applicazioni verticali e modelli più contenuti, scelta dettata anche dalle restrizioni nell’accesso ai chip avanzati. Il raffreddamento dell’entusiasmo per l’“IA a tutti i costi” ha pesato sui listini USA, dove gli hyperscaler fanno sempre più ricorso al debito per finanziare la spesa.

Anche in Asia si osserva una fase di consolidamento, con l'indice Hang Seng Tech in arretramento dai massimi di ottobre. In questo contesto, però, la Cina accelera, sostenuta da una strategia orientata alla sostenibilità e alla diffusione capillare dell’IA. Modelli come DeepSeek R1 e il crescente ecosistema open source mostrano come Pechino punti a soluzioni replicabili e accessibili, riducendo le barriere d’ingresso e stimolando un’innovazione più collaborativa. Le grandi piattaforme digitali – da WeChat ad Alipay fino a Taobao – stanno già integrando funzionalità generative, mentre nuovi servizi come il chatbot Qwen di Alibaba portano l’IA direttamente nell’esperienza quotidiana degli utenti. L’adozione cresce anche nei settori produttivi: robotica, manifattura avanzata, automotive e sanità stanno incorporando modelli e agenti IA per migliorare processi e performance. Il piano AI+ del Consiglio di Stato punta a un’integrazione dell’IA in sei settori chiave entro il 2030, con un’adozione prevista al 90%. La sfida per Pechino sarà evitare una concorrenza distruttiva e orientare la crescita verso qualità e innovazione. Secondo OpenCompass, la Cina sta riducendo rapidamente il divario con gli Stati Uniti: metà dei 20 modelli più avanzati proviene ora dall’ecosistema cinese. Con il sostegno politico, un forte impulso all’open source e una strategia improntata alla scalabilità, la Cina sta costruendo un sistema di IA destinato a influenzare profondamente l’economia globale. Per gli investitori internazionali, conclude Chao, rappresenta “una destinazione sempre più interessante” grazie a un profilo di crescita più sostenibile e competitivo.

Indice Kospi della borsa di Seul +1,1%, la settimana si sta per chiudere con un bilancio positivo, +1,4%. 

Mattone caldo in Corea del Sud

I prezzi degli appartamenti nella capitale hanno proseguito la loro corsa al rialzo per la 45ª settimana consecutiva, mentre il mercato immobiliare del Paese è rimasto surriscaldato nonostante le misure governative di ampio respiro volte a raffreddare la domanda, con ulteriori provvedimenti in cantiere.
I prezzi degli appartamenti a Seul sono aumentati dello 0,18% nella settimana terminata l'8 dicembre, rispetto a un aumento dello 0,17% della settimana precedente, secondo i dati del Korea Real Estate Board pubblicati giovedì. Il dato evidenzia la persistente domanda di alloggi, in particolare a Seul, dove gli aumenti hanno superato lo 0,06% registrato a livello nazionale.
"Sebbene sul mercato prevalga un clima di attesa, si stanno firmando contratti per aumenti di prezzo in complessi residenziali chiave e molto richiesti, come quelli con piani di ricostruzione, quelli vicini alle stazioni della metropolitana, quelli nei distretti scolastici e i complessi di grandi dimensioni, portando a un aumento generale dei prezzi a Seul", ha affermato il KREB.

Indice BSE Sensex di Mumbai +0,2%. Straits Times di Singapore +1,2%.

Thailandia

Sulla pari la borsa di Bangkok.
Il primo ministro thailandese Anutin Charnvirakul ha sciolto il parlamento, aprendo la strada alle elezioni generali. Lo rende noto un decreto reale. "La Camera dei Rappresentanti è sciolta per tenere nuove elezioni generali per i membri della Camera", si legge nel decreto pubblicato sulla Royal Gazette.


Marino Masotti

Caporedattore