Borse dell'Asia Pacifico in rialzo, la Cina risponde ai dazi di Trump
Pechino vara un pacchetto di misure su carbone e il gas naturale liquefatto (Gnl), con aliquote del 15%, più un'ulteriore tariffa del 10% su petrolio, attrezzature agricole e automobili

Il posticipo dell’entrata in vigore dei dazi al 25% su Messico e Canada spinge al rialzo le borse dell’Asia Pacifico, torna giù il petrolio. E’ in forte calo il bitcoin, -3% a 98.700 dollari, dal +5% di ieri.
I future di Wall Street hanno azzerato i guadagni stamattina.
Ieri sera Donald Trump ha scritto su Truth di aver deciso la sospensione dei dazi sul Canada per 30 giorni, "per vedere se si potrà o meno strutturare un accordo economico definitivo". "Il Canada - ha scritto - ha accettato di garantire un confine settentrionale sicuro e di porre finalmente fine alla piaga mortale di droghe come il Fentanyl che si sono riversate nel nostro Paese, uccidendo centinaia di migliaia di americani e distruggendo le loro famiglie e comunità in tutto il Paese. Come presidente, è mia responsabilità garantire la sicurezza di tutti gli americani, e sto facendo proprio questo. Sono molto soddisfatto di questo risultato iniziale”.
Nel pomeriggio si era arrivati a un rinvio degli incrementi tariffari di un mese con il Messico.
Bastone con la Cina
Con la Cina invece, pare che il compromesso dell’ultimo minuto non sia stato raggiunto. Stanotte, all’entrata in vigore dell’aumento del 10% delle tariffe doganali, Pechino ha risposto varando un pacchetto di misure che prendono di mira il carbone e il gas naturale liquefatto (Gnl) con aliquote del 15%, più un'ulteriore tariffa del 10% su petrolio, attrezzature agricole e alcune automobili. Le misure, ha riferito il ministero delle Finanze, "sono state imposte per contrastare" i piani del tycoon ed entreranno in vigore dal 10 febbraio.
Salgono le società cinesi quotate alla borsa di Hong Kong: indice Hang Seng China Enterprise +1,9%, dal +4% di stanotte. L’Hang Seng, l’indice di riferimento dell’azionario di Hong Kong, guadagna l’1,7%. Restano chiuse le piazze finanziarie di Shanghai e Shenzhen.
L’indice Nikkei di Tokyo è in rialzo dello 0,8%. KOSPI di Seul +1%. In lieve calo la borsa di Singapore: Staits Tijes -0,2%.
India
Sale l’azionario indiano: indice BSE Sensex di Mumbai +0,5%. Il presidente Usa Donald Trump ha invitato il primo ministro indiano Narendra Modi a visitare la Casa Bianca la prossima settimana. Lo ha riferito - come riporta il The Guardian - un funzionario della Casa Bianca. Trump e Modi si sono parlati il 27 gennaio scorso, discutendo di immigrazione e di rapporti commerciali. Partner strategico degli Stati Uniti nel contrasto alla Cina, l'India è desiderosa di migliorare le relazioni commerciali con Washington e di rendere più facile per i suoi cittadini di ottenere visti per lavoratori qualificati.
Valute
Lo yuan offshore perde lo 0,2%. Si rafforza leggermente lo yen giapponese a 155,3. Rimbalza la rupia indiana dopo il forte deprezzamento di ieri. Euro dollaro a 1,030.
Goldman Sachs e JPMorgan ritengono che ci sia ancora molto da guadagnare acquistando il dollaro, la prima banca prevede che il dollaro romperà la parità con l’euro, la seconda si aspetta che la valuta statunitense arriverà a circa 1,50 dollari canadesi per la prima volta da decenni. "Le tariffe hanno un impatto forte, diretto e inequivocabile sui tassi di cambio, a differenza di altre classi di attività", hanno scritto in una nota gli strateghi di Goldman Sachs, tra cui Dominic Wilson, citando il rischio di un calo dell'euro tra l'8% e il 10% in uno scenario di tariffe globali.