Borse dell'Asia Pacifico in calo, future di Wall Street in rialzo
Il mese scorso le vendite al dettaglio in Cina sono cresciute al ritmo più lento degli ultimi tre anni, secondo i dati ufficiali pubblicati stanotte dall'Ufficio Nazionale di Statistica di Pechino

Le borse dell’Asia Pacifico sono in calo anche se i future di Wall Street sono leggermente positivi. Bond e dollaro sono poco mossi e sale l’oro per la quinta seduta consecutiva, a 4.325 dollari l’oncia. E’ ripartito l’argento, in rialzo dell’1% dopo il calo del 2,5% di venerdì. Bitcoin sotto quota novantamila dollari.
Azionario della Cina. L’indice CSI 300 dei listini di Shanghai e Shenzhen è in ribasso dello 0,2%. Hang Seng di Hong Kong -0,7%.
Consumi deboli in Cina
Il mese scorso le vendite al dettaglio in Cina sono cresciute al ritmo più lento degli ultimi tre anni, secondo i dati ufficiali pubblicati lunedì, a sottolineare la dura battaglia che i leader devono affrontare per rilanciare i consumi nella seconda economia mondiale. Le vendite sono aumentate dell'1,3% su base annua a novembre, secondo l'Ufficio Nazionale di Statistica, il ritmo più debole da dicembre 2022, quando sono terminate le severe misure anti-Covid. Il dato è anche ben al di sotto delle previsioni di Bloomberg del 2,9%.
Gli investimenti in beni immobili (FAI) sono diminuiti del 2,6% nei primi 11 mesi dell’anno, ampliando il calo dell'1,7% registrato nel periodo gennaio-ottobre.
La produzione industriale è aumentata del 4,8% a novembre, rallentando rispetto all'espansione del 4,9% di ottobre e rimanendo al di sotto della stima del 4,98% di Wind.
Pechino vuole una scossa alla spesa delle famiglie
Salgono in borsa le società dei consumi dopo che il governo ha dichiarato di voler aumentare il sostegno finanziario al settore. Ieri le autorità cinesi hanno reso pubblica una circolare che sollecita un maggiore coordinamento tra il settore commerciale e quello finanziario per intensificare il sostegno ai consumi, motore fondamentale della crescita economica del Paese.
Il documento, pubblicato congiuntamente dal Ministero del Commercio, dalla Banca Popolare Cinese e dall'Amministrazione Nazionale di Regolamentazione Finanziaria, delinea le misure volte a guidare gli istituti finanziari nel concentrare il loro sostegno sui settori chiave dei consumi e a facilitare l'espansione della domanda interna.
La circolare invita a istituire solidi meccanismi di coordinamento tra le autorità commerciali e finanziarie locali. Incoraggia i governi locali a utilizzare vari strumenti politici, come garanzie finanziarie e sussidi sugli interessi dei prestiti, per indirizzare i fondi di credito verso settori di consumo critici. In particolare, il documento sottolinea l'uso del renminbi digitale per migliorare l’ efficienza delle politiche di promozione dei consumi.
Giappone
La borsa di Tokyo è in calo: indice Nikkei -1,2%. Yen a 155,2 su dollaro, in lieve apprezzamento rispetto a venerdì.
La fiducia tra i grandi produttori della manifattura giapponese è salita al livello più alto degli ultimi quattro anni, rafforzando le aspettative del mercato riguardo a un possibile aumento dei tassi di interesse da parte della Banca del Giappone questa settimana. L'indice di fiducia delle imprese è salito a 15 questo mese dai 14 di settembre, secondo quanto riportato lunedì dall'indagine trimestrale Tankan della BOJ.
Il risultato corrisponde alla previsione mediana degli economisti in un sondaggio Bloomberg. L'indice relativo alle grandi aziende non manifatturiere si è mantenuto a 34, rimanendo vicino al livello più alto dall'inizio degli anni '90. Un valore positivo indica che un numero maggiore di aziende considera le condizioni "favorevoli" piuttosto che "sfavorevoli". Il Tankan, uno dei dati più attentamente esaminati pubblicati dalla BOJ, suggerisce che le imprese giapponesi hanno finora evitato ripercussioni significative dai dazi statunitensi, una fonte di incertezza che la banca centrale ha sottolineato per mesi. I risultati rafforzano la posizione del consiglio del governatore Kazuo Ueda di aumentare i tassi venerdì, il che segnerebbe il primo aumento da gennaio.
"Questo Tankan riduce il livello di preoccupazione per la BOJ. Un aumento dei tassi alla fine di questa settimana è ormai certo", ha affermato Hideo Kumano, economista esecutivo presso il Dai-Ichi Life Research Institute ed ex funzionario della BOJ.
Corea del Sud
La borsa di Seul è in ribasso dell’1,3%, in continuità con il calo di venerdì del Nasdaq e delle società dell’high tech più esposte al tema dell’intelligenza artificiale.
In Corea stanno emergendo i contorni della crisi istituzionale di un anno fa. L'ex presidente Yoon Suk Yeol avrebbe cercato di provocare un confronto militare con la Corea del Nord per creare i presupposti per dichiarare la legge marziale. A far fallire il piano sarebbe stata la manca risposta da parte di Pyongyang, ha affermato il procuratore speciale nel corso di una conferenza stampa.
"Hanno cercato di creare un pretesto per dichiarare la legge marziale effettuando operazioni militari anomale volte a provocare una risposta armata da parte della Corea del Nord, ma il tentativo è fallito perché la Corea del Nord non ha reagito militarmente", ha dichiarato Cho Euk-suk, al termine di un'indagine durata sei mesi.
Il team investigativo ritiene che Yoon e i suoi funzionari abbiano inviato dei droni in Corea del Nord nell'ottobre 2024 nel tentativo di provocare una risposta militare da parte del Nord.
In India l’indice BSE Sensex della borsa di Mumbai è in calo dello 0,2%. Si indebolisce ancora la rupia indiana su dollaro, su nuovi minimi storici a 90,6. Non sono emerse nelle ultime ore delle novità riguardanti il contenzioso sui dazi tra l’India e gli Stati Uniti, il mercato se le aspettava dopo la telefonata tra il premier Narendra Modi e il presidente Donald Trump.