Borse dell'Asia pacifiche, scende l'oro

Inizia anche a Est la settimana degli utili più intensa di questa stagione. Degli oltre 1.200 componenti dell'indice MSCI Asia Pacific, 406 aziende, presentano i conti del trimestre

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La settimana inizia con le borse dell’Asia Pacifico poco mosse, consolidano le posizioni i bond e le valute, arretra per il secondo giorno consecutivo l’oro. 

Dazi: lo schema della trattativa

L'amministrazione del presidente Donald Trump ha redatto un quadro di riferimento per gestire i negoziati con i partner commerciali, ha scritto venerdì sera il Wall Street Journal. Bloomberg ha aggiunto successivamente che i negoziatori statunitensi utilizzeranno un modello basato sulle seguenti aree comuni di interesse: tariffe doganali, barriere tariffarie, commercio digitale, sicurezza economica.
I colloqui vedrebbero gli Stati Uniti ospitare ogni settimana i negoziatori di un numero selezionato di Paesi, nel tentativo di gestire l'ondata di governi stranieri e blocchi commerciali che chiedono sgravi tariffari prima della scadenza di metà luglio. Lo schema di lavoro prevede che gli Stati Uniti tengano discussioni con circa 18 Paesi - sei ogni settimana - nell'arco di tre settimane, a rotazione, fino alla scadenza.

L’indice MSCI Asia Pacifico guadagna lo 0,3%. 

Trimestrali anche in Asia 

Inizia anche a Est la settimana degli utili più intensa di questa stagione, con le maggiori banche cinesi al centro dell’attenzione. Degli oltre 1.200 componenti dell'indice MSCI Asia Pacific, 406 aziende, tra cui Industrial & Commercial Bank of China Ltd., China Construction Bank Corp., Agricultural Bank of China Ltd. e Bank of China Ltd., presentano i conti del trimestre.  Qualsiasi segnale di erosione dei margini di profitto sarà monitorato con attenzione e gli analisti affermano che Pechino potrebbe aver bisogno di intensificare gli stimoli di per proteggere l'economia dai rischi tariffari. Alcune delle maggiori banche cinesi hanno visto i loro margini ridursi a partire dallo scorso anno, quando i responsabili politici si sono orientati a stimolare la crescita con misure di sostegno a tappeto, tra cui tagli ai tassi di interesse sui prestiti e agli interessi sui mutui.

L’indice Hang Seng di Hong Kong è intorno alla parità, lo stesso il CSI 300 dei listini di Shanghai e Shenzhen. Indice Taiex di Taipei +0,5%.

La Cina crescerà del 5%, anche con i dazi di Trump 

Le autorita' cinesi hanno dichiarato di avere "piena fiducia" nel raggiungimento dell'obiettivo di crescita economica fissato per il 2025, di "circa il 5%", nonostante la guerra commerciale tra Cina e Stati Uniti. Il vicedirettore della Commissione nazionale per lo sviluppo e le riforme, il principale organo di pianificazione del Paese, Zhao Chenxin, ha sottolineato oggi che la potenza asiatica ha "abbondanti riserve politiche" e "spazio di manovra politico" per raggiungere i suoi obiettivi, secondo quanto riferisce l'agenzia statale Xinhua. "Non importa come cambiera’ la situazione internazionale, manterremo i nostri obiettivi di sviluppo, il nostro approccio strategico e ci concentreremo sul fare bene il nostro lavoro", ha detto il funzionario.

 

L’indice Nikkei di Tokyo guadagna lo 0,5%. Domani la borsa del Giappone sarà chiusa per festività.
Poco mosso il cambio dollaro yen.

Rialzo tassi in pausa 

La Banca del Giappone dovrebbe prendersi una pausa sulla via della normalizzazione delle politiche monetarie, ma senza cambiare la strategia di fondo: il rialzo dei tassi dovrebbe riprendere appena il quadro internazionale si sarà schiarito. Giovedì la banca centrale dovrebbe mantenere il tasso di riferimento allo 0,5%: tutti e 54 gli economisti del sondaggio Bloomberg concordano. Dopo aver alzato i costi di finanziamento per tre volte dal marzo dello scorso anno a oggi, una pausa dovrebbe essere necessario, in quanto le ultime mosse di Donald Trump sui commerci internazionali sono una serie minaccia per l'economia giapponese

"La BOJ è ancora all'inizio della normalizzazione, a differenza di altre banche centrali", ha dichiarato Izuru Kato, capo economista di Totan Research. "A questo punto non diranno che il ciclo di rialzo dei tassi è finito".


Marino Masotti

Caporedattore