Borse dell'Asia incerte, in rialzo il Kospi di Seul

Indice Kospi +1,5% grazie ai titoli del tech e dell'elettronica di consumo.  Samsung guadagna il 2,5% nel giorno della presentazione a Seul del suo primo smartphone pieghevole Galaxy Z TriFold

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Le borse dell’Asia Pacifico si muovono in modo contrastato e all’apparenza disordinato  all’indomani della chiusura in calo di Wall Street, si mette in luce l’azionario della Corea del Sud grazie alla spinta dei tech.

Il dollaro tiene le posizioni e si sono placate le vendite sulle obbligazioni. Arretra dopo le sedute di rialzo l’indice Bloomberg delle Commodities. 

Bitcoin poco sopra i minimi di ieri, a 87.000 dollari. 
Strategy, la società che non possiede altre attività, se non i 56 miliardi di dollari di bitcoin comprati in questi ultimi anni, ha tocca ieri i minimi dell’ultimo anno. Nel corso della seduta, nel tentativo di attenuare le preoccupazioni, il gruppo con sede nella Virginia ha dichiarato di aver creato una riserva di 1,4 miliardi di dollari per finanziare futuri pagamenti di dividendi e interessi, 

Petrolio tipo Brent a 63,3 dollari il barile.
Le major petrolifere di tutto il mondo sono da qualche tempo corteggiate dai fondi che investono in opere infrastrutturali, segnalava ieri il Financial Times. Società come BlackRock, Apollo e Brookfield, si starebbero facendo avanti con BP, ExxonMobil, Eni e TotalEnergies in quanto la borsa valuta i loro gasdotti, oleodotti o altre strutture distributive del greggio e del gas, a multipli molto compressi. Un banchiere d’affari citato nell’articolo segnala che questi asset trattano intorno a sette volte gli utili, mentre i compratori privati potrebbero essere disposti a valutarli 12 volte.

Borsa di Seul

Indice Kospi +1,5%. 
Samsung guadagna il 2,5% nel giorno della presentazione a Seul del suo primo smartphone pieghevole. Il telefono, chiamato Galaxy Z TriFold, fa parte di una piccola sottocategoria di telefoni pieghevoli che hanno due cerniere e possono così trasformarsi in dispositivi più grandi, delle dimensioni di un tablet. Samsung lo lancerà inizialmente in Corea del Sud il 12 dicembre al prezzo di 3,59 milioni di won (circa 2.450 dollari), in seguito arriverà anche in Cina, Taiwan, Singapore e Emirati Arabi Uniti. L’evento anticipa di qualche mese il lancio del primo iPhone pieghevole da parte di Apple.

Corea del Sud 

L'inflazione è rimasta stabile a novembre, dando alla banca centrale ulteriori motivi per mantenere un atteggiamento cauto riguardo all'allentamento monetario, poiché le autorità continuano a temere che un persistente rialzo del mercato immobiliare possa alimentare squilibri finanziari. I prezzi al consumo sono aumentati del 2,4% rispetto all'anno precedente, invariati rispetto all'incremento di ottobre, secondo quanto comunicato martedì dal Ministero dei Dati e delle Statistiche. Il dato ha superato la previsione mediana del 2,3% in un sondaggio condotto da Bloomberg tra gli economisti. 
L'inflazione core, che esclude i prodotti alimentari e energetici volatili, è scesa al 2% rispetto al 2,2% di ottobre. 
Sia l'indice generale che quello core continuano a oscillare vicino all’ obiettivo del 2% fissato dalla Banca di Corea. "Con l'inflazione core che torna a un andamento più stabile e l'attenuarsi della pressione al rialzo sui prezzi dei prodotti agricoli e ittici,  l'inflazione dei prezzi al consumo dovrebbe gradualmente attenuarsi fino a raggiungere il 2% nei prossimi mesi", ha affermato la BOK.

Giappone

Indice Nikkei +0,2%. Salgono le banche, sulle aspettative di un rialzo dei tassi, scendono i titoli dell’automobile e del tech: Softbank -3%. Il produttore di robot Fanuc guadagna il 9% dopo aver annunciato una collaborazione con Nvidia. Si muove in scia la concorrente Yaskawa Electric +5%.
Poco mosso lo yen su dollaro a 155,5. Si sono sono fermate le vendite sulle obbligazioni: il tasso di rendimento è a 1,86%, in prossimità dei massimi dal 2008 toccati ieri.
L’asta di stanotte dei titoli governativi a 10 anni ha registrato una forte domanda, i rendimenti elevati hanno attirato gli acquirenti e il buon esito ha compensato i timori che avevano innescate le vendite sul secondario nelle ore precedenti. Il rapporto tra domanda e offerta è stato di 3,59 rispetto al 2,97 dell’asta di novembre e alla media di 3,20 dei 12 mesi. Un altro segno della forte domanda da parte degli investitori è stato il divario tra il prezzo medio e il prezzo minimo accettato, pari a 0,04 rispetto allo 0,13 del mese scorso. 

Borse cinesi contrastate. Shangahi Composite -0,6%. Hang Seng di Hong Kong -0,1%. Taiwan Weighted +0,2%.

Azioni di Hong Kong

Sull’Hang Seng è arrivato da inizio anno una valanga di denaro, circa 73 miliardi di dollari, il 232% in più del 2024. Il grosso dei profitti da commissioni generato dalle decine di IPO, aumenti di capitale, collocamenti e altre operazioni sull’equity, è andato alle grandi banche di Wall Street, soprattutto Goldman Sachs e Morgan Stanley. Se le grandi banche cinesi si trovano nelle posizioni di rincalzo, scriveva ieri il Financial Times, è perché le società che sbarcano sul listino vogliono attrarre il grande capitale straniero, principalmente statunitense, ma non solo.

 

La borsa dell’India è in calo dello 0,3%, la rupia tocca un nuovo minimo storico su dollaro.


Marino Masotti

Caporedattore