Borse dell'Asia in ribasso, settimana positiva per il Nikkei

Shutdown al nono giorno. Il Senato americano ha respinto, per la settima volta, il disegno di legge approvato dalla Camera per mantenere i finanziamenti al governo fino al 21 novembre

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La chiusura in ribasso di Wall Street condiziona stamattina le borse dell’Asia Pacifico. La pressione si sente di più sull’area dell’high tech. L’indice di riferimento dell’area, l’MSCI Asia Pacific, perde lo 0,7%.

Il dollaro tiene le posizioni, sulla via della miglior settimana degli ultimi undici mesi nei confronti dell’euro.

Petrolio poco mosso dopo l’annuncio del cessate il fuoco a Gaza: gli ostaggi in mano a Hamas dovrebbero tornare a casa a partire da lunedì.

L’oro torna sotto la soglia dei quattromila dollari.

Shutdown. Il Senato americano ha respinto, per la settima volta, il disegno di legge approvato dalla Camera per mantenere i finanziamenti al governo fino al 21 novembre.

Nikkei e yen

La borsa di Tokyo perde l’1,5% per effetto delle vendite sulle società esposte al tema dell’intelligenza artificiale e della difesa, queste ultime erano salite dopo l’inaspettata nomina di Sanae Takaichi a presidente del Partito di Maggioranza.

La borsa del Giappone si avvia a chiudere la settimana con un rialzo di quasi il 5%, per effetto del cambio di indirizzo politico  atteso dalla parlamentare, schierata su posizione di destra radicale e sostegno alla spesa pubblica.

Takaichi, destinata a diventare la nuova premier, si è espressa stanotte in modo pacato e neutrale sullo yen, svalutatosi negli ultimi giorni anche per effetto di alcune sue affermazioni del passato sulla valuta. “Takaichi cerca di essere il più neutrale possibile, ma il mercato conosce il suo precedente bias e vorrebbe maggiori chiarezza sull'opinione del governo sui rialzi dei tassi prima di tornare a posizioni corte su USD/JPY», ha detto Jordan Rochester, responsabile della strategia macro per l'EMEA presso Mizuho Bank. 

Lo yen si avvia a chiudere la settimana con un calo del 3,6% su dollaro, si tratta di una delle peggiori performance settimali dell’ultimo anno.

Cina

L’indice CSI 300 dei listini di Shanghai e Shenzhen è in calo dell’1,3%.

I titoli delle aziende cinesi produttrici di batterie, come CATL, scendono per effetto dei controlli introdotti da Pechino sulle esportazioni di alcune batterie al litio, materiali critici e tecnologie e attrezzature correlate. La misura si applica a partire dall'8 novembre, secondo una dichiarazione rilasciata giovedì. "Il controllo delle esportazioni non è un divieto di esportazione; prevediamo un impatto limitato nel breve termine sul volume delle esportazioni", scrivono gli analisti di Citigroup, tra cui Jack Shang, in una nota.

La borsa di Hong Kong, penalizzata dalle crescenti preoccupazioni degli investitori sul boom dell'intelligenza artificiale, è in calo: indice Hang Seng -1%, -3,1% il bilancio settimanale. Il gigante dei motori di ricerca su Internet, Baidu perde il 3,2%, il produttore di veicoli elettrici Li Auto il 3,3%, Alibaba Group Holding -2,2%, JD.com -1,9%. Il produttore di oro Zijin Mining Group registra un calo del 4,5%. L’indice benchmark dell’azionario di Hong Kong sulla buona strada per la sua più grande perdita settimanale in 10 settimane. 

Debuttanti e prossime esordienti

Oggi hanno debuttato sull’Hang Seng due società, Shanghai Zhida Technology Development +173%, Golden Leaf International Group +462%. 

Intanto, CXMT, il principale produttore cinese di chip DRAM, ha compiuto un passo avanti verso una mega offerta pubblica iniziale alla borsa di Shenzhen o Shanghai, mentre il mercato dei chip di memoria di fascia alta registra una carenza di offerta a causa della frenesia globale per l'intelligenza artificiale (AI). CXMT ha "risolto le questioni" relative all'elezione dei rappresentanti dei dipendenti e all'identificazione degli azionisti statali, secondo una dichiarazione pubblicata sul sito web della China Securities Regulatory Commission (CSRC).La società procederà quindi a ulteriori revisioni per portare avanti il processo di quotazione, aggiunge la dichiarazione. La quotazione di CXMT, con sede a Hefei, capitale della provincia di Anhui, sarà seguita con grande attenzione, poiché rappresenta la migliore speranza della Cina di rompere il dominio dei chip di memoria delle aziende sudcoreane SK Hynix e Samsung Electronics e della statunitense Micron Technology.

Corea del Sud

La borsa di Seul ha riaperto dopo le festività con un rialzo da record, +1,4%. Massimi storici per Samsung Electronics, sulla scia dell'entusiasmo degli investitori per il potenziale dell'azienda nel settore dei chip per l'intelligenza artificiale e della rinnovata fiducia nel suo business tradizionale delle memorie. Le azioni della più grande azienda sudcoreana sono aumentate del 76% quest’anno, portando la sua capitalizzazione di mercato a 391 miliardi di dollari.

Gli investitori scommettono che Samsung possa raggiungere la sua rivale più piccola, SK Hynix Inc., nella fornitura di memorie ad alta larghezza di banda a Nvidia e ad altri.

Borsa di Buenos Aires in rally 

Titoli e azioni argentine hanno preso il volo in chiusura dei mercati dopo l’inedito annuncio del segretario statunitense, Scott Bessent, sull'intervento diretto del Tesoro Usa a sostegno del peso.

I bond hanno registrato un rimbalzo immediato con punte del +10% mentre i titoli delle principali compagnie argentine nella borsa di New York segnano rialzi fino al 15% e l'indice Merval della Borsa di Buenos Aires ha chiuso con un +6,4%.

L'entusiasmo dei mercati è stato dettato dall'annuncio di Bessent, che ha rivelato l'intervento diretto della ‘cavalleria' Usa sul mercato dei cambi argentino a sostegno del peso e il raggiungimento di un accordo per un swap di monete per 20 miliardi di dollari. "Il Tesoro degli Stati Uniti è pronto ad adottare immediatamente tutte le misure eccezionali necessarie per garantire stabilità ai mercati", ha affermato il segretario statunitense.


Marino Masotti

Caporedattore