Borse dell'Asia in ribasso, lettere sui dazi in arrivo
Nel corso della notte, la Casa Bianca ha emanato l’ordine esecutivo che mette in azione, a partire dalla settimana prossima, un dazio universale minimo del 10%, elevabile al 15%, o anche molto di più

E’ durata poche ore l’eccitazione provocata dalle comunicazioni del trimestre di Microsoft e Meta Platforms, le performance dei titoli dei due colossi del tech non sono bastati a tenere su Wall Street nel corso dell’ultima parte della seduta. L’indice S&P500 ha chiuso in ribasso dello 0,3%, dopo un avvio in rialzo dello 0,7%.
L’attenzione è tornata sulla guerra commerciale, visto che oggi scade il secondo periodo di sospensione dei dazi annunciati in aprile. Nel corso della notte, la Casa Bianca ha emanato l’ordine esecutivo che mette in azione, a partire dalla settimana prossima, un dazio universale minimo del 10%, elevabile al 15%, o anche molto di più, per i paesi colpevoli di avere un surplus commerciale con gli Stati Uniti.
I conti del trimestre di Apple e di Amazon, usciti ieri sera, hanno mitigato il pessimismo, in entrambi i casi, le metriche del conto economico sono solide e per larga parte meglio delle attese. Nel caso di Amazon, si iniziano a vedere gli effetti dei dazi, per ora marginalmente e solo sulla redditività. I future di Wall Street segnano ribassi nell’ordine dello 0,2%.
L’indice MSCI Asia Pacific è in calo dello 0,5%, verso la sesta seduta consecutiva di ribasso, è la sequenza negativa più lunga da inizio anno. La maggior parte delle borse dell’area scendono, ma in alcuni casi, non per i dazi, ci sono anche molti temi locali, alcuni positivi ed alcuni negativi per le azioni.
Con lo yen debole i dazi fanno meno male
Indice Nikkei di Tokyo in calo dello 0,4%, -1,4% la settimana. Lo yen si indebolisce e tocca i minimi degli ultimi cinque mesi su dollaro, a 150,5. Tasso di rendimento del bond governativo a dieci anni a 1,54%, poco mosso.
Le dichiarazioni del governatore della Banca del Giappone, Kazuo Ueda, rilasciate ieri mattina nella conferenza stampa post riunione di politica monetaria, stanno raffreddando le aspettative di un rialzo dei tassi, salite a causa dell’innalzamento delle stime del board della banca sull’inflazione.
"Al momento non credo che siamo indietro. Né credo che ci sia un rischio elevato di rimanere indietro", ha dichiarato Ueda "Non prevediamo che la nebbia si possa diradare improvvisamente".
La banca centrale del Giappone, così come la Federal Reserve, sembra aver scelto di stare in stand by, in modo da vedere quale sarà il quadro definitivo dei dazi e quali saranno gli effetti su crescita e inflazione.
Cina: le piogge rallentano l'economia
In lieve calo le borse di Shanghai e di Hong Kong. L’indice Hang Seng si avvia a chiudere la settimana con un ribasso del 2,2%.
Scendono anche le azioni delle società farmaceutiche cinesi, dopo che il presidente Donald Trump è tornato a chiedere prezzi più bassi dei farmaci. Ieri sera è emerso che la Casa Bianca ha invitato 17 delle più grandi case del mondo ad applicare negli Stati Uniti quel che applicano agli altri paesi per i nuovi farmaci.
L’attività manifatturiera cinese si è inaspettatamente contratta a luglio rispetto al mese precedente. L'indice S&P Global Manufacturing Purchasing Managers' Index è sceso a 49,5 da 50,4 di giugno, rispetto alla previsione mediana di 50,2 degli economisti. Un valore superiore a 50 indica un'espansione rispetto al mese precedente. I risultati di questo sondaggio privato sono in linea con il rilevamento ufficiale pubblicato ieri, che mostrava un deterioramento dell'attività manifatturiera al peggior ritmo degli ultimi tre mesi.
L'Ufficio Nazionale di Statistica ha attribuito il peggioramento alle interruzioni causate prima dalle alte temperature, poi dalle forti piogge e infine dalle inondazioni in alcune regioni. Jingyi Pan, il direttore associato per l'economia di S&P Global, afferma nella nota che la domanda estera è rimasta debole a causa dell'incertezza commerciale globale.
Le inondazioni hanno provocato nelle ultime ore almeno 44 morti, più circa una decina di dispersi, in alcune aree periferiche di Pechino. Nei giorni scorsi, Shanghai è stata investita da un tifone.
Super tassa sui guadagni di borsa in Corea
La borsa di Seul è la peggiore dell’Asia Pacifico, l’indice Kospi perde il 3,7%, la variazione giornaliera più pesante da aprile, -2,2% il bilancio settimanale.
Il governo va avanti con il piano di aumento delle tasse sui guadagni di borsa: la soglia per l'imposta sulle plusvalenze azionarie dovrebbe scendere a 1 miliardo di won (714.250 dollari) da 5 miliardi di won e l'imposta sulle transazioni aumenterebbe, secondo le proposte pubblicate dal Ministero delle Finanze. Nel frattempo, l'aliquota massima dell'imposta sulle società salirebbe al 25% dal 24%, annullando un taglio varato dal precedente governo. Un’associazione di investitori individuali ha già lanciato una petizione nazionale contro il provvedimento.
Sala la borsa di Kuala Lampur, +1%. Gli Stati Uniti hanno deciso di ridurre i dazi sulle esportazioni malesi dal 25% al 19%, in linea con le altre economie del Sud-est asiatico.
