Borse dell'Asia in rialzo, si assesta l'economia cinese

L'attività industriale cinese ha continuato ad espandersi il mese scorso.  L'indice ufficiale dei responsabili degli acquisti del settore manifatturiero si è attestato a 50,3, sopra il consensus

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I segnali di stabilizzazione giunti nel fine settimana da alcuni indici anticipatori dell’attività economica cinese contribuiscono a sostenere le borse di Shanghai e Shenzhen nella prima seduta della settimana e del mese: indice CSI 300 +0,8%.

L'attività industriale cinese ha continuato ad espandersi il mese scorso dopo che un ampio pacchetto di misure di stimolo ha contribuito a invertire il trend.  L'indice ufficiale dei responsabili degli acquisti del settore manifatturiero si è attestato a 50,3, ha dichiarato sabato l'Ufficio nazionale di statistica, al di sopra del il limite di 50 che separa l'espansione dalla contrazione. La mediana degli economisti intervistati da Bloomberg era per un aumento a 50,2, da 50,1. La misura non manifatturiera dell'attività nel settore delle costruzioni e dei servizi è scesa a 50 a novembre, rispetto alla lettura di ottobre di 50,2. Il dato si confronta con una previsione di 50,3. L'indice composito è rimasto invariato a 50,8.  “L'economia si è stabilizzata di recente con l'allentamento delle politiche fiscali e monetarie dopo la riunione del Politburo del 26 settembre”, ha dichiarato Zhang Zhiwei, capo economista di Pinpoint Asset Management.

Intanto il Bond governativo della Cina, sulla scadenza a dieci anni, scende ancora e tocca la soglia psicologica del 2% di tasso di rendimento, livello mai visto nella storia.

L’indice TAIEX di Taipei guadagna il 2% grazie alla spinta delle società dell’high tech, a sua volta guidate dalla chiusura in rialzo del Nasdaq , +0,8%. L’S&P500 è salito dello 0,6% ed ha toccato un altro record.

La borsa di Hong Kong è in rialzo dello 0,4%. Positivo il mercato azionario della Corea del Sud: indice KOSPI di Seul +0,2%.

Lo yen si indebolisce a 150,7 e i rendimenti dei titoli di Stato giapponesi salgono dopo che il governatore della Banca del Giappone, Kazuo Ueda, ha fornito esplicite indicazioni sulle prossime mosse di politica monetaria: i rialzi dei tassi di interesse sono “prossimi”, dato che l'andamento dell'economia è in linea con le previsioni. Il rendimento a due anni è salito ai massimi dal 2008 e quello a 10 anni è salito di 2,5 punti percentuali. L’indice Niikei della borsa di Tokyo guadagna l’1%. Ueda, nell'intervista al quotidiano Nikkei, afferma che un rialzo potrebbe avvenire presto. Gli swap indicizzati overnight prevedono il 67% di possibilità di un rialzo a dicembre, con una probabilità del 90% a gennaio. 


Marino Masotti

Caporedattore