Borse dell'Asia contrastate, si indeboliscono le valute dell'area

Kospi di Seul +0,5%, lo won si indebolisce sul dollaro, con il cross prossimo ai massimi dal 2009. La Banca centrale della Corea ha dichiarato che potrebbe intervenire in caso di movimenti eccessivi

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La fine dello shutdown più lungo di sempre negli Stati Uniti non lascia il segno sui mercati azionari dell’Asia Pacifico, l’indice di riferimento dell’area va avanti e indietro sulla parità dopo tre giorni di sedute di rialzo. 

Ieri a Wall Street è proseguita la marcia delle "società del valore", quelle con bassi tassi di crescita e utili ricorrenti: il Dow Jones è salito dello 0,8%, diciassettesimo record da inizio anno. Il Nasdaq, nonostante il rialzo delle società dei chip, ha chiuso in ribasso dello 0,2%. 

Il petrolio Brent è piatto a 62,5 dollari il barile, dopo la peggiore seduta da giugno. Oro al quinto giorno di rialzo, a 4.208 dollari l’oncia. Il dollaro si apprezza sui mercati dell’Asia Pacifico, soprattutto sullo won della Corea e sullo yen del Giappone, poco mosso l’euro.

Shutdown

Donald Trump ha firmato  il provvedimento approvato dal Congresso per mettere fine allo shutdown più lungo della storia americana, durato 43 giorni. La Camera ha dato il via libera alla misura con 222 voti a favore e 209 contrari.

Sei deputati democratici hanno votato con i repubblicani per riaprire il governo. Firmando il provvedimento, Trump ha ringraziato i leader repubblicani del Congresso e i democratici che hanno votato a favore della fine dello shutdown. "Non si deve più ripetere", ha detto il presidente Usa.

Borse della Cina contrastate. Hang Seng di Hong Kong -0,1%: il colosso delle attività Internet, Tencent, è in ribasso dell’1% prima della pubblicazione dei dati del trimestre. CSI 300 dei listini di Shanghai e Shenzhen +0,9%. 

Taiwan

La borsa di Taipei è poco mossa.
Senza dare troppo nell’occhio, la diplomazia di Taiwan sta ottenendo risultati importanti in termini di riconoscimento da parte degli altri paesi.

Lunedì, la ex presidente Tsai Ing-wen, ha parlato alla Berlin Freedom Conference, l’evento più rilevante della Berlin Freedom Week: non c’è nulla di ufficiale in questa partecipazione, ma il Financial Times ricorda che la Germania è da tempo uno dei paesi più attenti a non irritare la Cina sul tema del riconoscimento di Taiwan: nel 2020, quando Ing-wen era stata eletta, Berlino neanche mandò le congratulazioni.

Qualche giorno prima, la vice presidente Hsiao Bi-khim aveva parlato a un evento dell’Alleanza interparlamentare sulla Cina, un’articolazione del Parlamento Europeo: l’invito ha poi fatto infuriare la missione cinese a Bruxelles.

Non sono poi passati inosservati i numerosi viaggi in giro per l’Europa  del ministro degli Esteri, Lin Chia-lung, il quale, prima arrivare in Francia, Olanda, Belgio, Polonia e Austria, era stato entrato nel palazzo delle Nazioni Unite proprio durante l’assemblea plenaria.

Cina

La seconda economia del mondo sta andando incontro al rallentamento della crescita dei consumi più marcato da quando, più di quattro anni fa, la ripresa post-Covid ha iniziato a perdere slancio: i dati di domani dovrebbero mostrare questa debolezza. Le vendite al dettaglio dovrebbero essere aumentate del 2,8% il mese scorso rispetto all'anno precedente, secondo la previsione mediana degli economisti in un sondaggio Bloomberg. Ciò segnerebbe il quinto mese consecutivo di decelerazione, la serie più lunga dal 2021, oltre che l'aumento più debole in più di un anno.

Alti funzionari del governo e del Partito Comunista dichiarano regolarmente il loro impegno ad aumentare la spesa interna, cosa che anche gli Stati Uniti e altri importanti partner commerciali chiedono da tempo.

Proprio il mese scorso, il partito si è impegnato ad aumentare "in modo significativo” la quota della spesa dei consumatori nell'economia nei prossimi cinque anni.

Yen

L’indice Nikkei di Tokyo è in rialzo dello 0,4%. Lo yen è sui minimi da inizio anno a 154,8.  Il ministro delle Finanze giapponese Satsuki Katayama ha lanciato un nuovo allarme sui movimenti valutari: "Ultimamente stiamo assistendo a movimenti valutari rapidi e unilaterali”, ha affermato il ministro in risposta alle domande poste in Parlamento. Il cambio non ha reagito più di tanto all’avvertimento. "Il governo sta monitorando con grande urgenza eventuali movimenti eccessivi e disordinati”, ha segnalato Katayama.

Corea del Sud

L’indice Kospi guadagna lo 0,5% e lo won si indebolisce su dollaro, il cross si sta avvicinando ai massimi dal 2009.

Ieri il governatore della Banca di Corea Rhee Chang Yong ha dichiarato che le autorità sono disposte a intervenire se dovessero riscontrare un’eccessiva volatilità del cambio.
Le esportazioni sudcoreane di prodotti tecnologici per l'informazione e la comunicazione (ICT) hanno registrato una crescita a doppia cifra nel mese di ottobre grazie alla forte domanda di semiconduttori, secondo i dati diffusi giovedì dal governo.

Le spedizioni di prodotti ICT sono aumentate del 12,2% rispetto all'anno precedente, raggiungendo i 23,33 miliardi di dollari USA nel mese di ottobre, mantenendo un trend positivo iniziato a febbraio, secondo il Ministero del Commercio, dell'Industria e delle Risorse.

L'aumento a doppia cifra è stato attribuito alla crescente domanda di chip che ha compensato l'incertezza nel contesto commerciale globale.

Le esportazioni di chip hanno registrato un picco del 25,4%, raggiungendo i 15,74 miliardi di dollari, grazie alla forte domanda di prodotti di fascia alta, come i chipset DDR5 (double data rate 5) e HBM (high bandwidth memory) utilizzati nei chipset di intelligenza artificiale generativa (AI).

Altrove. Ha chiuso in ribasso, sui minimi degli ultimi tre mesi, la borsa di Sidney. In rialzo dello 0,4% l'indice BSE Sensex di Mumbai.


Marino Masotti

Caporedattore