Borse dell'Asia contrastate, salgono Tokyo, Taipei e Seul, in calo Hong Kong
Nikkei +0,7%, -0,8% la settimana. In Giappone, i prezzi al consumo, esclusi gli alimenti freschi, sono aumentati del 2,3% in ottobre anno su anno, da +2,4% di settembre. Il dato è sopra le stime


La chiusura in rialzo di Wall Street si fa sentire in Asia Pacifico soprattutto alla borsa di Taiwan, l’indice TAIEX di Taipei guadagna quasi il 2%, il peso massimo Taiwan Semiconductor Manufacturing sale del 2,5%. Il bilancio settimanale dell'azionario di Taiwan è positivo: +1%.
L’indice Nikkei di Tokyo è in rialzo dello 0,7%, -0,8% la settimana. Sono usciti i dati sull’inflazione in Giappone.
I prezzi al consumo, esclusi gli alimenti freschi, sono aumentati del 2,3% in ottobre anno su anno, da +2,4% di settembre. Il dato riferito dal Ministero degli Affari Interni è superiore alla stima di consenso del 2,2%. L'indice che esclude i costi energetici e i prezzi degli alimenti freschi è salito del 2,3%, rispetto al 2,1%. I dati di ottobre probabilmente manterranno la banca centrale sulla strada dell’aumento del costo del denaro.
"L'inflazione si mantiene stabile, a parte gli elementi relativi all'elettricità e al gas. Le importazioni sono più costose e i consumi sono così così, ma l'inflazione rimane forte", ha dichiarato Takeshi Minami, economista del Norinchukin Research Institute. La dinamica di fondo dei prezzi rimane solida e l'accelerazione della crescita dei prezzi dei servizi all'1,5% dall'1,3% rafforza l'idea che l'inflazione si stia radicando nell'economia.
Sebbene il governatore della Banca del Giappone, Kazuo Ueda, si sia astenuto dal dare segnali chiari sulla probabile tempistica del prossimo rialzo dei tassi, molti economisti prevedono che la mossa avverrà a dicembre o a gennaio. Il primo ministro Shigeru Ishiba ha anticipato nel corso della notte alcuni elementi del pacchetto di stimoli economici anticipati dai media ieri: ci dovrebbero essere sussidi e aumenti di stipendio, “per tutte le generazioni”.
L’indice Hang Seng di Hong Kong perde l’1,8%. CSI 300 dei listini di Shanghai e Shenzhen -2,4%.
Salgono i titoli delle società cinesi della gestione e analisi dei dati dopo l’impegno del governo alla progettazione dell'infrastruttura nazionale dei dati.
Hua Hong Semiconductor +11% a Shanghai. Reuters ha riportato che la fonderia cinese sta collaborando con l'europea STMicroelectronics per la produzione di chip.
I titoli dell'e-commerce più esposti all’estero salgono dopo che il Ministero del Commercio ha emanato nuove misure di promozione della crescita.
Xiaomi +6%: la testata Caijing ha riferito che l'azienda sta progettando di lanciare il suo secondo modello di veicolo elettrico l'anno prossimo. In rialzo il comparto abbigliamento dopo che la statunitense Gap ha alzato le sue prospettive per l'intero anno. Baidu -9% dopo i dati del trimestre.
Lo yuan si avvia verso l'ottava settimana di ribassi, la più lunga striscia di perdite settimanali in oltre sei anni.
Altrove in Asia Pacifico. L’indice S&P/ASX 200 di Sidney ha chiuso in rialzo dello 0,8%, +1,3% la settimana. Kospi della Corea del Sud +0,8%, +3,4% la settimana. BSE Sensex di Mumbai +0,7%.
Straits Times di Singapore sulla parità: la città stato ha alzato le sue previsioni di crescita per quest'anno, in quanto l'economia si sta riprendendo più velocemente del previsto. Il 2024 dovrebbe chiudersi con un’espansione di circa il 3,5% da un precedente intervallo del 2%-3%. Per l'anno prossimo la crescita è prevista tra l'1% e il 3%, a causa della volatilità globale dovuta alle probabili tensioni commerciali generate dalla presidenza di Donald Trump, al rallentamento della Cina e ad altre fratture geopolitiche in Medio Oriente e Ucraina.
