Borse Asia Pacifico in ribasso dopo il record dei tech a WallStreet

Hang Seng di Hong Kong -1,8%. Indice Shanghai Composite - 0,9%. Con una decisione attesa ormai da settimane, Bruxelles ha fatto scattare la scure dei dazi sulle auto elettriche made in China

Rete di connessioni luminose su sfondo nero, flusso dati tech.
Progetto senza titolo (3)

All’indomani del record del Nasdaq , in Asia Pacifico prevale il ribasso. Sale in controtendenza la borsa di Tokyo, indice Nikkei +1%, terza seduta consecutiva di rialzo.

"Le persone si sentono più sicure nell'acquisto di azioni ora che le elezioni sono finite" e il futuro della coalizione al governo del Giappone è più chiaro, ha detto a Bloomberg Yukihiro Kawanishi, stratega senior di Aizawa Securities. Le aspettative che la BOJ lascerà domani invariati i tassi di interesse mantengono debole lo yen , stamattina a 153,3. 

Indice Topix dell'elettricità e del gas + 4,1%, soprattutto grazie ai solidi guadagni di società di servizi come Chubu Electric Power Co. La maggiore influenza parlamentare del Partito Democratico del Popolo, favorevole alla produzione di energia nucleare, sta sostenendo i titoli delle utility.

Società come Disco, Hoya e Lasertec salgono dopo la trimestrale superiore alle attese di  Alphabet , la holding a cui fa capo Google, chiude il terzo trimestre con un utile netto in rialzo del 34% a 26,30 miliardi di dollari su ricavi in aumento del 15% a 88,26 miliardi. I ricavi da pubblicità sono 65,85 miliardi, mentre quelli pubblicitari di YouTube sono risultati pari a 8,92 miliardi. Titolo +5% nel dopoborsa.

Le borse della Cina scendono. Hang Seng di Hong Kong -1,8%. Indice Shanghai Composite -0,9%.

Con una decisione attesa ormai da settimane, Bruxelles ha fatto scattare la scure dei dazi sulle auto elettriche made in China. A nulla sono valsi il 'nein' di Berlino e le crepe mostrate dai Ventisette che all'inizio del mese avevano rimesso nelle mani dell'esecutivo di Ursula von der Leyen l'onere di punire il Dragone per i maxi-sussidi sleali elargiti alla sua industria per inondare il mercato continentale di e-car a basso prezzo.

La decisione dell'Ue - pur lasciando spiragli per un accordo futuro - apre a tutti gli effetti una guerra commerciale che allarma le ammiraglie tedesche fortemente radicate sul territorio cinese e trova invece il favore di Parigi, sostenitrice di una mossa vista come "cruciale per proteggere gli interessi" dell'Europa a una settimana dall'incognita Donald Trump oltreoceano.

Nel dettaglio, i nuovi dazi Ue si attestano al 7,8% per le Tesla prodotte a Shanghai, al 17% per Byd, al 18,8% per Geely e al 35,3% per Saic. Per gli altri gruppi che hanno collaborato all'indagine antitrust la mano di Bruxelles sarà più clemente, con un 20,7% di sovrattasse rispetto al 35,3% valido per tutte le aziende invece reticenti. Complessivamente, sommando l’obolo del 10% già in vigore, le tariffe raggiungeranno quota 45%.

L’indice S&P/ASX 200 di Sidney perde lo 0,9% dopo che il tasso d'inflazione nel terzo trimestre è stato in Australia del 2,8%, il livello più basso in più di tre anni.

Kospi della Corea del Sud -0,8%. BSE Sensex di Mumbai -0,3% in avvio di seduta.

Ieri sera la borsa del Brasile ha chiuso in ribasso dello 0,3%. Il dollaro statunitense ha toccato il livello più alto degli ultimi tre anni e sette mesi, con una quotazione peri a 5,76 reais, non lontana dal record di tutti i tempi di 5,90 reais del 13 maggio del 2020, in piena pandemia di Covid-19.

La valuta statunitense aveva raggiunto la quotazione di 5,77 reais dopo che il ministro dell'Economia Fernando Haddad ha dichiarato che non c'è una scadenza per l'invio del pacchetto di revisione della spesa pubblica al Parlamento, precisando che il Presidente Luiz Inácio Lula da Silva, da lui incontrato ieri, deve ancora decidere quali misure adottare. "Lula ci sta chiedendo informazioni e noi gliele stiamo forniamo", ha detto il ministro dell'Economia brasiliano ai giornalisti brasiliani, precisando che "non c'è una data. Dipende da lui (Lula)". Haddad ha poi negato che il presidente abbia posto il veto sulle misure.


Marino Masotti

Caporedattore