Borsa di Tokyo piatta dopo i record, oro oltre quota 4.000 dollari

La neoeletta presidente del partito (Ldp) in Giappone, Sanae Takaichi, si prepara ad affrontare il suo primo banco di prova sul fronte diplomatico: l'incontro con Trump, atteso a Tokyo a fine mese

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La chiusura in ribasso di Wall Street frena la corsa delle borse dell’Asia Pacifico, proseguono invece a spron battuto gli acquisti di oro e il prezzo all’oncia tocca un nuovo massimo storico, oltre quota quattromila dollari. Si rafforza il dollaro, soprattutto nei confronti di euro e di yen. In calo il bitcoin.

L’indice Nikkei della borsa di Tokyo è intorno alla parità dopo due sedute consecutive da record. Il cross dollaro yen torna sui livelli visti l’ultima volta a febbraio, a 152,4. Sale il tasso di rendimento del bond governativo a dieci anni, a 1,68%, massimo degli ultimi quindici anni.

Buste paga in Giappone

I salari in Giappone sono aumentati al ritmo più lento degli ultimi tre mesi, mentre gli stipendi reali hanno continuato a diminuire, mettendo in evidenza una sfida per il leader del partito di governo appena eletto, Sanae Takaichi, che si è impegnato ad affrontare l'aumento del costo della vita.

Secondo un rapporto pubblicato mercoledì dal Ministero della Salute, del Lavoro e del Welfare, i salari nominali sono aumentati dell'1,5% ad agosto rispetto all'anno precedente, in frenata rispetto al +3,4% del mese precedente.

Questo dato è inferiore alle aspettative degli economisti. I guadagni reali in contanti sono diminuiti dell'1,4%, segnando l'ottavo mese di calo e risultando anch'essi inferiori alle aspettative. 

Gli economisti avevano previsto un aumento nominale del 2,7%, aspettandosi un rallentamento dei bonus dopo il balzo del mese precedente. Una misura più stabile della retribuzione, che evita problemi di campionamento ed esclude bonus e straordinari, è aumentata del 2,4% per il secondo mese consecutivo per i lavoratori regolari. 

Avanti pianissimo sul rialzo tassi

Sebbene i dati di agosto siano stati inferiori alle aspettative, la tendenza generale di aumenti salariali moderati suggerisce che la Banca del Giappone è ancora sulla buona strada per continuare ad aumentare lentamente i tassi. Tuttavia, le aspettative di un aumento dei tassi alla fine di questo mese si sono raffreddate bruscamente dopo l'elezione di Sanae Takaichi, una sostenitrice dell’aumento della spesa pubblica, a leader del partito di governo.

"La mia prima impressione è che ci siano pochi cambiamenti nel quadro generale dei salari, ad eccezione dei bonus. Non si sta rafforzando né indebolendo", ha affermato Ryosuke Katagi, economista di mercato presso Mizuho Securities Co. Gli operatori ritengono che ci sia circa il 25% di probabilità che la banca centrale aumenti i tassi quando annuncerà la sua prossima decisione politica il 30 ottobre, in calo rispetto al 68% circa di inizio settimana.

Giappone nello scacchiere del Pacifico

La neoeletta presidente del Partito Liberaldemocratico (Ldp) in Giappone, Sanae Takaichi, si prepara ad affrontare il suo primo banco di prova sul fronte diplomatico e della sicurezza: l'imminente incontro con il presidente americano Donald Trump, atteso a Tokyo a fine mese. In un contesto regionale sempre più instabile, dicono gli osservatori, la gestione delle relazioni con Washington saranno cruciali per la premier in pectore, prima donna a ricoprire questo ruolo. Secondo fonti vicine all'esecutivo, la visita di Trump in Giappone è in fase di definizione per la fine di ottobre e il vertice con Takaichi potrebbe svolgersi il 28 del mese. L'obiettivo sarà duplice: rafforzare l'alleanza bilaterale e ottenere il sostegno statunitense per aumentare le capacità difensive del Paese.

"La diplomazia è fondamentale per mantenere la pace e intendo concentrarmi su questo fronte", ha dichiarato la leader 64enne all'indomani della sua elezione, confermando che le questioni internazionali e di sicurezza saranno una sua priorità assoluta. Il contesto geopolitico nell'Asia-Pacifico, segnato dall'espansionismo della Cina - che la Casa Bianca considera una minaccia alla sua egemonia - e dal rafforzamento della cooperazione militare tra Pechino, Mosca e Pyongyang, preoccupa Tokyo, che si trova costretta a potenziare il proprio potere deterrente, facendo leva sull'alleanza con Washington.

“La priorità è confermare l'impegno reciproco per il rafforzamento dell'alleanza nippo-americana", ha dichiarato Takaichi, che in passato ha ricoperto il ruolo di ministra per la sicurezza economica e delle comunicazioni, pur non vantando un’esperienza diplomatica di lungo corso”.

La borsa di Hong Kong è in ribasso, indice Hang Seng -1%. Scende anche il Taiex di Taipei, -0,5%. Restano chiuse le borse della Cina e della Corea del Sud. 

In lieve rialzo l’azionario dell’India, indice BSE Sensex di Mumbai +0,3%.

Asia del Sud

La Banca Mondiale ha ridotto le sue previsioni di crescita economica per i paesi l'Asia meridionale di quasi un punto percentuale, in parte a causa delle pesanti tariffe imposte dagli Stati Uniti all'India.

Nel suo rapporto pubblicato martedì, l'istituzione con sede a Washington ha previsto che la crescita dell’aggregato composto da India, Bangladesh, Sri Lanka, Nepal e Maldive, scenderà al 5,8% nel 2026, rispetto al 6,6% di quest'anno, un rallentamento più marcato di quanto previsto in precedenza. La proiezione per il 2026 è la più bassa degli ultimi 25 anni per la regione, esclusi i periodi di recessione globale o di rallentamento economico, ha affermato l'istituto di credito.

"L'Asia meridionale ha un enorme potenziale economico ed è ancora la regione in più rapida crescita al mondo. Tuttavia, i paesi devono affrontare in modo proattivo i rischi che minacciano la crescita", ha affermato Johannes Zutt, vicepresidente della Banca mondiale per l’Asia meridionale, in una dichiarazione.

Vietnam

Il Paese del Sud Est asiatico ha ottenuto l'atteso passaggio allo status di mercato emergente da parte di FTSE Russell, un cambiamento che potrebbe sbloccare miliardi di dollari di nuovi capitali per i suoi mercati finanziari. I titoli azionari della borsa di Hanoi saranno inclusi nel gruppo dei mercati emergenti secondari di FTSE Russell, affiancandosi a quelli di Cina, India e Indonesia. L'aggiornamento dallo status di mercato di frontiera sarà efficace dal 21 settembre 2026, secondo una dichiarazione. 

"La riclassificazione del Vietnam riflette l'attuazione di importanti miglioramenti alle infrastrutture di mercato", ha dichiarato David Sol, responsabile globale delle politiche di FTSE Russell, in una dichiarazione.

Il Vietnam è stato aggiunto per la prima volta alla lista di osservazione di FTSE Russell per una potenziale riclassificazione nel settembre 2018 e le autorità hanno intrapreso riforme radicali per allineare il mercato agli standard globali.

FTSE aveva previsto che un upgrade avrebbe aggiunto fino a 6 miliardi di dollari di afflussi esteri reindirizzati verso il Vietnam. 


Marino Masotti

Caporedattore