Borsa di Tokyo in rialzo, in calo Hong Kong e Seul
Indice Nikkei di Tokyo +1,2%. Arrivano segnali di tenuta dal mercato delle obbligazioni governative del Giappone. La domanda all'asta di titoli di Stato a due anni è stata la più forte da gennaio,

La chiusura sulla parità di Wall Street non fornisce direzione alle borse dell’Asia Pacifico. Si apprezzano le principali valute dell’area, dopo le uscite di Donald Trump su Jerome Powell: il presidente degli Stati Uniti ha detto ieri pomeriggi in Olanda che sta lavorando per cambiare il governatore, a suo dire “uno stupido”. Qualche ora dopo il Wall Street Journal ha detto che il sostituto di Powell potrebbe annunciato nel giro di pochi mesi, prima dell’autunno.
Le obbligazioni degli Stati Uniti si rafforzano per effetto della revisione dei meccanismi di valutazione dei Treasury detenuti in portafoglio dalle grandi banche. La Federal Reserve ha deciso di abbassare il coefficiente supplementare sulla leva.
Il dollaro è sui minimi da fine 2021 su dollaro, a 1,168.
Giappone
L’indice Nikkei di Tokyo guadagna l’1,3%. Lo yen si porta a 144,9 su dollaro, da 145,1 di ieri.
Arrivano segnali di tenuta dal mercato delle obbligazioni governative. La domanda all'asta di titoli di Stato giapponesi a due anni è stata la più forte da gennaio, in quanto la recente volatilità della parte lunga della curva dei rendimenti ha aumentato l'appetito degli investitori per il debito a più breve scadenza.
Il rapporto tra domanda e offerta è stato di 3,9, il più alto da gennaio, contro il 3,77 del mese scorso. Questo valore si confronta con una media di 12 mesi di 3,98. La coda, ovvero il divario tra i prezzi medi e quelli minimi accettati dall’emittente, è stata di 0,012, rispetto allo 0,009 della vendita precedente.
Tokyo Gas sta discutendo con diversi fornitori di gas naturale liquefatto degli Stati Uniti per assicurarsi un accordo di acquisto a lungo termine, dato che la crescente domanda di energia rende il Giappone sempre più dipendente da questa fonte di combustibile.
Il più grande distributore di gas del Paese è in trattative con almeno quattro società della costa del Golfo degli Stati Uniti, scrive Bloomberg. Tra gli esportatori ci sono Energy Transfer e Commonwealth. Il Giappone si prepara a un boom della domanda di energia originata dai data center che supportano l'intelligenza artificiale e dalle fabbriche che producono chip per semiconduttori. Il governo considera il GNL vitale per la sicurezza energetica e gli importatori giapponesi hanno avviato trattative per acquistare forniture anche oltre il 2050.
Borse della Cina miste. Hang Seng di Hong Kong in calo dello 0,4%. CSI 300 dei listini di Shanghai e Shenzhen piatto. Taiex di Taipei +0,3%, nella scia del record di Nvidia a Wall Street.
Dollaro di Hong Kong agitato
Il soggetto equiparabile alla banca centrale di Hong Kong ha speso stanotte più di un miliardo di dollari per sostenere il tasso di cambio della città. L'Autorità Monetaria di Hong Kong (HKMA) ha ritirato dalla circolazione 9,42 miliardi di HK$ (1,2 miliardi di dollari US) dopo che il tasso di cambio ha toccato il limite debole del suo ancoraggio sul dollaro. Nelle settimane precedenti, l'autorità monetaria aveva iniettato liquidità nel sistema finanziario per contenere i guadagni nel tasso di cambio locale mentre la valuta statunitense si svalutava. Oltre a spingere la valuta di nuovo nel suo intervallo di scambio consentito di 7,75-7,85 per dollaro, la HKMA renderà anche più costosi i trade ribassisti. Secondo Rodrigo Catril, stratega di valuta presso il National Australia Bank Ltd. a Sydney. “Per i mercati, la grande domanda è: credete che il peg sarà protetto? Per ora, le autorità stanno mostrando che sono molto disposte a difenderlo.”.
In Asia, è in calo dell’1,2% la borsa della Corea del Sud. In rialzo dello 0,5% l’indice BSE Sensex di Mumbai.

