Borsa di Hong Kong sempre più su, in rialzo anche Tokyo e Seul
Anche oggi sono Alibaba e Xiaomi, i due pesi massimi dell’indice a fornire il contributo più importante al movimento. L’Hang Seng Tech è sui massimi degli ultimi tre anni, +25% da inizio anno.

La benedizione del presidente Xi Jinping all’iniziativa privata nell’innovazione tecnologica più spinta fornisce una ulteriore spinta al rialzo della borsa di Hong Kong, sui massimi da settembre: l’indice Hang Seng guadagna l’1%, +14,5% da inizio anno.
CSI 300 dei listini di Shanghai e Shenzhen -0,3%, da +0,4% di stanotte.
Anche oggi sono Alibaba e Xiaomi, i due pesi massimi dell’indice a fornire il contributo più importante al movimento. L’Hang Seng Tech è sui massimi degli ultimi tre anni, +25% da inizio anno.
Nel suo intervento di ieri all'evento, il presidente Xi Jinping ha promesso di abolire le multe ingiustificate contro le aziende private e ha esortato gli imprenditori a mantenere il loro spirito competitivo. Jack Ma di Alibaba e il fondatore di DeepSeek Liang Wenfeng erano tra i partecipanti all'incontro. L’evento “segna un cambiamento significativo nell'approccio della Cina al settore privato", ha dichiarato Charu Chanana, chief investment strategist di Saxo Markets. "Questo dovrebbe aggiungere ulteriore slancio ai nomi della tecnologia cinese che hanno registrato un rally grazie allo sviluppo di DeepSeek e al flusso di capitali deviato dalle aziende del Magnificent Seven”.
I bond governativi cinesi a dieci anni si indeboliscono, con i rendimenti aumentati di due punti base, a un livello che non si vedeva da inizio dicembre. L'attenzione è ora sull’incontro legislativo annuale di marzo, dove i principali leader del paese si ritrovano per votare il piano economico per il 2025, in quell’occasione potrebbero essere discusse misure concrete di sostegno al settore privato.
Secondo gli analisti di Bank of America Securities, la tesi dell'investimento in Cina sta migliorando, grazie a una combinazione di performance di mercato e di benefici derivanti dalla scoperta dell'intelligenza artificiale di DeepSeek e da relazioni con gli Stati Uniti migliori del previsto.
Sotto il titolo "From 'tradable' to 'investable'", gli analisti azionari cinesi della banca d'investimento hanno osservato che le riforme a lungo termine, come l'aumento dei dividendi e l'incoraggiamento degli assicuratori a investire, potrebbero sostenere i recenti guadagni del mercato.
"Il mercato cinese ha sovraperformato nel 2024, ma molti investitori con cui abbiamo parlato considerano ancora la Cina come un "mercato di trading" - il denaro veloce va e viene per giocare i rimbalzi di trading, mentre il capitale globale a lungo termine rimane poco convinto e poco coinvolto", hanno detto. "Riteniamo incoraggiante che la tesi d'investimento fondamentale per la Cina sia migliorata
Il Giappone irrita la Cina
La borsa di Tokyo è in rialzo, indice Nikkei +0,5%. Si indebolisce lo yen su dollaro, a 152,1.
Il registro delle famiglie nipponico consentirà ai cittadini taiwanesi di indicare anche 'Taiwan' come luogo di origine invece che 'Cina' a partire da maggio, in base a quanto annunciato dal ministero della Giustizia di Tokyo grazie all'introduzione della sezione 'nazionalità/regione'. La svolta permetterà di allineare il sistema ai certificati di residenza e alle carte di residenza del Giappone, che già consentono la menzione di nomi regionali. Attualmente, il Sol Levante riconosce soltanto i nomi di Paesi nei documenti ufficiali e, quindi, sia i cittadini cinesi sia quelli taiwanesi sono elencati come Cina nei registri. In base alla nuova politica, gli individui segnalati in precedenza come originari della Cina possono richiedere la modifica in favore di Taiwan. Se Taipei ha apprezzato la mossa, Pechino non ha nacosto la sua irritazione, rimarcando che l'isola è "parte inalienabile del territorio cinese", ha osservato il portavoce del ministero degli Esteri Guo Jiakun.
La borsa di Seul guadagna lo 0,5%. L’indice BSE Sensex di Mumbai perde lo 0,4%: da inizio anno la borsa dell’India segna un calo del 3%, contro il +3% dell’indice Bloomberg Asia Pacifico.
L'Australia taglia i tassi e si ferma
Indice S&P ASX200 -0,5%. La banca centrale ha tagliato il suo tasso di interesse per la prima volta da novembre del 2020, mettendo in guardia dalle turbolenze globali che potrebbero ostacolare l'ulteriore allentamento monetario. La Reserve Bank of Australia, in una nota, ha riferito di aver adottato la limatura dello 0,25%, al 4,10%, grazie all'inflazione "scesa sostanzialmente dal picco del 2022", pur restando "cauta" sugli sviluppi futuri. Le incertezze geopolitiche e politiche infatti, "sono pronunciate e potrebbero gravare sulle attività in molti Paesi se famiglie e aziende ritardassero le spese in attesa di maggiore chiarezza sull'outlook".